Quante volte sulle vetrine dei negozi ci siamo imbattuti nei cartelli con la scritta ‘Affittasi’ o ‘Vendesi’? Le strade di Roma ne sono ormai piene: passeggiando per la città, dal centro alla periferia, ci si accorge di questa situazione, spesso all’origine di scenari desolanti che non rendono giustizia alla bellezza di interi quartieri.
Ma è possibile convertire tale decadenza in un’opportunità di rivalutazione?
Il progetto Nuova Gestione nasce da un’idea di Sguardo Contemporaneo e si pone in linea con le pratiche di riuso temporaneo di spazi dismessi, attive da decenni a livello nazionale e internazionale (come No Longer Empty, organizzazione no-profit che dal 2009, a New York, porta avanti progetti d’arte pubblica in spazi abbandonati o sfitti).
Nuova Gestione si caratterizza come un intervento di riutilizzo di spazi commerciali in disuso, ponendosi come dispositivo per attivare una serie di operazioni:
• rivalutare spazi commerciali sfitti;
• contribuire alla riqualificazione di aree urbane periferiche, coinvolgendo le diverse componenti sociali e culturali delle zone interessate;
• utilizzare contesti alternativi per la fruizione e la produzione dell’arte contemporanea, decontestualizzandola dai circuiti galleristici e istituzionali;
• incoraggiare, promuovere e sostenere il lavoro di giovani artisti;
• allargare la fruizione dell’arte contemporanea a diversi pubblici promuovendo attività artistiche, didattiche e ricreative.
Un progetto con un approccio community specific che riflette anche sulla mancanza di spazi per far esporre e lavorare gli artisti, nonché sulla depressione di alcune zone della città, mortificate dalla presenza crescente di ambienti vuoti e senza più na destinazione d’uso.
Gli attori principali del progetto sono gli artisti ai quali è affidata l’ideazione e la realizzazione dell’intervento, tenendo conto delle specificità del luogo e del quartiere; i locatari, direttamente coinvolti, sono invitati a partecipare attivamente al processo creativo, offrendo testimonianza della memoria del luogo (origine, attività ospitate, passaggi di proprietà); gli abitanti del quartiere, indagandone le aspettative e individuando le problematiche del contesto, così da giungere a una fruizione estesa che possa toccare realtà associative, gruppi, scuole (attraverso visite guidate, incontri con gli artisti e tavole rotonde). Infine il curatore è chiamato a coordinare l’operazione, mediando fra le diverse istanze dei soggetti coinvolti.
IL QUADRARO.
Roma è una città ad alta densità edilizia e immobiliare. All’interno di questo quadro ogni quartiere presenta un numero considerevole di spazi non affittati, anche per lungo tempo, e dunque consegnati alla polvere. Sottrarre gli spazi al vuoto e alla desolazione offerti da questo scenario, anche per il tempo di una mostra, è uno degli obiettivi principali del progetto. Ma non solo: la speranza è quella di riattivare gli spazi, mettendoli – è il caso di dirlo – ‘in vetrina’ e aprendoli a una visione inedita.
La scelta di intervenire in una zona come il Quadraro rispecchia la volontà di valorizzare un quartiere che rappresenta un unicum nel suo genere: prima punto di riferimento commerciale per lo stabilimento cinematografico di Cinecittà durante gli Anni Venti e Trenta, poi presidio antifascista durante la Seconda Guerra Mondiale (protagonista di un drammatico rastrellamento ad opera dei nazisti il 17 aprile 1944); in seguito quartiere popolare aperto ad accogliere gli sfollati e gli immigrati dal Sud Italia, raccontato e amato da Pasolini insieme a Torpignattara, la Marranella, il Pigneto, la Borgata Gordiani. Un quartiere, quindi, ricco di storia ma che combatte da tempo contro il degrado urbano e che, negli ultimi anni, ha risentito come molte altre realtà della crisi economica generale, che ha fatto definitivamente abbassare le saracinesche a moltissime attività commerciali. Un quartiere che ha continuato comunque ad accogliere immigrati da altri Paesi, mantenendo una forte identità e solidarietà di ‘vicinato’, promuovendo e valorizzando la zona con iniziative sociali e culturali.
Roma, Quartiere Quadraro
8-18 Febbraio 2012
per maggiori informazioni consultare il sito: www.nuovagestione.net