“(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese” è il titolo della collettiva che il Macro Testaccio propone nell’ambito della Biennale Internazionale di Cultura – Vie della Seta, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da Roma Capitale.
Un gruppo di artisti selezionati è chiamato a rappresentare il proprio paese in una mostra che mette in luce l’eredità dei movimenti studenteschi post-rivoluzionari e della cultura underground, attraverso l’uso di nuovi media fusi con la cultura popolare nel tentativo di creare una nuova identità espressa attraverso fotografia, pittura, installazione, performance e video arte.
Oltre alla presenza dei Gao Brother, noti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della condizione umana, in esposizione sono presenti, fino al 4 Marzo, anche Lu Feifei, Chang Lei, Wu XiaoJun, Xinmo Li (sua l’immagine dell’opera), Shen Ruijun, Gao Shen, Sung Ping, Sun Lei.
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