GIAMPAOLO FELICI – ARDECORE

Un progetto musicale per rielaborare in chiave moderna le canzoni della tradizione popolare romana

“Credo sia fondamentale per il futuro partire da una radice musicale italiana anche per sondare territori musicali che non trovano origine nella nostra terra, sia che si parli di Roma sia che si parli dell’Italia in genere. È questo l’aspetto più importante che spesso non viene considerato dai musicisti italiani, e mi riferisco sopratutto a quelli di estrazione più rock”. È il pensiero di Giampaolo Felici degli Ardecore, gruppo nato con l’intento di rielaborare in chiave moderna le canzoni della tradizione popolare romana, nel rispetto però delle particolarità stilistiche. Il loro primo album omonimo viene pubblicato nel 2005; nove canzoni in cui il filo conduttore è l’ispirazione al lato più oscuro e drammatico della tradizione popolare romana. Le tematiche principali, quindi, sono le insidie del Tevere, il carcere e l’amore nel loro aspetto più tragico, la morte e il tradimento. “Abbiamo fatto molto per aiutare gli altri musicisti italiani a trovare una forma espressiva che tenesse presente le proprie radici ma che fosse legata anche a un approccio musicale di tipo avanguardista. In tutto questo deve esserci un profondo rispetto per la forma musicale popolare che meglio si esprime con quello che comunemente definiamo rock. Sicuramente il network e tutta la rete hanno contribuito in questi ultimi anni al cambiamento della fruizione musicale, e artistica in genere, da parte del pubblico. Per questo il mercato musicale è in enorme crisi o forse, per dirla meglio, in fase di profonda trasformazione. Il network è solo un mezzo nuovo per comunicare, un’enorme piattaforma dove puoi trovare il mondo, utile e non. Ritengo che la creatività, in tutto questo non c’entri. Quello che rimane indiscutibile è che chi investe di più economicamente avrà più spazio all’interno del mercato”. Nel 2007 è uscito il loro secondo disco, Chimera che, a differenza del primo, è composto soprattutto da canzoni originali, oltre a nuove reinterpretazioni di vecchi brani della tradizione musicale italiana. Il progetto vede numerose collaborazioni, oltre ai componenti presenti nel primo album, infatti, troviamo musicisti e strumenti nuovi che rendono questo secondo lavoro molto più versatile e ricco nei contenuti e nelle sonorità. “Teniamo moltissimo all’aspetto ‘territoriale’, basti pensare che Ardecore e INIT. club sono entrambi fortemente caratterizzati dalla prospettiva romana. Dentro il nostro spazio tastiamo costantemente sulla pelle il polso alla situazione musicale di Roma, tutto ciò naturalmente senza perdere di vista quello che accade di interessante sulla scena internazionale”. è un album composto da dieci tracce, dove la melodia di radice italiana è accompagnata da strutture musicali che, partendo dal folk, attraversano una vasta serie di generi contemporanei, dal blues al jazz. Nel 2007 l’album ha vinto il Chimera Premio Luigi Tenco come migliore opera prima.
www.myspace.com/ardecore

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