ELISABETTA MAGGINI

La Provincia di Roma e la Camera di Commercio della Capitale hanno siglato il protocollo d’intesa sull’imprenditoria femminile. Ne parliamo con Elisabetta Maggini che lo considera il punto di partenza per far crescere le imprese femminili di Roma

Qual è l’intento di questo protocollo d’intesa?
L’obiettivo dichiarato è quello di valorizzare una delle grandi risorse del nostro territorio. Ecco, vorrei che non si leggesse questo protocollo come uno strumento assistenziale: puntare sulle imprese femminili significa infatti sostenere la parte più viva e dinamica del tessuto produttivo di Roma. I numeri dicono chiaramente che il contributo delle donne alla nostra economia, assieme a quello degli stranieri, è oggi uno dei maggiori fattori di resistenza alla crisi.

Da cosa nasce l’esigenza di siglare il protocollo?
In linea di principio sarei contraria all’idea che le donne debbano essere aiutate con strumenti ad hoc. Dovrebbero essere i loro stessi meriti a farle emergere. Ma è inutile negare la realtà. Nonostante i successi, o forse proprio a causa di questi, una donna che fa impresa incontra ancora troppe resistenze e difficoltà. Ecco perché purtroppo è ancora necessario moltiplicare le azioni a sostegno delle donne che vogliono fare impresa.

Che cosa costituisce quest’accordo?
Mi sembra un ottimo punto di partenza per far crescere ancora le imprese femminili di Roma. Occorre mettere in campo strumenti nuovi ed efficaci per liberare un enorme potenziale ancora in gran parte inespresso. Noi abbiamo puntato in particolare su tre fattori che ci sembrano fondamentali: creatività, innovazione, formazione. Scommettiamo cioè su quelli che ci sembrano i veri punti di forza delle nostre imprenditrici: l’inventiva, la capacità di produrre innovazione, la disposizione a includere i più giovani nei loro progetti.

Qual è il bilancio positivo delle esperienze precedenti?
Mi sembra che i numeri parlino in maniera molto eloquente: Roma è la città in cui, ormai da qualche anno, si registra il tasso più alto di crescita per l’impresa femminile. Il merito senza dubbio va ascritto soprattutto all’intelligenza delle nostre imprenditrici. Ma sicuramente questo processo di crescita è stato anche aiutato da alcune misure specifiche e, in particolare, dal dialogo tra istituzioni e associazioni di categoria.

Da quali esperienze provengono le imprenditrici che avete invitato?
Posso ripsondere tranquillamente da tutti settori: costruzioni, artigianato commercio, servizi, hi-tech… Nel CIF ci sono 24 rappresentanti di tutte le associazioni di categoria del territorio (da Federlazio ai diversi sindacati).

Secondo lei c’è un modello di riferimento europeo che può essere guardato come positivo?
Purtroppo siamo ancora nella condizione di dover guardare dal basso in alto quasi la totalità dei Paesi europei. Se però dovessi indicare un modello, sceglierei quello dei Paesi del nord Europa, come la Danimarca o la Svezia. Per i risultati raggiunti e per la tenacia e la coerenza con cui le donne di quei Paesi li hanno conquistati.

Elisabetta Maggini, ventinovenne romana, è laureata in Giurisprudenza e specializzata in Diritti Umani. Consigliere d’amministrazione e Responsabile legale del Gruppo Maggini, è anche membro del Consiglio Direttivo dell’ACER Giovani, l’Associazione Costruttori Edili di Roma e Provincia, ed è componente del Gruppo Comunicazione. Oltre a svolgere la professione forense presso lo Studio legale – amministrativo Tedeschini, dal 2008 collabora e scrive articoli per la rivista bimestrale “Costruttori Romani”. A partire dallo stesso anno è nello staff del Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ed è impegnata soprattutto nel campo delle politiche giovanili, dell’associazionismo e della solidarietà. Nel corso di questi anni la sua sensibilità al sociale l’ha vista coinvolta in diversi progetti rivolti, in particolare, ai giovani. Proprio per questo nel 2011 fonda l’associazione Vocazione Roma, per giovani imprenditori, professionisti e creativi romani, tutti sotto i quarant’anni, di cui è Presidente. È coordinatrice del Gruppo di lavoro Comunicazione e Promozione del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Roma.

J.P.E.G.

Just Photos by Extraordinary Girls

Dal 15 ottobre 2011 è attivo a Bracciano un nuovo spazio culturale, denominato “M&S Margini e Segni”. Questa piccola galleria – studio editoriale intende promuovere nuovi approcci all’arte e all’editoria, tutto a misura della contemporaneità e della creatività per il singolo individuo. Ricerche artistiche al femminile, linguaggi espressivi innovativi, piccole opere, progetti editoriali con un carattere di unicità. Con questa attività si vuole contribuire alla valorizzazione di Bracciano, dove è in atto un nuovo fermento culturale.

Il 21 dicembre alle ore 18 sarà inaugurata la mostra “J.P.E.G. Just Photos by Extraordinary Girl” di tre giovani fotografe: Giulia Caminito, Domiziana Marinelli De Marco, Gaia Van der Esch.

Tre ragazze di soli ventitré anni che hanno scoperto nella fotografia un loro speciale modo di esprimersi: il loro sguardo sul mondo esterno riflette la loro interiorità e il loro linguaggio cerca nella ‘serialità’ del contemporaneo un intatto coinvolgimento. Dall’installazione sulle ‘porte’ denominata “Soglie” di Gaia Van der Esch a quella dedicata a “Le scarpe” di Giulia Caminito, fino alla sequenza del danzatore metropolitano in “Dancing on the roof” di Domiziana Marinelli De Marco, abbiamo la possibilità di conoscere tre personalità davvero insolite, tre attitudini all’arte fotografica, tre visioni di un’intensità stupefacente. Altre serie di notevole suggestione: “Percezioni di Equilibrio” di Domiziana Marinelli, “Nascita di uno sguardo” di Gaia Van der Esch, “Passaggi” di Giulia Caminito.

La mostra sarà visibile a ingresso gratuito fino al 26 febbraio 2012.

Contatti:
Stefania Fabri s.fabri[at]alice.it; cell. 3338595049
Maurizio Caminito mau.caminito[at]gmail.com; cell. 3356400296

OMBRE DI GUERRA

Novanta fotografie dai principali conflitti nel mondo per dire basta al dramma della guerra

Dal 14 dicembre 2011 al 5 febbraio 2012 al Museo dell’Ara Pacis sarà possibile visitare la mostra fotografica “Ombre di guerra” che racconta, una dopo l’altra, le guerre più recenti, dalla Spagna del 1936 al Libano del 2006: settant’anni di storia dell’iconografia del dolore attraverso novanta grandi immagini di altrettanti grandi fotografi. Ogni fotografia è una proposta per meditare sul senso della nostra tradizione visiva e sociale, sul significato e la follia di una pratica insensata e dolorosa come la guerra.

“Ombre di guerra” è un progetto Contrasto che nasce su proposta dalla Fondazione Veronesi nell’ambito delle iniziative legate alla terza Conferenza internazionale Science for Peace che si propone come obiettivi la diffusione di una cultura di pace e la progressiva riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari a favore di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo.

La mostra propone una serie di icone della fotografia, selezionate da Alessandra Mauro e Denis Curti, per offrire al pubblico una meditazione ragionata sul significato e il potere simbolico delle immagini. Un percorso visivo doloroso, capace però di stimolare reazioni e richiamare l’attenzione sulla follia della guerra.

Davanti a fotografie che mostrano il dolore, la sofferenza e l’orrore della guerra, alcuni critici scambiano l’urgenza di raccontare e di creare consapevolezza con pornografia visiva, indifferenza o ipocrisia. Come se la disponibilità e l’abbondanza d’immagini orribili anestetizzassero chi le guarda, rispetto all’orrore. Queste accuse verso la fotografia documentaria, in realtà, rivelano qualcosa di semplice e al tempo stesso pericoloso: un desiderio di non guardare il mondo.

La forza dei fotografi di guerra, invece, risiede proprio nel fatto che non si girano dall’altra parte, al contrario, si impegnano nel mostrare situazioni che devono essere corrette. Il senso del loro lavoro si rintraccia nella necessità di partecipazione diretta alle vicende che raccontano, nella volontà di andare in fondo a un fatto giornalistico, nella scelta consapevole di scattare, di mostrare, di raccontare, di denunciare.

La fotografia di guerra diventa così un modo per parlare consapevolmente di civiltà attraverso la sua negazione. Mostrandoci un mondo inospitale, i fotografi ci costringono a immaginare come potrebbe essere un mondo migliore, o per lo meno un mondo meno peggiore e le fotografie rappresentano un punto di partenza per una riflessione di tipo etico.

Info: 060608

ROMA CITTÀ NATALE D’EUROPA

Dal 16 dicembre all’8 gennaio nelle piazze romane danze, cori gospel e sonorità provenienti da tutta l’Europa

Quest’anno Roma festeggerà un Natale all’insegna delle tradizioni europee con “Roma Città Natale d’Europa”, una serie di incontri e concerti ispirati alle culture europee che si svolgeranno dal 16 dicembre all’8 gennaio nelle principali strade e piazze del centro e non solo

Il progetto promosso da Roma Capitale e dall’Assessorato alle Politiche Culturali di Roma Capitale vedrà la partecipazione di gruppi e artisti provenienti da diversi paesi d’Europa, dalla Scozia alla Romania, dalla Bulgaria all’Irlanda, unendo in un ideale percorso culturale e tradizionale il Gospel con le Cornamuse, i cori con l’originalità dei giovani dell’Orchestralunata. Spettacoli veloci, semplici ma significativi, curati in ogni particolare con adeguati allestimenti, in collaborazione con gruppi di artisti sia italiani che di vari paesi d’Europa. Occasioni per rendere le strade della città più luminose, più vive, più natalizie, ma anche per far incontrare persone.

Tra gli eventi che “Roma Città Natale d’Europa” prevede, spiccano la kermesse di musica e canti promossa dall’Associazione dei Romeni in Italia, che si esibiranno in una serie di ripetute rappresentazioni artistiche e di musica folkloristica romena. Ancora musica con l’Orchestalunata, un gruppo di giovani musicisti tra i 7 e i 18 anni che attraverso una miscela di sonorità mediterranee e ritmi balcanici intendono lanciare un messaggio tutt’altro che stralunato, un inno alla vita semplice e all’importanza di lasciare alle generazioni future il valore delle tradizioni.

Sonorità d’oltremanica, invece, per City of Rome Pipe Band. Composto da 10 elementi che entrano in scena in fila indiana marciando al tempo di un rullante, kilt, cornamuse, rappresentazione di grande suggestione della musica tradizionale scozzese.

Musica celtica e rievocazione storica con gli strumenti classici della tradizione irlandese con il gruppo The Shire, nati dalle comune passione dei suoi componenti per la musica tradizionale dell’Irlanda, si propongono di far conoscere e diffondere la musica strumentale di quella nazione, spaziando tra la produzione dei gruppi considerati ormai storici e le sonorità del panorama più recente. Violino, flauto, whistle, concertina e cornamusa, accompagnati dalla chitarra per uno spettacolo che alterna atmosfere evocative a ritmi di danza coinvolgenti.

Ancora, in una rassegna natalizia non poteva certo mancare la musica gospel che il gruppo 7 Hills Gospel Choir interpreta nel genere più diverso dall’antico al moderno e sperimentale. Nato presso l’Università Popolare di Roma, annovera al suo interno componenti provenienti dalla musica classica, lirica e moderna. Questo fa ben comprendere la grandezza del genere gospel che riesce a convincere e ad appassionare chi ama ogni sorta di musica.

Programma (è possibile che orari e luoghi possano subire delle variazioni):

Venerdì 16 dicembre 2011
Teatro Seraphicum ore 21,00 Antonio Giuliani

Sabato 17 dicembre 2011
Largo dei Lombardi ore 18-20 City of Rome Pipe Band 1

Domenica 18 dicembre 2011
Piazza di Spagna ore 10,30 7 Hills Gospel 1
ore 16,30/18,30 Orchestalunata

Mercoledì 21 dicembre 2011
Piazza di Spagna ore 10/13 The Shire
S. Pietro ore 12,00 Associazione Romeni d’Italia
Piazza del Popolo ore 15,00 Associazione Romeni d’Italia
Piazza di Spagna ore 17,00 Associazione Romeni d’Italia
Piazza SS. Apostoli ore 18,00 Associazione Romeni d’Italia

Venerdì 23 dicembre 2011
Piazza di Spagna ore 18-20 City of Rome Pipe Band 2

Venerdì 6 gennaio 2012
Osp. Forlanini am 7 Hills Gospel 2

Domenica 8 gennaio 2012
Castel S. Angelo pm 7 Hills Gospel 3

Info: 06.86209234

IMPRENDITORIA FEMMINILE

A sostegno delle donne imprenditrici

Lunedì 19 dicembre alle ore 12, presso la sede di Porta Futuro, in Via Galvani 106, il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il Presidente della Camera di Commercio della Capitale, Giancarlo Cremonesi, hanno firmato il protocollo d’intesa sull’imprenditoria femminile che ha l’obiettivo di sostenere le imprenditrici nel loro percorso di crescita e sviluppo, a beneficio dell’intero sistema economico.

La firma è stata preceduta dagli interventi di:
Gian Paolo Manzella – Dipartimento Innovazione e Impresa Provincia di Roma
Alberta Parissi – Presidente Comitato per l’imprenditoria femminile
Elisabetta Maggini – Comitato per l’imprenditoria femminile Camera di Commercio di Roma, responsabile comunicazione e relazioni esterne

Hanno testimoniato la propria esperienza di imprenditrici:
Laura Bruno – Impresa AlgaRes
Aida Ben Jannet – Impresa Aida
Marisa Casale – Società Enterprise SpA

Noi di RomaProvinciaCreativa abbiamo approfondito l’argomento con Elisabetta Maggini (Comitato per l’imprenditoria femminile Camera di Commercio di Roma).

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