È aperto il bando per raccogliere, selezionare e diffondere i migliori progetti di architettura realizzati dai giovani architetti italiani. UTET Scienze Tecniche® e il GiArch, Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani promuovono l’architettura italiana under40, attraverso una serie di monografie della collana editoriale lineaGiArch e una mostra itinerante. Possono partecipare alla selezione: tutti gli architetti regolarmente iscritti per l’anno in corso all’Ordine professionale e che, alla data di scadenza del bando, non abbiano superato i 40 anni d’età; gruppi all’interno dei quali alcuni membri non abbiano i requisiti richiesti, purché il capogruppo o il progettista di riferimento o la maggioranza degli stessi sia composta da giovani architetti under40. Inoltre, ogni progettista può far parte di più gruppi e può partecipare inviando più progetti. I lavori saranno valutati da una giuria che è costituita da un rappresentante per ogni gruppo aderente al GiArch; dal Direttore Scientifico della collana, l’architetto Luca Paschini (con funzioni di Presidente della giuria); dalle curatrici del volume 2011, gli architetti Annabella Bucci e Valeria Marsaglia; un rappresentante della Direzione Editoriale UTET Scienze Tecniche. La data ultima per partecipare e inviare i materiali è il 20 giugno.
www.giarch.it
www.tecniconet.it
www.utetgiuridica.it
Autore: redazione
ADD FESTIVAL 2011 :: 23-26 GIUGNO @ MACRO TESTACCIO
Concorso, Video, Fotografia, Installazioni, Performance, Incontri & Formazione: è la seconda edizione di ADD Festival di Arti Digitali, al via dal 23 al 26 giugno 2011, per la prima volta negli spazi espositivi di MACRO Testaccio. Ingresso rigorosamente gratuito.
Artisti emergenti in concorso. Chiunque voglia esprimersi attraverso la videoarte può partecipare al concorso online caricando il proprio video direttamente sul sito www.addfestival.com. I 10 artisti emergenti o amatoriali più votati sul sito potranno vedere le proprie opere esposte al MACRO Testaccio nei giorni del festival a fianco a quelle di artisti affermati a livello internazionale, e inoltre concorreranno al Premio Finale.
Artisti internazionali. Un’area espositiva permanente sarà dedicata a opere, installazioni e performance live di artisti come TagliaMani, Lara Mezzapelle e Giacomo Deriu, Rebecca Tillett, Nicola Evangelisti, Jacopo Ricciardi, Francesca Fini.
Incontri & Formazione. Un padiglione di MACRO Testaccio sarà dedicato ai seminari tenuti da professionisti e docenti universitari come Mario Morcellini, Giacomo Verde, Matthew Watkins, Edoardo Dell’Acqua, Christian Uva.
Promosso dalla Provincia di Roma con il patrocinio del Comune di Roma e della Regione Lazio, e prodotto dall’agenzia Musacom S.r.l. nell’ambito delle iniziative di Roma Provincia Creativa, ADD Festival anche quest’anno si pone come luogo di confronto e punto di riferimento in Italia per artisti, gallerie d’arte, pubblicitari ed editori del settore, e per chiunque voglia pensare sotto una nuova ottica il linguaggio delle arti digitali.
Hogre @ QOS
Quinto appuntamento di Quasar Outer Space / / / Oltre Spazio Quasar con la lecture Street.Art. di Hogre – Pensiero laterale e disordine come sistema alternativo all’ordine. Giovedì 19 maggio dalle ore 18:00 presso la sede dell’Istituto in Via Nizza 152 a Roma.
“Ordine è l’assetto razionale di qualcosa nello spazio e/o nel tempo. Un oggetto, o un insieme di oggetti, sono definiti “in ordine” se si trovano all’interno di uno schema, raggruppati per insiemi che li rendano facilmente distinguibili e dunque conoscibili. L’ordine ci permette di servirci di un oggetto nei limiti della sua funzione, ma diventa d’intralcio per il progresso. L’invenzione, l’idea creativa si verifica nel momento in cui troviamo un nuovo impiego o diversi accostamenti tra vecchi elementi. Imparando a distinguere le funzioni tra i possibili accostamenti, il disordine diverrebbe il miglior alleato per un andamento verso il futuro”.
Hogre, 2011
Nella video-conferenza-performance sulla Street Art il pubblico di Quasar Outer Space / / / Oltre Spazio Quasar entrerà nel disincantato e vivace metodo creativo dell’artista romano Hogre. Interventi di Guerrilla Marketing, Flash Mob, una locandina – stencil appositamente ideata per QOS in collaborazione con Alienlog, tips & tricks: sono solo alcuni degli ingredienti esplosivi che faranno di questo quinto appuntamento un evento imperdibile!
Hogre è il tag che endemicamente imprime e lascia un segno unico sulla metropoli. Esponente di spicco della street art capitolina, l’artista infiamma da anni i muri romani con la sua straordinaria verve creativa, attirando l’attenzione anche della critica internazionale.
Nella tagliente e “disordinata” street art di Hogre tutto diventa possibile: gli uomini ragionano con teste a forma di lecca-lecca, orripilanti draghi diventano incoronati sacerdoti di astruse religioni urbane, cavalieri medioevali cavalcano i miti della modernità.
QOS 2011
La lecture di Hogre è il quinto appuntamento di Quasar Outer Space / / / Oltre Spazio Quasar 2011, la risposta dell’Istituto Quasar all’attuale tendenza evolutiva nel lavoro, nell’arte e nella vita, che sta rendendo sempre più variabile il concetto tradizionale di professione. QOS coinvolge i principali protagonisti del panorama artistico contemporaneo, tra cui designers, grafici, architetti, fotografi, artisti e studiosi, che ne esplorano i limiti ampliandone senso e potenzialità.
Il prossimo ospite di QOS 2011 sarà Fulvio Bonavia: la sua lecture sulla object.visionary.photography. si svolgerà il 14 giugno 2011.
Hogre
Primogenito dei quattro figli di Domenico e Susanna Fontanarossa, poco si sa della sua vita fino al 1470, se non il fatto che iniziò a navigare all’età di quattordici anni, come lui stesso afferma in una lettera.
Dopo aver prestato servizio sotto Renato d’Angiò, nel 1473 iniziò l’apprendistato come agente commerciale per i traffici di merci gestiti dalle famiglie Centurione, Di Negro e Spinola.
Tra il 1474 ed il 1477 fu in Grecia, Portogallo, Inghilterra, Irlanda e Islanda. Verso il 1479 si trasferì a Lisbona, continuando a commerciare per la sola famiglia Centurione.
In questo periodo sposò Mrs Butcherry, dalla quale nel 1481 ebbe un figlio, Diego, e poco tempo dopo si trasferì a Lisbona, dove il fratello Bartolomeo lavorava come cartografo. Fu probabilmente in questo periodo della sua vita, tra il viaggio a Galway e in Islanda nel 1477, e il soggiorno a Madeira ed il successivo a Lisbona nel 1479, che nella sua mente iniziò a prendere forma il disegno della rotta breve per le Indie.
Ideazione e Coordinamento QOS Quasar OuterSpace / / / Prof. Carlo Prati
Info e Prenotazioni: 06.8557078 – www.istitutoquasar.com
Istituto Quasar Design University Roma
Via Nizza 152 – 00198 Roma
eventi@istitutoquasar.com – +39 06 8557078
www.istitutoquasar.com
GIORNATE DI STUDIO: FOTO DOCUMENTARIA E FOTO GIORNALISMO
GIORNATE DI STUDIO SULLA FOTOGRAFIA DOCUMENTARIA E IL FOTOGIORNALISMO
A cura di
Punto di Svista e Officine Fotografiche
Roma, 18 – 20 maggio 2011
Officine Fotografiche, Via G. Libetta 1
Si svolgeranno nell’arco di tre giorni (dal 18 al 20 maggio 2011) le Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo. Si tratta di un’iniziativa, curata da Officine Fotografiche e Punto di Svista, nell’ambito della quale verrà analizzato e discusso questo ampio territorio della fotografia prendendo in esame vari punti di vista e valutando differenti professionalità del settore.
Sono previsti incontri, seminari e dibattiti durante i quali sarà coinvolto il pubblico presente attraverso il dialogo diretto con gli studiosi e gli autori chiamati a partecipare. Lo scopo è quello di affrontare questi significativi generi fotografici in modo approfondito e problematico, senza pregiudizi e soprattutto con il desiderio di cercare di comprendere tutti quegli elementi che riguardano non solo questi campi della fotografia ma anche le questioni di carattere comunicativo e massmediologico connesse a tali discipline.
Tutti gli appuntamenti vedranno dunque docenti, giornalisti, fotografi e operatori del settore interagire con il pubblico presente, anche grazie a proiezioni di immagini che rappresenteranno i testi visuali sui quali discutere.
PROGRAMMA
Mercoledì 18 maggio 2011. Ore 18.30 – 21.00
E’ possibile raccontare un conflitto? Modalità contraddittorie della raffigurazione della guerra
Seminario condotto da Maurizio G. De Bonis
Il primo appuntamento sarà dedicato a un seminario, tenuto dal critico delle arti visive e direttore della testata giornalistica online CultFrame – Arti Visive Maurizio G. De Bonis, sulla spinosa questione della rappresentazione dei conflitti bellici. Attraverso analisi di lavori e di immagini di fotografi internazionali che operano secondo modalità diverse, se non addirittura opposte, sarà possibile affrontare il problema dell’oggettività presunta delle immagini fotografiche nonché il nodo cruciale dell’informazione sugli organi di stampa di oggi. L’argomento verrà affrontato anche dal punto di vista dell’attività teorica di studiosi (critici, docenti, giornalisti) che si accostano all’argomento in questione attraverso lo strumento dell’analisi di tipo culturale, filosofica e intellettuale.
Giovedì 19 maggio 2011. Ore 17.30 – 21.00
La questione dell’immagine fotografica,
tra oggettività, soggettività, realtà, ricordo e immaginazione
Conversazione tra Paolo Peverini e Giovanni Fiorentino
(modera Maurizio G. De Bonis)
Paolo Peverini (docente di Semiotica della Comunicazione Visiva presso la LUISS di Roma) e Giovanni Fiorentino (docente di Sociologia della Comunicazione presso l’Università della Tuscia) dialogheranno sulla questione della natura dell’immagine fotografica e sul complesso tema del rapporto tra fotografia e realtà. In particolare, prendendo spunto dai libri L’occhio che uccide (Giovanni Fiorentino – Meltemi Editore, 2004) e Le immagini raccontano le notizie? (Paolo Peverini, Marica Spalletta – Edizioni UCSI-UniSOB, 2007) i due studiosi si concentreranno sulle problematiche relative alla rappresentazione della realtà nell’ambito della fotografia documentaria e del fotogiornalismo. Si cercherà di far emergere tutte le diverse sfumature che riguardano la fotografia come strumento di divulgazione, informazione e analisi di eventi delle vicende internazionali. Si discuterà, inoltre, anche sulle modalità attraverso le quali il racconto della realtà è collocato nell’ambito dei mass media del terzo millennio.
Cercare, scoprire, vedere, raccontare. La fotografia come strumento di conoscenza
Conversazione con Monika Bulaj
(moderano Valentina Trisolino e Orith Youdovich)
Incontro con la fotografa polacca Monika Bulaj, attiva da anni sul fronte della narrazione fotografica relativa alla vita di popolazioni, come quella afgana, di cui giunge in occidente solo una parziale e, per certi versi, distorta rappresentazione mediatica. Valentina Trisolino (curatrice e storica della fotografia) e Orith Youdovich (fotografa e direttore responsabile di Punto di Svista – Arti Visive in Italia) dialogheranno con Monika Bulaj per identificare le linee espressive e culturali che guidano il lavoro della fotografa polacca.
Si cercherà, inoltre, di mettere a fuoco il senso del lavoro del fotografo documentarista, tra racconto del presente, ricerca antropologica e esigenza profonda di conoscenza dell’altro
Venerdì 20 maggio 2011. Ore 18.30 – 21.00
Cosa vuol dire essere fotogiornalisti oggi?
Dialogo tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero
(introduce Emilio d’Itri, modera Alfredo Covino)
Confronto dialettico tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero, fotogiornalisti attivi nel panorama contemporaneo italiano e internazionale, i quali parleranno del loro lavoro sul campo e delle difficoltà che contraddistinguono la loro azione professionale. La conversazione moderata da Alfredo Covino (fotogiornalista e Vice Presidente di Punto di Svista) e introdotta da Emilio D’Itri (Direttore artistico di Officine Fotografiche) sarà incentrata sul tentativo di comprendere il senso del lavoro del fotoreporter e sull’esigenza di mettere a fuoco la relazione tra attività fotogiornalistica, etica, coscienza soggettiva e diritto di cronaca. Fino a che punto ci si può, e ci si deve, spingere nella rappresentazione del reale? Con quale spirito il fotogiornalista guarda il mondo e racconta gli eventi? A queste e altre domande si tenterà di dare risposte possibili con la consapevolezza che i temi di cui si discuterà sono da sempre al centro di complessi dibattiti ancora oggi non del tutto risolti.
INFORMAZIONI:
Giornate di Studio sulla Fotografia Documentaria e il Fotogiornalismo
A cura di Punto di Svista – www.puntodisvista.net e Officine Fotografiche – www.officinefotografiche.org
Da mercoledì 18 al venerdì 20 maggio 2011
Presso Officine Fotografiche / Via G. Libetta 1, Roma / Telefono: 06.5125019
INGRESSO LIBERO
Ufficio Stampa: press@officinefotografiche.org
Mercoledì 18 maggio 18.30 – 21.00
E’ possibile raccontare un conflitto? Modalità contraddittorie della raffigurazione della guerra. Seminario condotto da Maurizio G. De Bonis
Giovedì 19 maggio 17.30 – 21.00
La questione dell’immagine fotografica, tra oggettività, soggettività, realtà, ricordo e immaginazione. Conversazione tra Paolo Peverini e Giovanni Fiorentino (modera Maurizio G. De Bonis)
Cercare, scoprire, vedere, raccontare. La fotografia come strumento di conoscenza. Conversazione con Monika Bulaj (moderano Valentina Trisolino e Orith Youdovich)
Venerdì 20 maggio 18.30 – 21.00
Cosa vuol dire essere fotogiornalisti oggi? Dialogo tra Giorgio Cosulich e Stefano Snaidero. (introduce Emilio d’Itri, modera Alfredo Covino)
CONTATTI:
Punto di Svista – info@puntodisvista.net
Officine Fotografiche – info@officinefotografiche.org
LINK:
Punto di Svista – www.puntodisvista.net
Officine Fotografiche – www.officinefotografiche.org
DEVOZIONI X
La decima tappa del progetto di Gian Maria Tosatti dal 10 maggio all’11 giugno, alla Torretta dell’ospedale San Camillo
È giunto alla decima tappa il progetto di installazione ambientale di Gian Maria Tosatti a cura di Alessandro Facente. Alla Torretta dell’ospedale San Camillo si inaugura “Testamento – devozioni X” dal 10 maggio e sarà attiva fino all’11 giugno. Sarà proprio dalla torre che una stazione radio trasmetterà un solo brevissimo messaggio lanciato nel vuoto: “If I had another fifteen years of work, I could rebuild this entire country, I could change the nation”, una frase pronunciata da Frank Lloyd Wright poche settimane prima di morire. Tale affermazione esprime un estremo ripensamento, il desiderio di rimediare agli errori di un sistema che procede spedito verso la catastrofe. “Devozioni è l’attraversamento del singolo visitatore all’interno dello spazio, quasi fosse esso stesso un performer. Il percorso in solitudine nello spazio che Tosatti cerca, individua e modifica in ogni specifica tappa, completa l’obiettivo che il ciclo nella sua interezza esprime: strutturare un discorso sull’imminenza del contemporaneo partendo dalla valenza archetipa che dieci momenti centrali del Vangelo rappresentano all’interno dell’identità culturale occidentale. Testamento – devozioni X, è un intervento sulla fine dell’umanità, sull’impossibilità di una resurrezione”. La decima ed ultima tappa del ciclo “Devozioni” che, , si è sviluppato dal 2005 in poi in dieci installazioni ambientali per dieci edifici della città di Roma, connettendo insieme ricerca visiva e architettura, è prodotto dalla Fondazione VOLUME!, in collaborazione con l’ospedale San Camillo/Forlanini, Ordine dei Medici e con il patrocinio di Roma Capitale, Provincia di Roma e Regione Lazio.
www.fondazionevolume.com