RICCARDO MONACHESI

Curatore sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa

Riccardo Monachesi, nato a Roma nel 1954, si laurea in Architettura nel 1980. Affascinato dal mondo del “saper fare” pratica dai 14 anni in poi attività che prevedono una spiccata manualità quali la lavorazione del cuoio, lamiera, disegno e legno. Questi interessi si condenseranno, negli anni successivi, nello studio e nell’analisi dell’artigianato italiano, riferito ai diversi centri di produzione.

Dal 1990 al 2000 collabora stabilmente con Titti Carta all’interno della società da lei creata “Arte del Quotidiano”, allestendo mostre in Italia e all’estero, curando selezioni di artigiani, collaborando come giornalista freelance per la rivista “D’A, tra artigianato e Design” fondata e diretta dalla stessa Carta.

Dal 2001, per la Regione Lazio, cura la promozione dell’Artigianato Laziale partecipando e creando manifestazioni e fiere settoriali e d’immagine.

PIPPO CIORRA

Curatore sezione Architettura e Design della terza edizione del volume RomaCreativa

Laureato a Roma nel 1982, nel 1991 Pippo Ciorra ha conseguito il Dottorato di ricerca allo IUAV. Insegna Progettazione alla Scuola di Architettura e Design (SAD) di Ascoli Piceno. È coordinatore del dottorato di ricerca internazionale “VdH” (Villard de Honnecourt). È membro del Comitato Internazionale dei Critici di Architettura (CICA), e adviser per il premio “Medaglia d’oro dell’architettura italiana” e per il “Mies van der Rohe Award” della Fondazione MVDR.

Collabora dal 1981 alle pagine di quotidiani e periodici, e con varie riviste d’architettura.
Fa parte del comitato editoriale di “Casabella”. Ha pubblicato saggi, ricerche e studi monografici. Di recente è uscito “Senza architettura. Le ragioni di una crisi” (Laterza 2011). Ha partecipato a diverse Biennali e Triennali di Architettura. Ha curato e allestito importanti mostre, tra le altre sedi, alla Biennale di Venezia, alla Casa dell’Architettura, al MAXXI, al Lazzaretto e Palazzo degli Anziani ad Ancona, alla Pescheria di Pesaro. Dal maggio 2010 è senior curator del MAXXI Architettura.

GIOVANNA TALOCCI

Designer e architetto d’interni

Una curiosità naturale per l’innovazione, la ricerca materica e tecnologica, la profonda osservazione della realtà che la circonda, le hanno permesso di progettare in campi completamente diversi tra loro, per prestigiose aziende fra le quali Teuco Guzzini, Effegibi, Foppapedretti, Fantini Rubinetterie, Poltrona Frau, Provex Industrie, Falper, Valpra, Fratelli Guzzini, Fornara e Maulini, Luceplan, Rapsel, Viasat, Italaquae, San Lorenzo, Domo.

Ha avuto numerosi riconoscimenti, tra cui cinque selezioni ADI Design Index, cinque Menzioni d’Onore al Compasso d’Oro e quattro premi Design Plus.
Inoltre, la vasca Seaside di Teuco è l’unico prodotto per la sezione bagno della video installazione interattiva “Geografie Italiane” realizzata da Studio Azzurro per il Museo MAXXI di Roma, un racconto-laboratorio di architettura e design del secondo Novecento, permanente e in progress, che occupa una parete di 40 metri nel museo.

Al lavoro progettuale unisce l’attività di curatrice di eventi culturali e consulente di varie Fiere, conduttrice e ospite di trasmissioni televisive sul design, e docente presso università e scuole di design.

E’ socio ADI Associazione per il Disegno Industriale dal 1979, dal 2004 è nel Comitato Direttivo Nazionale ADI. E’ membro del Comitato di Indirizzo del Premio Nazionale per l’Innovazione e ha fatto parte del primo Consiglio Italiano del Design.

www.taloccidesign.com

STANISLAO DI GIUGNO

E’ tra gli artisti di Valentiny Contemporary, la mostra a Palazzo Valentini che inaugura il 28 marzo

Artista romano, Stanislao Di Giugno si divide tra la capitale e Berlino, dove lavora con la post produzione di immagini, oggetti e suoni che assumono nuove forme e significati inaspettati ed enigmatici. Nelle sue opere l’obiettivo è superare la produzione seriale e di massa della realtà, all’interno delle quali introduce nuovi elementi.
Per questo Di Giugno utilizza diversi media: collage, pittura, assemblaggio e installazione sonora, nella sua costante ricerca del ‘nonsense’. Nelle sue opere la realtà destrutturata assume una nuova connotazione espressiva, etica e interpretativa.

Le sue caratteristiche lo portano a partecipare a diverse mostre tra cui “When in Rome”, collettiva con i principali artisti contemporanei del territorio romano tenutasi a Los Angeles presso l’Istituto di Cultura italiana. “Le opere di ogni artista sono inevitabilmente figlie del tempo in cui sono state prodotte. Ma in ogni secolo ci sono state correnti e lavori omologhi. Il mio obiettivo è quello di mantenere un’autonomia creativa e una non sudditanza economica dal mercato dell’arte tale da permettere un’evoluzione libera e sincera della mia attività”.

Il suo lavoro si contraddistingue per la creazione di ‘cortocircuiti tra forma e contenuto’ perché tende a stravolgere quella logica del senso comune. “Attraverso le mie opere – chiarisce l’artista – indago il tema dell’originalità e dell’autorialità come prerogativa principale. Cerco sempre di mettere in discussione un’idea consolidata e di dialogare con il passato, senza subirne la costrizione. Cerco sempre di essere sorpreso io stesso, in prima persona, dalle possibilità delle mie creazioni. Cerco qualcosa che si scontri anche con il mio gusto. L’irripetibilità e l’eterogeneità sono, per questo, una peculiarità delle mie creazioni”.

La sua è una costante ricerca di una dimensione nuova da attribuire non solo all’opera d’arte ma anche al ruolo dell’artista: “Non mi vengono in mente realtà privilegiate. Ho sempre considerato l’arte un campo aperto e mi piacerebbe come artista poter avere una carta che attesti la mia professione, far parte di un ordine professionale come un commercialista o un medico e avere facilitazioni per accedere in vari ambiti, dalle Università alle biblioteche, ai laboratori di ricerca o altre istituzioni dalle quali un privato cittadino è normalmente escluso”.

IDA GALATI – SUIT OF THE CITY

Ida Galati, 29 anni, di origine calabrese ma romana d’adozione. Psicoterapeuta, con la passione per il canto e la musica. E’ da sempre incline ai rapporti interpersonali, sia in ambito lavorativo, dove si è occupata di orientamento, selezione e formazione del personale, sia nel ramo creativo: ha infatti organizzato eventi musicali e artistici, partecipandovi anche … Leggi tutto “IDA GALATI – SUIT OF THE CITY”

Ida Galati, 29 anni, di origine calabrese ma romana d’adozione. Psicoterapeuta, con la passione per il canto e la musica. E’ da sempre incline ai rapporti interpersonali, sia in ambito lavorativo, dove si è occupata di orientamento, selezione e formazione del personale, sia nel ramo creativo: ha infatti organizzato eventi musicali e artistici, partecipandovi anche in prima persona.

Appassionata di moda e web marketing, cerca di coniugare le due passioni attraverso la realizzazione del suo ultimo progetto-scommessa: a luglio del 2010 fa nascere ufficialmente, grazie al “Fondo per la Creatività” della Provincia di Roma, Suit of the City, un modo di promuovere, sia live che on line, il baratto intelligente, il divertimento sano e le relazioni sociali. Suit of the city è il nuovo portale web che offre a tutti la possibilità di incontrare migliaia di persone interessate a swappare abiti e accessori di qualità, in maniera totalmente gratuita.

Lo swapping, che significa letteralmente “scambiare, barattare”, nasce a New York e rappresenta in America e in Inghilterra l’ultima tendenza in fatto di moda. “Il sistema è doppiamente utile, perchè consente di fare shopping anche quando non si hanno soldi da spendere e di liberarsi di capi sbagliati guadagnando qualcosa di più adatto”. Inoltre agli appassionati viene dato modo di incontrarsi anche dal vivo durante gli swap party organizzati dalla Galati, che rende originali e divertenti gli eventi grazie alla creazione di veri e propri show, con tanto di presentatore, cantante e valletta sui generis.

La forma embrionale di questi raduni è stato il seme dal quale è nata l’idea del progetto: “I miei armadi sembravano voler scoppiare, avrei avuto bisogno di un magazzino. Dopo l’ennesimo alibi col quale mi convincevo a tenere abiti e scarpe (quasi) mai messi, ho finalmente deciso di chiamare le mie amiche ed organizzare un baratto-party a casa mia. Solo dopo ho scoperto che tale usanza era già diffusa all’estero, così ho iniziato a organizzare questi eventi nei locali romani e poi è venuta da sé anche l’idea del portale”.

Il successo di Ida proviene probabilmente dall’attenzione e dall’empatia che manifesta: “Ciò che mi interessa sono i veri desideri delle persone. Sono una psicologa appassionata di web marketing, quindi cerco di leggere, esplorare, capire, per adattare la mia offerta alle volontà collettive. Vorrei che Suit of the city diventasse simbolo di scambio… soprattutto umano”.

www.suitofthecity.it

ROMA PROVINCIA CREATIVA