ALEXANDRA MAZZANTI DOROTHY CIRCUS

Riapre la stagione con la mostra dell’artista americano Joel Sorren, per diffonde l’arte pop surrealista in Italia e promuove l’espressione di nuovi talenti

La Dorothy Circus Gallery, nata nel 2007 presso l’antico acquedotto romano di Piazza Lodi, si è da subito candidata a location privilegiata per l’esibizione e la diffusione dell’arte pop e surrealista. La sua fondatrice è Alexandra Mazzanti, discendente dalla stirpe nobile degli Hercolani di Bologna. Alexandra fin da piccola respira il gusto della collezione e dell’esposizione raffinata: “sono cresciuta circondata dai dipinti del Settecento e dell’Ottocento italiano e francese che mia madre amava raccogliere ed esibire”. Un percorso formativo ricco che la porta a frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Venezia e lavorare per pittori e scultori, aggiungendo al suo gusto personale anche una buona dose di praticità degli aspetti tecnici dell’arte. Segue poi studi di fotografia a Firenze, crea scenografie per spettacoli al Teatro Nazionale e al Teatro Olimpico di Roma, giungendo fino al Bolshoj di Mosca. È nel corso dei suoi viaggi a Los Angeles, culla del Pop Surrealismo, che stringe contatti con pittori e galleristi ed inizia la sua attività di collezionista, rivolta, da una parte agli artisti più interessanti e, dall’altra, alla scoperta di giovani talenti, tra cui l’italiana Nicoletta Ceccoli, ora tra le più richieste al mondo. Seguendo le emanazioni più orientali del Pop Surrealismo USA, Alexandra raggiunge New York dove, anche grazie al rapporto di amicizia con Jonathan Levine, proprietario di una delle gallerie più esclusive della Grande Mela, inizia a prendere forma il progetto Dorothy, realizzato poco dopo. Parquet e soffitti neri a cornice del bianco murale; sculture a gettata sopra archi neogotici in contrasto con l’ironico rosa dell’art shop e con le colorate texture del bookshop; giochi estetici che provocano e incitano lo sguardo: uno spazio, a Roma, ai confini tra New York e Wonderland. “Scopo della galleria è sia promuovere e diffondere in Italia l’arte pop surrealista tramite l’esibizione delle opere di autori già affermati, sia favorire la nascita di nuovi talenti, anche italiani, da immettere nella corrente per infondervi nuova linfa europea. Quasi ogni mese viene inaugurata una nuova mostra e quest’attività costante ha permesso di creare, intorno alla galleria, un ampio movimento, di lavoro, di arti e di competenze”. Attualmente Alexandra è impegnata nella cura di una serie di pubblicazioni che vogliono contribuire alla formazione di un pensiero critico, tutto italiano, sulla filosofia artistica del Pop Surrealismo. Allo stesso tempo si sta dando da fare per l’apertura di un ulteriore spazio espositivo in centro storico, per ribadire la presenza di questo circo multiforme e surreale nel panorama culturale romano. “Sarebbe molto gratificante organizzare eventi sul Pop Surrealismo in collaborazione con le principali istituzioni culturali cittadine. Significherebbe conferire consensi istituzionali al movimento, così come sta accadendo in tutto il resto del mondo. Sarebbe bello, infatti, che la Roma del futuro diventasse la capitale europea del genere. Con una certa dose di ottimismo si può provare a immaginare che questo accada”. www.dorothycircusgallery.com

ANDREA PROVVIDENZA AUDITORIUM DELLA CONCILIAZIONE

Martedì 11 ottobre l’ultima serata di Tersicore 2011 con Ji?í e Otto Bubení?ek, che guidano i danzatori delle più prestigiose compagnie europee

Andrea Provvidenza è Direttore della Comunicazione all’Auditorium Conciliazione e responsabile artistico e organizzatore della rassegna di danza Tersicore, che a soli cinque anni dalla sua nascita ha già ospitato nella capitale le più grandi stelle del balletto mondiale e della coreografia contemporanea. Grazie alla verve produttiva che lo contraddistingue è anche ideatore e fondatore del periodico romano “R360, The Rome Navigator”, un mensile di cultura, arte e informazione locale. Oltre alla permanenza decennale a New York con l’incarico di Direttore della Comunicazione per la Fletcher Asset Management Company, Andrea ha vissuto tre anni a Madrid curando le Pubbliche Relazioni per una società iberica del settore luxury. Affascinato dal mutamento e incline alle sfide, è ossessionato da una parola: contemporaneità. L’arco di Andrea Provvidenza è senza dubbio puntato verso
l’innovazione. L’interesse alle tendenze creative globali, oltretutto testato nelle prolungate residenze all’estero, si traduce nel suo intento: “raccontare quello che sta succedendo nel mondo in tutte le sue espressioni artistiche e intuire cosa può interessare una nuova platea, un pubblico che in alcuni casi si avvicina per la prima volta alla danza. Per riuscire in questo risultato è importante avere anche un pizzico di fortuna e collaboratori che ti sostengono perfino nelle scelte apparentemente rischiose”. Questa propensione suggella da sei anni la collaborazione tra l’associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione ed il RomaEuropa Festival, considerato da Provvidenza un punto di riferimento progettuale. Mosso dalla volontà di sanare l’offerta romana, a volte limitata rispetto alla danza, è “attratto da tutto ciò che è ‘in divenire’, soprattutto nelle discipline artistiche. Mi affascina decrittare nuovi codici e in particolar modo quelli che inizialmente risultano indecifrabili”. La più recente concezione delle produzioni creative vede protagonista la trasversalità delle discipline: “La cosa che mi preme maggiormente è presentare al pubblico romano il nuovo linguaggio della danza contemporanea, che oggi non è solo movimento del corpo ma sempre più una commistione di arti visive, recitazione e musica. L’attualità di questo connubio è sottolineata dalla possibilità di ospitare il contemporaneo all’interno dell’Auditorium senza mai snaturare l’anima classica di un teatro con una storia e un vissuto così importanti”.
www.auditoriumconciliazione.it

CHIARA DI DOMENICO FORTEBRACCIO

PRESENTA MAL DI LIBRI: DUE GIORNI PER CHI I LIBRI LI FA, LI LEGGE, LI SCRIVE AL CIRCOLO DEI LETTORI FORTEBRACCIO SABATO 8 E DOMENICA 9 OTTOBRE

La passione per la lettura, i libri e tutto ciò che è legato al ciclo della carta stampata ha condotto Chiara Di Domenico da Pesaro, dove è nata, nella capitale. Un percorso professionale oggi legato alla comunicazione per Gaffi editore dopo diverse collaborazioni con case editrici indipendenti tra cui Vallecchi, Passigli, Fernandel, la catena Vivalibri di
Roma
e le librerie Edison di Firenze. Ma a Roma la sua attività è anche legata a un luogo in cui è possibile leggere libri in assoluta tranquillità, senza la necessità di doverli comprare.
È questo ciò che Chiara ha creato con il Circolo dei lettori Arci Fortebraccio, di cui è presidente. Una libreria in cui i piccoli e medi editori possono avere uno spazio per farsi conoscere al riparo da un mercato che li scalza e li esclude. Il denominatore comune delle attività di Chiara è l’alfabetizzazione e la promozione della lettura, affinchè chi approda al Circolo possa prima sentirsi a casa e poi spinto a cercare ciò che più desidera leggere. La volontà di Chiara Di Domenico è mettere il patrimonio racchiuso nei libri a disposizione della gente della strada, all’interno di uno spazio che sia più aperto e fruibile di una
qualsiasi libreria o biblioteca, perché “I libri sono ancora oggi un grande mezzo di comunicazione. Ma per funzionare hanno bisogno degli umani. Il Circolo dei lettori Arci Fortebraccio nasce proprio con questa funzione”. L’originalità del progetto sta nel dare spazio ai piccoli editori. “Non facciamo né prestito né rivendita, perché la nostra funzione è specificamente di sensibilizzazione. Il nostro sogno è che il lettore, uscito da qui, vada in libreria a cercare il libro, spargendo, così, la voce. Fino ad ora il grande miracolo è che non siano stati rubati. Questo ci ripaga di tutta la fatica perché vuol dire che chi entra da Fortebraccio ha capito che può considerarsi “a casa”. E non ha senso rubare i propri libri, no?”. Nel Forte Fanfulla si organizzano incontri con autori, editori, letture recitate e musicate, reperimento di testi introvabili e consulenze editoriali. Inoltre, gli aspiranti scrittori possono lasciare i propri manoscritti che saranno esaminati da editor qualificati. L’obiettivo? “Svecchiare l’approccio alla cultura, incoraggiare e promuovere collaborazioni con biblioteche e gruppi di lettura in tutta Roma”. Foto del collettivo Paragrafo Zero.
www.facebook.com/fortebraccio.pigneto?sk=wall

ROMICS – LUCA RAFFAELLI

Torna l’XI Edizione del Festival del Fumetto dal 29 settembre al 2 ottobre

Luca Raffaelli, saggista, sceneggiatore e giornalista per XL e La Repubblica, tra le altre cose è il direttore artistico di Romics, Festival del Fumetto e dell’Animazione, e di Castelli Animati, il Festival internazionale del cinema d’animazione che si tiene ogni anno a Genzano. “Giunto alla XV edizione – spiega Raffaelli – il Festival nasce come vetrina per il grande cinema d’animazione di tutto il mondo, con uno sguardo speciale su quello d’autore e quello italiano. Siamo fieri perché il Festival ha raccolto negli anni la presenza e il plauso dei più grandi artisti dell’animazione mondiale (particolare è stato l’arrivo nel 2000 di Paul McCartney in qualità di produttore di film d’animazione per presenziare alla prima mondiale di “Shadow Cycle”, diretto da Oscar Grillo), diventando un vero e proprio punto di riferimento. Gli autori, sia italiani sia stranieri, vi trovano una vetrina prestigiosa: essere selezionati per i concorsi e, ancora di più, vincere un premio, è un riconoscimento molto ambito. Inoltre i film vincitori, se di produzione europea, partecipano di diritto come finalisti all’assegnazione del Cartoon d’Or, che è considerato l’Oscar europeo del cortometraggio di animazione”. La manifestazione rappresenta un significativo impatto sul territorio della provincia in quanto “dà molto spazio alle produzioni dei giovani autori e dei produttori indipendenti e perfino a certi progetti di qualità in cerca di produttori o di visibilità. I workshop con gli autori (nei quali sono coinvolte le scuole d’animazione italiane e alcune delle più importanti scuole a livello internazionale) e gli incontri con produttori e broadcaster di tutto il mondo, sono un reale punto di riferimento. Spesso i grandi imperi dell’animazione nascono da piccole idee, da cortometraggi d’autore (la Pixar, ad esempio, è nata da un cortometraggio di John Lasseter). Castelli Animati si impegna nella comunicazione tra i due mondi animati, quello artistico e quello industriale, favorendo la loro collaborazione per la nascita di nuovi progetti, e ponendo le basi per la creazione di un polo produttivo e distributivo nell’area dei castelli romani. Nell’ambito della manifestazione è stato elaborato un progetto di filiera, La Città dell’Animazione, del Fumetto e dei Nuovi Media, che mira alla costituzione di un polo di rilevanza nazionale e internazionale per la produzione, la formazione e l’intrattenimento sul cinema di animazione, il fumetto e i nuovi media. “Un progetto che vuole dare stabilità e continuità alle iniziative finora portate avanti e creare nuove opportunità imprenditoriali. Il primo nucleo nascerà nei prossimi anni a Tivoli, dove il Comune e la Regione hanno messo a disposizione un piano di Palazzo Macera. Verranno intraprese le prime iniziative rivolte alla sperimentazione delle arti e dei linguaggi dell’animazione nonché all’erogazione di servizi di consulenza e assistenza alle imprese del settore. “Un polo stanziale come questo, che nasce in raccordo strutturale con un evento come i Castelli Animati, può diventare il centro di irradiamento per tutta una serie di attività e iniziative correlate che possono concorrere a qualificare il territorio di Roma e della sua provincia come luogo di insediamento peculiare e innovativo”.
www.castellianimati.it

SABRINA LUCIBELLO DIID_Disegno Industriale Industrial Design

Partecipa agli incontri “Comunicare il design italiano” della Sapienza Design Factory al Macro Future

RomaDesign+ è la rassegna internazionale, promossa dall’Università La Sapienza di Roma – Sezione Arti, Design e Nuove Tecnologie – Dipartimento Itaca – che si svolge in collaborazione con la Provincia di Roma – Assessorato alle Attività Produttive – e con la Camera di Commercio di Roma. L’intento della manifestazione è quello di promuovere e valorizzare la cultura del design, attraverso un ricco palinsesto di iniziative, tra cui mostre, seminari, convegni e performance che attraversano diversi luoghi della città, coinvolgendo imprese, università, istituzioni e professionisti per riflettere sull’importanza del design come fattore di innovazione e sviluppo. La rassegna è coordinata da Sabrina Lucibello, architetto, ricercatore, insegnante a La Sapienza di Roma, caporedattore di DIID_Disegno Industriale Industrial Design, la rivista di approfondimento che dal 2002 si occupa di design osservando da Roma il panorama internazionale della creatività. “Ho il privilegio di osservare da dentro il ‘movimento’ della creatività, venendo a contatto sia con i grandi maestri del design sia con i giovanissimi talenti. Questi provengono in particolare dall’area romana sicura- mente tra le più vitali e frizzanti. Contrariamente alle manifestazioni più patinate in cui il design è business, nel territorio del centro sud la creatività è ancora libera, sperimentale, non strutturata. Allo stesso tempo infonde di sé l’intero territorio, facendo da volano economico e di innovazione”. Come creativa in prima persona, Sabrina si occupa, oltre che di ricerca, anche di exhibit sia per le edizioni di RomaDesign+, sia per alcuni soggetti istituzionali come la Regione Lazio o l’Agenzia per il Turismo del Lazio (ATL). Ha partecipato alla progettazione e alla realizzazione di importanti allestimenti come “Lazio Design System”, all’interno del padiglione Italia a Canton, in Cina, nel 2006, ma anche a progetti più ambiziosi come “Design for Sport”, una mostra itinerante che da Roma doveva raggiungere Pechino il giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi, per raccontare le punte più avanzate del made in Italy. Tra i progetti realizzati con il Laboratorio Sapienza Design_Factory LSD c’è l’elaborazione (dal 2009) degli allestimenti temporanei fieristici in Italia dell’ATL: “l’idea è quella di realizzare uno stand non tradizionale, in cui sia in primo piano la ricchezza dell’offerta turistica che da Roma si irradia in tutte le altre Province. Quando mi si chiede come vorrei che fosse la Roma del futuro per tutto ciò che riguarda la creatività e l’arte rispondo che vorrei che conservasse questa sua caratteristica di essere un po’ naïf, lontana dagli schemi e comunque ricca di capacità di fare innovazione, dalla grafica al prodotto, dall’exhibit all’interior, dal transportation al nautical. Mi piacerebbe che i canali per arrivare ai fondi necessari fossero più trasparenti. Questo sevirebbe a dare maggiore fiducia ai giovani (anzichè alle solite star della creatività)”.
www.disegnoindustriale.net
www.romadesignpiu.it

ROMA PROVINCIA CREATIVA