Si è tenuta ieri 5 dicembre la sessione romana, presso l’Accademia di San Luca, della Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione introdotta da Giampaolo Manzella, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, relatori Giuseppe Albano, Responsabile della Città della Scienza di Napoli, Xu Qiang, Direttore della Divisione di Cooperazione Internazionale della Commissione Scienze e Tecnologia della città di Pechino, Gianfilippo D’Agostino, Vice presidente di Unindustria, Raimondo De Cardona, Dirigente del Mibact, e Gianni Dessì presidenta dell’Accademia di San Luca. Il tema romano, Innovazione e Tecnologia per Smart Health e Smart Culture, le nuove frontiere si è svolto con due poster sessions, la prima dedicata alle nuove frontiere della medicina intesa come progresso delle cure incentrate sulle problematiche della singola persona, la seconda a come le nuove tecnologie per la valorizzazione del Patrimonio Culturale creino sviluppo economico. Quest’ultima tavola rotonda è quella che ci riguarda a livello istituzionale ed a tal fine l’intervento del Prof. Hinna della facoltà di Economia di Tor Vergata ha dato un contributo significativo alla comprensione dello stato attuale delle cose. Ad esempio un grafico ha illustrato il paradosso che il rapporto tra patrimonio culturale e sviluppo economico è inversamente proporzionale alla presenza nei paesi europei di beni culturali (ovvero paesi come Islanda e Norvegia, sono in testa alla classifica) e che la politica attuata in Italia per cui la valorizzazione del patrimonio incrementa lo svluppo economico solo attraverso il turismo è obsoleta. Dalle slide che si allegano risulta evidente l’esigenza di d’individuare un perimetro di settore e creare una rete dei Beni Culturali che agiscano in un ambito sistemico. Altro intervento interessante quello di Maria Sabrina Sarto del Distretto Tecnologico dei Beni Culturali del Lazio che ha messo in evidenza quanto già detto da G. D’Agostino e cioè che il Lazio è secondo in Italia solo alla Lombardia per livello d’impiego di tecnologia digitale e ha illustrato le potenzialità della Regione di diventare un polo strategico per l’uso delle tecnologie in ambito culturale. Inoltre il direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia Valentino Nizzo ha parlato di una nuova progettualità che apre le porte del museo del museo ad esperienze territoriali. In ultimo, tra i contributi italiani, Heleni Porfyriou dell’Istituto di Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR, che ha illustrato i progetti di networking delle small cities in Cina (caso della città sulla acqua di Tongli) e in Italia (Priverno).
Contenuti innovativi anche nei casi di studio cinesi, uno sull’interazione della musica folk cinese con le produzioni musicali contemporanee e un altro sulla Facoltà di studio di Internet of Thing nell’Università di Xian.