Francesco Taddeucci è il copywriter più premiato in Italia con tredici ori e cinque argenti all’Art Directors Club Italiano, e svariati riconoscimenti a Cannes. La sua creatività la mette nell’ideare e realizzare campagne pubblicitarie su tutti i mezzi, dalla stampa alla televisione, dal web alle affissioni e alla radio. Nel 1995 è Direttore Creativo dell’agenzia Saatchi&Saatchi con cui firma campagne per Enel, British Airways, Alitalia, Honda, Renault, Adidas e molte altre. Tra il 2008 e il 2009 conduce alcuni spazi a Radio2 Rai. Inoltre, a fianco di nomi noti come Augias, Camilleri e Lucarelli, Francesco è stato docente di scrittura creativa alla Writing School dell’Università Luiss e alla Libera Università Maria Ss. Assunta di Roma. Il lavoro di Francesco Taddeucci è produrre idee per la pubblicità: “È un lavoro che sulla carta non andrebbe fatto in ufficio, ma in realtà è molto più articolato di quanto si pensi. Un pubblicitario non è un artista. Deve tenere conto della marca, del pubblico, deve sognare ma restando con i piedi per terra, deve partecipare a riunioni, decidere strategie, assistere a ricerche di mercato, tenere i rapporti con i clienti, essere un bravo presentatore. E molto più di tutto questo”. Tutto è basato su idee originali, che devono fare i conti con i gusti mutevoli del pubblico, perché “ciò che sembra bello e creativo oggi, potrebbe non esserlo più domani”. Allo stesso tempo, però, bisognerebbe salvaguardare un’etica. “Cerco di svilupparne una accettabile, lontana dai clichés della pubblicità pericolosamente vicina a modelli inesistenti, o aspirazionali. Bisogna essere le persone più curiose del mondo, avere occhi grandi e antenne lunghe. Non so se sono un grande creativo. Di certo sono un grandissimo curioso. Voglio offrire idee che facciano riflettere e che migliorino il senso civico. Non mi piace vendere sogni irrealizzabili, o peggio ancora finti”. La realtà con cui Francesco vorrebbe confrontarsi ora è quella della comunicazione politica: “Le campagne elettorali italiane sono quanto di più arretrato, prudente e inefficace che si sia mai visto al mondo. Tutti non fanno altro che vendere promesse in modo non credibile. Sprecano denaro e sporcano i muri. Ecco, mi piacerebbe collaborare a un cambiamento in questo senso”.
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