Negli ultimi anni si è potuto assistere a una vera e propria rivoluzione degli effetti speciali nel mondo dell’audiovisivo. Il merito è stato sì della tecnologia, ma, soprattutto, di esperti in computer grafica. Carlo Cestra , nato e cresciuto a Roma, è uno di questi.
Con quindici anni di esperienza alle spalle, tra cui gli effetti di “Super Quark Speciale” e le animazioni delle “Winx”, nel 2010 fonda la Carlo Cestra Digital Productions . La società offre servizi di post-produzione e grafica 3D, occupandosi in particolar modo della produzione di documentari e audiovisivi di carattere storico e archeologico. L’aspetto originale della società fondata da Carlo consiste nell’applicare ai suoi prodotti le tecniche digitali utilizzate nel cinema per la realizzazione di documentari. Il genere cinematografico del documentario, per definizione, riprende la realtà e la restituisce allo spettatore così com’è, mentre la grafica virtuale manipola le immagini creando una realtà illusoria.
Con il suo team Carlo è stato in grado di unire questi due elementi speculari mettendoli al servizio della cultura con un risultato sorprendente: ridare vita ad una delle costruzioni più maestose che l’uomo abbia mai realizzato: le navi di Caligola. Costruite in età imperiale, le enormi imbarcazioni sono rimaste sul fondale del lago di Nemi fino al 1930. Riportate alla luce dopo duemila anni, vennero completamente distrutte a causa di un incendio nel periodo della seconda guerra mondiale. Oggi, con il contributo del bando Creatività Digitale 2011 , Carlo testimonia di “aver potuto realizzare un progetto che era nel ‘cassetto’ da qualche anno: la ricostruzione digitale delle due gigantesche navi. Il progetto, per la sua complessità, è stato abbandonato nel 2001, dato che a quel tempo il rapporto costo/prestazioni dei computer impediva la sua realizzazione. Ora, finalmente, le due navi sono state completate ed è possibile apprezzare la loro maestosità, degna di un imperatore come Caligola”. Utilizzata in questo modo, la realtà virtuale non rimane pura illusione ma diventa parte integrante e concreta del nostro patrimonio artistico.