Barbara Venditti è speaker radiofonico, music selector, autrice, tecnico di regia e di postproduzione. Le prime esperienze giovanili sono state il terreno fertile sul quale è sbocciato il futuro: animazione turistica, music selection, collaborazioni con realtà quali Radio Rock Roma e Veronica Hit Radio, parallelamente alla crescita della passione per la tecnologia e il multimediale. Dopo i tre anni come coordinatore artistico, voce ufficiale e responsabile della programmazione per Radio Antenna1, diventa conduttrice di un format per Wasabi, la web radio che tutt’ora è il cuore di Pixelaudio. L’azienda, con la quale ha vinto il “Fondo per la Creatività ” della Provincia di Roma, è rivolta alla creazione di web radio aziendali e indoor. Chi nasce “radiomaniaco” non ha molte possibilità di fare altro.
“Coniugando aspirazione e senso di realtà ho capito che l’applicazione nel web della mia passione, la radio, sarebbe stata una soluzione efficace e concreta”. Così Barbara Venditti ha creato Pixelaudio, un’impresa che si occupa della realizzazione di canali radiofonici web e indoor. Creare radio per il web significa estendere conoscenze tecniche e artistiche di FM a nuove piattaforme, le quali consentono una ricezione non più delimitata da confini geografici, migliore qualità audio e un enorme vantaggio: garantire la personalizzazione. “Avviare una web radio, attraverso la creazione di palinsesti e contenuti di confezionamento, significa tradurre l’identità aziendale o personale in un flusso comunicativo. Ciascuna radio è la traduzione di una singola identità ”. Barbara è consapevole della velocità con cui cambiano le tecnologie, quindi dell’importanza di essere aggiornati: “Il mio obiettivo è di conservare la cura per l’aspetto artistico rimanendo attenta alle più recenti possibilità offerte agli sviluppatori di applicazione web. Credo che il successo sia questione di competenza, dunque, studio”. Affascinata dalle altre idee vincitrici del bando per la creatività , in particolare da Magic Pictures, Barbara ha esaudito il suo desiderio: “Ho da sempre un sogno: lavorare in un’impresa sana, produttiva, in grado di formare nuovi professionisti e in cui le risorse umane con inclinazione artistica siano il capitale più importante. Un’azienda in cui il dj sia considerato un professionista e non un appassionato. Per lavorare in un’azienda così ho pensato che prima avrei dovuto crearla”.