ANDREA PROVVIDENZA AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE

Martedì 11 ottobre l’ultima serata di Tersicore 2011 con Ji?í e Otto Bubení?ek, che guidano i danzatori delle più prestigiose compagnie europee

Andrea Provvidenza è Direttore della Comunicazione all’Auditorium Conciliazione e responsabile artistico e organizzatore della rassegna di danza Tersicore, che a soli cinque anni dalla sua nascita ha già ospitato nella capitale le più grandi stelle del balletto mondiale e della coreografia contemporanea. Grazie alla verve produttiva che lo contraddistingue è anche ideatore e fondatore del periodico romano “R360, The Rome Navigator”, un mensile di cultura, arte e informazione locale. Oltre alla permanenza decennale a New York con l’incarico di Direttore della Comunicazione per la Fletcher Asset Management Company, Andrea ha vissuto tre anni a Madrid curando le Pubbliche Relazioni per una società iberica del settore luxury. Affascinato dal mutamento e incline alle sfide, è ossessionato da una parola: contemporaneità. L’arco di Andrea Provvidenza è senza dubbio puntato verso
l’innovazione. L’interesse alle tendenze creative globali, oltretutto testato nelle prolungate residenze all’estero, si traduce nel suo intento: “raccontare quello che sta succedendo nel mondo in tutte le sue espressioni artistiche e intuire cosa può interessare una nuova platea, un pubblico che in alcuni casi si avvicina per la prima volta alla danza. Per riuscire in questo risultato è importante avere anche un pizzico di fortuna e collaboratori che ti sostengono perfino nelle scelte apparentemente rischiose”. Questa propensione suggella da sei anni la collaborazione tra l’associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione ed il RomaEuropa Festival, considerato da Provvidenza un punto di riferimento progettuale. Mosso dalla volontà di sanare l’offerta romana, a volte limitata rispetto alla danza, è “attratto da tutto ciò che è ‘in divenire’, soprattutto nelle discipline artistiche. Mi affascina decrittare nuovi codici e in particolar modo quelli che inizialmente risultano indecifrabili”. La più recente concezione delle produzioni creative vede protagonista la trasversalità delle discipline: “La cosa che mi preme maggiormente è presentare al pubblico romano il nuovo linguaggio della danza contemporanea, che oggi non è solo movimento del corpo ma sempre più una commistione di arti visive, recitazione e musica. L’attualità di questo connubio è sottolineata dalla possibilità di ospitare il contemporaneo all’interno dell’Auditorium senza mai snaturare l’anima classica di un teatro con una storia e un vissuto così importanti”.
www.auditoriumconciliazione.it

TERSICORE

La sesta edizione della rassegna di danza contemporanea, che ospita nella capitale le eccellenze europee, chiude il calendario con i gemelli Bubení?ek

Martedì 11 ottobre all’Auditorium Conciliazione di Roma (via della conciliazione, 4) Ji?í e Otto Bubení?ek guidano i danzatori delle più prestigiose compagnie europee per l’ultima serata di Tersicore 2011. I gemelli nascono in Polonia in una famiglia di acrobati, girano il mondo fino ai dieci anni quando, dopo essere stati notati da un’insegnante di danza, entrano al Conservatorio di Praga. A un concorso di danza a Losanna, il presidente di giuria rimane colpito e li invita a entrare nella sua compagnia, l’Hamburg Ballet. Questi due fratelli talentuosi dell’est Europa sono cresciuti e sono Ji?í e Otto QBubení?ek i primi ballerini, rispettivamente, del Dresden Semperoper Ballet e dell’Hamburg Ballet. Sono loro a chiudere la  sesta edizione della rassegna di danza contemporanea Tersicore 2011 insieme a una giovane compagnia di danzatori, per la quale firmano coreografie, costumi e spesso anche le musiche, in uno spettacolo inedito in Italia, diviso in tre atti: Le Souffle de l’Esprit, Toccata e The Picture of Dorian Gray. Una carriera a quattro gambe quella dei gemelli Bubení?ek, per l’espressione di un’unica indissolubile perfezione tecnica.
www.auditoriumconciliazione.it

GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

In occasione della settima edizione i musei dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e oltre 1000 luoghi dell’arte aprono gratuitamente i loro spazi

Una giornata all’insegna della creatività quella dell’8 ottobre in tutta Italia: si tratta della Settima Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani e dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico. La Giornata del Contemporaneo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, si avvale del sostegno della Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero per la Gioventù, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Unione delle Province Italiane, dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, di ICOM Italia. Quest’anno sono già oltre 900 i musei, le gallerie, le associazioni e i luoghi d’arte pubblici e privati che hanno confermato la loro apertura gratuita, per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze: un programma multiforme che regala l’imperdibile occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte contemporanea e di sperimentare l’importante ruolo che essa svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. Inoltre l’ideazione dell’immagine guida di questa edizione è affidata all’artista italiano Giulio Paolini “che propone una riflessione sull’opera d’arte e il suo senso: un gioco di specchi che, con movimento concentrico, trascina lo sguardo dello spettatore, “mobile e precario”, nello sguardo “fisso e immobile” del quadro, ribadendo che l’opera esiste solo nella visione di chi la guarda”. Tra i musei romani che partecipano all’iniziativa:
GNAM – Galleria Nazionale D’arte Moderna
(Viale delle Belle Arti, 131), con le esposizioni di “Giacinto Cerone. 1957-2004” e “Grandi Nuclei Arte Moderna II”, fino al 23 ottobre;
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma (Via Reggio Emilia, 54) con la programmazione del MACROSUMMER 2011, fino al 30 ottobre;
MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (Via Guido Reni, 4A) con le mostre “Verso est. Chinese architectural landscape” fino al 23 ottobre, “Can you imagine? Alcantara®, potenza di un materiale” fino al 6 Novembre e “Indian Highway” fino al 29 gennaio 2012 .

AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani è un’associazione non profit che riunisce 26 tra i più importanti musei d’arte contemporanea del nostro Paese. Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere l’arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità, AMACI si propone di consolidare, ogni anno di più, il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per la diffusione dello studio e della ricerca artistica contemporanea in Italia e all’estero.

www.amaci.org
www.gnam.arti.beniculturali.it
www.macro.roma.museum
www.fondazionemaxxi.it

OUTDOOR URBAN ART FESTIVAL

“nessuno dica che sono stati gli alieni” è il motto per la seconda edizione del Festival Internazionale di arte urbana che anima il quartiere Ostiense, a partire dal 14 ottobre

Il 14 e il 15 ottobre il quartiere Ostiense della capitale si trasforma in un museo a cielo aperto con gli artisti di OUTDOOR. Negli spazi del Teatro India, ex Fabbrica della Miralanza (Lungotevere dei Papareschi, 1), a partire dalle 18.30 prende il via la seconda edizione del Festival Internazionale di Urban Art con artisti provenienti da tutto il mondo. Brasile, Olanda, Inghilterra, Italia sono tra i Paesi protagonisti delle proposte che saranno arricchite da istallazioni, sculture, murales permanenti, Knitting Art e Graphic Novel. “Raccontare il presente alle generazioni future lasciando un segno indelebile”, questo è il concept scelto dalla crew creativa di NUfactory, che sono i curatori della mostra e di un network nato con l’intento di valorizzare i fermenti artistici contemporanei e la loro relazione con la città. E proprio per questa edizione è stata scelta un’area soggetta a una vasta opera di riqualificazione urbana: si tratta, infatti, della zona a cavallo del fiume Tevere, nell’ex polo industriale di Roma. Tra gli ospiti che realizzeranno due opere permanenti nello spazio capitolino incontriamo l’artista brasiliano della Biennale d’Arte di San Paolo, Herbert Baglione (nell’immagine). Per la prima volta in Europa Baglione viene a cimentarsi sulle superfici urbane di grande formato. I suoi lavori si caratterizzano per il fatto di riprodurre quella relazione conflittuale che coesiste tra l’uomo e la città “attraverso figurazioni scarne in bianco e nero e tratteggi curvilinei”. Il writer e rapper inglese Kid Acne realizzerà uno dei più grandi graffiti della capitale: 50 metri di lunghezza per 7 metri di altezza. Dai graffiti alle installazioni, si passa alle sculture come quelle dell’olandese Zedz, artista a tutto tondo che realizzerà nel cortile del Teatro India una scultura aperta all’interazione con il pubblico. Invece, come interprete della scena artistica nazionale  vediamo scendere in campo due giovani illustratori. Chiara Fazi interverrà sulla facciata di un edificio con un’opera ispirata alla nuova campagna della Nastro Azzurro “SAY YES”. E proporrà 6 maxi-tavole per ricordare 6 Sì che hanno fatto la storia del cinema negli ultimi 40 anni, come la scena finale de “Il Laureato” e il lungo viaggio per il bene di un amico che si compie in “Marrakech Express”. Agostino Iacurci, altro artista italiano che si è già confrontato con grandi superfici come quelle della prigione di Rebibbia e un istituto scolastico in Africa, realizzerà un murales ispirato all’immaginario marino. Infine l’artista poliedrica Maria Carmela Milano insieme a Federica Terracina, con il supporto dell’Associazione Pippicalzelunghe, presentano un’installazione di Knitting Art sul Ponte dell’Industria (Ponte di ferro), utilizzando solo materiali di recupero, scampoli di stoffa e fili di lana che rivestiranno il ponte di nuovi colori. Una due giorni ricca di performance artistiche per quest’evento promosso dalla Provincia di Roma con l’Assessorato alle Politiche Culturali ed Assessorato delle Politiche giovanile oltre al Municipio XI e XV. Le opere verranno ultimate e presentate il 14 ottobre al Teatro India OUTDOOR per rendere l’arte un’esperienza pubblica sempre più accessibile e disponibile, ma anche sostenibile grazie all’utilizzo di colori a basso impatto prodotti da Oikos, l’azienda da decenni leader nel settore dei materiali e colori atossici per l’architettura. Il programma, inoltre, prevede una serie di incontri e dj set ad accesso libero.

Venerdì 14 – alle 18.30 per “Dialoghi sulle relazioni con l’Urban Art”, incontro a cura di ECCOM e coordinato da Gianluca Petrillo, giornalista per Enel.tv, interverranno Silvia Litardi (curatrice indipendente), Cobol Pongide (astrofisico), Claudia Meschiari (dottore di ricerca in pianificazione territoriale e urbana), Cristina Da Milano (esperta di inclusione sociale) e Francesco Dobrovich (projet manager di OUTDOOR).

Dalle 20.30 alle 23.00 la sala bookshop ospita le proiezioni dei documentari: “Ostiense un cantiere aperto”, realizzato dagli studenti della Facoltà di Economia di Roma Tre, e “Moto eterno” di Alessandro Rubinetti.

Dalle 21.00 alle 01.00 lo spazio ospita il LIVE SET di: Agostino Maria Ticino, electro-chili live set; Realm***a, funk soul dj set, e Venice, pop psychedelic live set.

Sabato 15 – dalle 12.00 alle 14.00 un tour guidato delle opere con gli artisti, in via del Porto Fluviale, 22; segue Street Food + Dj set F.C.V.G

www.out-door.it
facebook.com/OUTDOORfestival

ENERGIA & WEB

Presentazione del volume di de Santoli per parlare di energia, usi e consumi, nell’era del web

La Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” a Piazza della Minerva, ospita giovedì 13 ottobre alle ore 18,00 la presentazione del volume “Le Comunità dell’Energia” scritto da Livio de Santoli per le edizioni Quodlibet. “Gli studi progettuali e le realizzazioni di Livio de Santoli sono noti: l’«impianto fotovoltaico più famoso del mondo», ovvero la copertura dell’Aula Nervi in Vaticano che ha proiettato l’austera Chiesa cattolica nel modernissimo mondo delle energie rinnovabili; il modello energetico di Roma Capitale; la rete energetica della Città universitaria della Sapienza ecc…”. Quello che si presenta è un vero e proprio manifesto nel quale si auspica una decentralizzazione dei poteri in materia energetica. De Santoli, infatti, propone piani realizzabili, finanziabili ed efficienti dal punto di vista del risparmio e del ritorno d’investimento. E, soprattutto, prospetta il ruolo delle città per quanto riguarda un futuro energetico “nell’orizzonte di una riqualificazione urbana che sia rispettosa delle preesistenze culturali e ambientali”. L’idea alla base del volume, oltre agli aspetti tecnici, manifesta anche risvolti politici e sociali: nello specifico quando affronta la tematica dell’energia legata al web e propone “la creazione di una rete di nodi mediante la quale organizzare territorialmente la produzione, la distribuzione e il consumo di elettricità e calore, è infatti una riforma radicale, destinata a rovesciare l’attuale modello centralistico-gerarchico in nome di una democratizzazione comunitaria e di un’ampia federalizzazione delle risorse. L’obiettivo è quello di  sollecitare la responsabilità civile su questi temi e di sviluppare una diffusa consapevolezza scientifica circa le conseguenze di scelte che non possono più essere delegate solo a una separata casta tecnica”. Una serie di proposte, dunque, che creano spunti per la tavola rotonda coordinata da Antonio Cianciullo (la Repubblica) ed alla quale interverranno: Gianni Alemanno (sindaco di Roma), Luigi Frati (rettore Sapienza Università di Roma), Antonio D’Alì (presidente Commissione Ambiente Senato), Sergio Marini (presidente Coldiretti), Ermete Realacci (presidente onorario Legambiente) e Franco Purini (Sapienza Università di Roma).

ROMA PROVINCIA CREATIVA