Località: Roma
Spazio: Galleria Monty & Company
Indirizzo: Via della Madonna dei Monti 69
Periodo: 4 – 12 Maggio
Orario: 16.00 / 20.00 da lunedì a sabato
Titolo: seidonnepersei
Artiste: Elena Finestauri, Luigia Granata, Lughia, Mirna Manni, Anna Massinissa, Lucia Paese
Curatore: Giuseppe Salerno
Organizzazione: a cura di Elena Finestauri
Inaugurazione: sabato 4 maggio ore 17:30
Giunge a Roma questa mostra itinerante che vede protagoniste sei donne i cui elaborati individuali concorrono, come tessere di un mosaico, alla realizzazione dell’allestimento/installazione che ciascuna di esse presenta nella propria città d’appartenenza.
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In società portate allo sfascio dal governo degli uomini è nella comunione delle donne la speranza di futuro?
Lontane per territori d’appartenenza, poetiche e modalità operative, sei artiste sembrerebbero confermare questa tesi quando, coscienti e forti del valore delle loro diversità, insieme concorrono alla definizione di una grande opera collettiva che, assumendo forme differenti in relazione ai luoghi attraversati, si rigenera in un divenire armonico e senza fine.
Mettendo in comune il frutto di quel sentire individuale che le rende uniche le sei protagoniste determinano le condizioni perché ciascuna di esse possa, in successione, dare vita ad una propria architettura capace di offrire una giusta rappresentazione dell’esistente in tutta la sua complessità.
Un incontro di visioni personali, intime, che tornano a confluire ogni volta in un unicum omnicomprensivo e mai eguale a se stesso.
Un’operazione dal carattere forte e sottile allo stesso tempo, interamente giocata su equilibri declinati al “femminile” dove la disponibilità, il rispetto, l’integrazione, la flessibilità e l’accettazione sono lì a connotarne il percorso segnato da continue rinascite.
Sei le protagoniste di questa avventura che coinvolge altrettante città di riferimento e sei le opere, rigorosamente del medesimo formato, da ciascuna di esse offerte affinché, come tessere di un mosaico universale, concorrano all’incessante ridefinizione di quel futuro che a tutti appartiene.
Giuseppe Salerno