Una band, sei musicisti e un collettivo artistico. A loro due Premi Tenco, il Premio Lunezia e il P.I.M.I.
La storia dei T�tes de Bois inizia per strada, su un vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956 acquistato da un rigattiere, e adottato come palco ambulante del gruppo per anni. Era il 15 febbraio 1992 quando decisero di fare un concerto in Piazza Campo de� Fiori, sotto la statua di Giordano Bruno. Suonavano e cantavano le canzoni di Ferr� e Brassens, le poesie musicali di Baudelaire. Da allora tanta strada e cinque dischi. �La nostra � una storia fatta di transiti: strade, svincoli, scale mobili, sotterranei di metr� o tram, fabbriche abbandonate, stazioni ferroviarie, club, centri sociali, teatri e Festival anche prestigiosi�. La loro musica � �fatta di parole e suoni catturati nei luoghi della quotidianit�, per trasformare spazi non convenzionali in luoghi possibili dell�arte, alla ricerca di una formula altra� come al gruppo piace definirla. Questo � composto da: Andrea Satta, voce; Carlo Amato, contrabasso, basso, computer e campionamenti; Luca De Carlo, tromba; Angelo Pelini, pianoforte, fisarmonica e tastiere; Maurizio Pizzardi, chitarre; Lorenzo Gentile batteria e percussioni. Ad essi si aggiungono Anna Maria Piccoli che si occupa della comunicazione e del coordinamento con Fabio Lauteri. Infine, Raniero Terribili, il fonico. La loro ascesa li ha visti protagonisti, tra gli altri, di due prestigiosi Premio Tenco (Targa migliori interpreti): nel 2002 con il cd �Ferr�, l�amore e la rivolta� (20.000 copie vendute tra Italia e Francia e che ha accolto anche la presenza di amici come Daniele Silvestri, Nada e Francesco Di Giacomo del Banco) e nel 2007 con il cd �Avanti Pop�, che gli � valso anche il Premio italiano per la musica indipendente P.I.M.I. per il miglior tour dell�anno. Sono stati scelti dal Comune di Charleville- Meziers (Francia), citt� natale del poeta Rimbaud per il concerto del 150� anniversario della sua nascita. �I T�tes de Bois sono un non luogo� – dice Andrea Satta, cantante del gruppo, pediatra nella periferia romana e direttore artistico di tutti i progetti che il gruppo da diversi anni organizza nell�urbe e nell�interland. �Siamo una band che interpreta musica, canzone d�autore, immagini, segni, disegni, narrazione, mobilit�, poesia, parole e suoni della terra, del territorio e della citt�. A tutto ci� si � sempre cercato di affiancare l�ideazione e la direzione artistica di progetti dedicati all�interpretazione degli spazi urbani ed extraurbani, di Roma e soprattutto della periferia romana che guarda ad Est. Negli ultimi quindici anni siamo stati testimoni, animatori e sostenitori di esperienze che hanno caratterizzato l�underground romano: Centro sociale Intifada, La Maggiolina, Apollo 11 e l�Orchestra di Piazza Vittorio, l�Angelo Mai, Casale del Podere Rosa e tanti altri. Da sempre gruppo indipendente con lo sguardo puntato sulle dinamiche emotive e fisiche legate alla quotidianit� e ai luoghi di transito, abbiamo concettualizzato la categoria esistenziale del pendolarismo fino a farne un Festival, Stradarolo: uno dei primi in Italia dedicati all�arte su strada, che ogni anno ospita circa trecento artisti provenienti da vari paesi europei con danza, musica, teatro, arti visive. Nei luoghi-non luoghi di Stradarolo abbiamo poi ideato e fondato l�Officina Culturale 41� Parallelo che ne eredita la vocazione e la ribalta su un piano internazionale. Un grande laboratorio culturale che si apre a tutti i paesi e ad alcune delle maggiori citt� degli stati che si trovano tra il 41� ed il 42� parallelo�.
www.tetesdebois.it