Vivo film è una casa di produzione cinematografica indipendente fondata nel 2004 da Gregorio Paonessa e Marta Donzelli. Finora ha prodotto di più di 30 titoli tra documentari per la televisione e lungometraggi destinati alla distribuzione cinematografica, compresi i lavori di Guido Chiesa, Jean-Louis Comolli, Michelangelo Frammartino, Jennifer Fox, Chiara Malta e tantissimi altri. Nel 2007 Vivo Film vince il David di Donatello per il miglior documentario con il film di Daniele Vicari, “Il mio paese”. Tra il 2009 e il 2010 produce “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino, uno tra i film italiani più premiati degli ultimi dieci anni: presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, ha vinto l’Europa Cinemas Label come miglior film europeo, senza contare tre Ciak D’Oro e tre candidature ai David di Donatello 2011. “All’inizio del 2004 era ormai da qualche mese che ci arrovellavamo su quale nome dare alla società di produzione che avremmo fondato di lì a breve. Era un po’ come quando bisogna decidere come chiamare un bimbo che sta per nascere. Facevamo elenchi, ipotesi, ma non riuscivamo a trovare nessuna soluzione. Una sera affrontammo l’argomento con un nostro amico danese, il poeta Soren Ulrich Thomsen. ‘Chiamatela Vivo’, ci disse. Vivo è il titolo di una bellissima poesia di Thomsen, ed è diventata il manifesto e il meridiano che guida Vivo Film in ogni sua scelta: Scelte spesso difficili e scomode, ma oggi come ieri abbiamo l’ambizione di usare il linguaggio del cinema, nella sua accezione più ampia e nella sua massima libertà, per raccontare il nostro paese, la memoria del passato, il mondo in cui viviamo, le sue trasformazioni”. Anche per questo attualmente Vivo Flm è impegnata, tra le altre cose, nella preparazione del primo lungometraggio di finzione di Emma Dante, “Via Castellana Bandiera”, oltre ad “Alberi”, il nuovo lavoro di Michelangelo Frammartino, tornato alla regia dopo i successi del suo ultimo film, “Le quattro volte”, che è entrato nella shortlist dei BBC Four World Cinema Awards 2011, il principale premio britannico riservato al cinema in lingua straniera. Gli altri candidati erano “Uomini di Dio” di Xavier Beauvois, “La pelle che abito” di Pedro Almodovar e “Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives” di Apichatpong Weerasethakul. Insomma, con i suoi progetti di grande qualità, Vivo Film ormai sembra tranquillamente competere con le grandi produzioni di livello internazionale.