Documentare e immaginare la fotografia attraverso gli occhi delle donne
Obbiettivo Donna, rassegna di fotografia al femminile, dal 2 al 25 marzo punta l’obbiettivo sul confine tra documentazione e visione immaginifica. Uno spazio di confronto per le donne che hanno scelto di esprimere, attraverso i diversi linguaggi, un punto di vista sulla società, i sentimenti e i fenomeni del nostro tempo.
Al via il 2 marzo la settima edizione di Obbiettivo Donna, manifestazione organizzata e prodotta da Officine Fotografiche con il contributo e il patrocinio del Municipio Roma XI, Assessorato alle Politiche Culturali e della Memoria. La rassegna, dedicata alla donne, presenta quest’anno il tema della fotografia tra documentazione e visione immaginifica. Le giovani autrici in mostra, Silvia Camporesi, Veronica Daltri e Stephanie Gengotti, con i loro progetti, Rumore bianco, Amore mio di provincia e Nine months, segnano il confine tra il genere documentario e la ricerca artistica, da cui emerge anche una visione più intima che esplora altre vie espressive. Rumore Bianco di Silvia Camporesi è un lavoro che si ispira ad un particolare tipo di rumore caratterizzato dall’assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza
costante su tutto lo spettro di frequenze. Un suono continuo che permea lo spazio. Questo concetto è il filo conduttore dei tre lavori che Silvia Camporesi ha selezionato per questa mostra, dominati dal colore bianco, come se fosse il rumore di fondo che accomuna le immagini. Stephanie Gengotti, in Nine Months, curato da Tiziana Faraoni, affronta invece il tema della maternità a Napoli, città dove il tasso di gravidanze minorili è tra i più alti d’Italia. Cinque storie diverse di gravidanze desiderate, di amori indissolubili, come solo gli adolescenti sanno tessere e, delle loro famiglie, di nonne che ricordano, a loro volta, di essere state “madri bambine”, di piccole tenerezze e grandi afflati emotivi. A cura di Annarita Curcio e Giammaria De Gasperis, il più intimistico, Amore mio di Provincia di Veronica Daltri, dove alle scene di vita quotidiana si uniscono elementi onirici e surreali. Il 3 marzo Obbiettivo Donna sposa la notte e si trasferisce al Lanificio159, spazio post-industriale della Capitale che unisce l’arte allo spettacolo, le mostre all’intrattenimento. Un evento firmato da Officine Fotografiche e Female Cut, che conta la produzione fotografica delle socie di OF. Il 16 marzo, in tema con la rassegna, sarà presentato My Generation, dieci interviste di Irene Alison ad altrettanti autori under 40 della fotografia documentaria italiana (Davide Monteleone, Pietro Masturzo, Alessandro Cosmelli, Sirio Magnabosco, Giulio Di Sturco, Simona Ghizzoni, Martina Bacigalupo, Alessandro Imbriaco, Lorenzo Castore e Massimo Berruti), che hanno espresso il proprio talento sullo scacchiere internazionale. Alla presentazione, con Irene Alison, intervengono Claudio Corrivetti, editore, e Simona Ghizzoni, una delle fotografe protagoniste del libro. Il 23 marzo Silvia Camporesi presenta anche il volume La Terza Venezia, che racchiude le immagini e i pensieri nati durante la realizzazione del suo ultimo lavoro fotografico svolto in Laguna. In chiusura di Manifestazione, il 23, 24 e 25 marzo, l’autrice terrà inoltre un workshop sulla creatività e la progettualità nella fotografia contemporanea, per comprendere il modus operandi che sta dietro ogni lavoro artistico.www,obbiettivodonna.net