Opera snc nasce con uno scopo preciso: fornire a persone affette da varie disabilità strumenti adeguati attraverso i quali esprimere al meglio la propria creatività, in totale libertà e autonomia. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Mario Marano (logopedista ed esperto nel campo della riabilitazione) e Giulio Pernice (nella foto), specialista di interaction design e nuove tecnologie interattive. Negli anni progettano e realizzano molteplici installazioni e sistemi interattivi, con i quali partecipano a mostre nazionali e internazionali, tra le quali “Opera house” (Malta, 2009), “Variazioni Magenta” (Magenta, 2009), “EXPO – Padiglione Italia” (Shanghai, 2010) e “Geografe Italiane – MAXXI” (Roma, 2010). Nel 2011 brevettano “Vivace”, innovativo strumento di riabilitazione musicoterapeutica per disabili. “La nostra impresa – dicono Marano e Pernice – vuole essere intrinsecamente innovativa proprio perché attraverso le nuove tecnologie intendiamo progettare e realizzare nuove modalità con le quali ognuno possa esprimere liberamente la propria creatività, e in particolare ci rivolgiamo ai disabili, cioè a quelle persone che, per diversi motivi, hanno difficoltà con gli strumenti tradizionali”. È questo l’obiettivo dichiarato di Opera, un progetto nato dall’incontro spontaneo tra il mondo della tecnologia applicata con le moderne tecniche di riabilitazione motoria e cognitiva. Per i fondatori di Opera, al centro del progresso scientifico e sociale deve essere posta l’inventiva, declinata in ogni sua forma: l’accesso alla produzione artistica (intesa come possibilità di esprimersi creativamente attraverso la disponibilità di strumenti adeguati alle più diverse esigenze) è allo stesso tempo il motore e lo scopo della realizzazione dei progetti di Opera, il cui manifesto d’intenti, nelle parole dei fondatori, è proprio quello di “legare la creatività a una forte capacità progettuale, con lo scopo di realizzare prodotti funzionali e moderni”. Opera guarda perciò a tutte le aziende del settore tecnologico, del design e del settore medicoriabilitativo, realtà con le quali collaborare “per rendere – concludono i due protagonisti – la nostra provincia all’avanguardia nel settore dell’interattività e dell’innovazione”.
Categoria: Fondo Creatività
Language Point
Come rendere una lezione di inglese agevole, innovativa e, soprattutto, divertente? Cinzia Leonardo, dopo una laurea in Lingue e Letterature Straniere e anni di insegnamento in vari istituti di Roma, decide di creare una piattaforma per rendere fruibile la lingua inglese al maggior numero di studenti possibile. Il tutto attraverso nuove tecniche di apprendimento che possano stimolare curiosità e passione, andando oltre la visione tradizionale dello studio piatto e un po’ noioso della lingua. Partendo da questa idea, nel 2010 nasce Language Point International, progetto al quale si uniscono Silvia Pasquali (grafica pubblicitaria ed esperta in marketing), che ne cura la comunicazione, e Sara Pasquali che, grazie ai suoi master in Diritto dell’Unione Europea e Relazioni Internazionali, si occupa dei rapporti istituzionali.“La conoscenza delle lingue straniere nelle nostre scuole è stata per anni sottovalutata, provocando un gap culturale tra i giovani italiani che si trovano a competere con i loro pari in Europa”. Per questo Language Point International ha deciso di innovare strumenti e modelli di insegnamento, spostando l’attenzione dal docente all’allievo e facendo della creatività, e non dello sterile nozionismo, il punto di forza dell’intero processo didattico. In quest’ottica nasce il progetto “FilmMaker”, attivo in alcune scuole di Comune e Provincia, in cui gli studenti, assistiti da insegnanti madrelingua, sono chiamati a ricoprire il ruolo di produttori, registi e interpreti nella realizzazione di cortometraggi, recitati rigorosamente in inglese.
“Al nostro metodo applichiamo le nuove tecnologie. In questo modo offriamo, oltre a un insegnamento di qualità, un forte abbattimento dei costi per le famiglie. Rispetto alle lezioni tradizionali, individuali e di gruppo, infatti, con il metodo messo a punto dalla Language Point International , i costi per lezione/alunno sono di pochi euro”. Sulla stessa scia sarà attivato, a breve, il progetto Language Point.tv , un insieme di video-lezioni interattive grazie alle quali lo studente, collegandosi direttamente da casa, potrà muoversi e interagire all’interno di un vero e proprio laboratorio virtuale, guidato e assistito da un ‘cicerone’ online. Insomma, grazie all’idea di tre donne romane, imparare l’inglese oggi può essere una divertentissima avventura alla portata di tutti.
SCS
SCS Progetti Commerciali è una giovane società cha cura l’intera progettazione commerciale, dalla comunicazione alla grafica, di aziende e imprese. Questo comporta un complesso processo di pianificazione di nuove strategie commerciali da inserire all’interno di aziende già avviate o da avviare. Ovvero costruire e definire, sulla base delle richieste proposte dal cliente, oppure correggere e ridefinire nuove strategie di comunicazione. SCS Progetti Commerciali è specializzata in prodotti e servizi per la comunicazione visiva d’impresa, con particolare attenzione alla grafica e al design. Ha curato progetti dedicati alla segnaletica istituzionale, direzionale, di cortesia e di sicurezza nonché alle decorazioni di ambienti. Tutti portati avanti con grande determinazione. “Poiché siamo una società di comunicazione – spiega Claudio Jacuzzi – per noi è necessario operare una ricerca costante legata all’idea espressiva. La creatività diventa fondamentale per la definizione e la produzione degli elementi utili al cliente. Specialmente in questo momento di crisi, in cui è necessario descrivere nel dettaglio e in tutta la sua complessità un intero progetto commerciale. Oggi le persone hanno bisogno di certezze e di punti fermi per destreggiarsi in un mercato che è sfilacciato, confuso, fatto di schemi completamente alterati”. E così come si evolve l’economia, devono necessariamente evolversi anche le strategie di comunicazione. “Questo significa realizzare e commercializzare tutto ciò che è inerente alla comunicazione visiva, d’impresa e pubblicitaria, non esclusi tutti i tipi di supporto: cartaceo, sintetico, metallico e informatico”. Anche per questo Scs Progetti Commerciali può contare su numerosi consulenti, esperti in attività commerciali familiari o imprenditoriali. “Per noi e i nostri collaboratori oggi paradossalmente è meglio affrontare il mercato con il vecchio sistema, cioè contando i soldi giorno per giorno. Però poi gestirlo con tutte le tecniche elettroniche più avanzate. Per noi modernizzare significa far evolvere un’attività commerciale nel modo più moderno possibile. Senza disdegnare di guardare al passato, da dove ancora arrivano moltissime idee vincenti”.
Audiomotive
Nato a Roma nel 1977, Valerio Galli è polistrumentista e dj. La sua passione per la musica incontra quella per la comunicazione quando, nel 1999, collabora con un’etichetta discografica svolgendo il ruolo di consulente creativo e A&R manager: una specie di talent scout che fa da tramite tra l’artista e l’etichetta. Ma è con Audiomotive, attività che Valerio apre nel 2011, che musica e comunicazione trovano una sintonia ancora maggiore e diventano impresa. “L’obiettivo – spiega Valerio – è quello di sviluppare un linguaggio che possa ‘arrivare’ a tutti ma, allo stesso tempo, tenga conto dello sviluppo culturale. Un aspetto, quest’ultimo, messo troppe volte in secondo piano”. RomaProvinciaCreativa ha sostenuto il progetto “Radio Shopping” presentato per il bando Creatività Digitale nel 2011. “Radio shopping” è una shared radio, ovvero un’emittente condivisa da una rete di attività commerciali. Quella di Valerio Galli però, per usare le sue parole “è principalmente una sfida: rendere un servizio fino a oggi ritenuto ‘di lusso’, alla portata del ‘piccolo’, cercando di mantenerne lo stesso livello qualitativo”. Per servizio ‘di lusso’ il titolare di Audiomotive intende lo spazio radiofonico che un’attività commerciale di piccole dimensioni acquista per farsi pubblicità. “Radio shopping” abbatte i costi sviluppando una strategia comunicativa grazie alla quale il messaggio pubblicitario “non disperde risorse cercando di parlare a tutti – spiega Valerio – ma si rivolge direttamente alle persone che possono trovare utile quel messaggi”. L’idea parte dal presupposto secondo cui il risparmio per il consumatore è sì economico, ma anche di tempo. Va da sé che in una grande città si tenderà a concentrare gli acquisti abituali in un raggio d’azione circoscritto. Dunque, se il cliente di un negozio ascolta la pubblicità di un’attività commerciale a pochi passi da lui, è probabile che sia invogliato a conoscerla meglio. “I negozianti che scelgono di abbonarsi al network ‘Radio shopping’ riceveranno all’interno dei propri locali, il segnale radio personalizzato. La composizione dei network è studiata per assicurare la presenza di un solo inserzionista per tipologia, al fine di ottimizzare al massimo l’offerta. L’interazione tra diversi tipi di attività fornisce un servizio più completo ai clienti di ciascun esercizio coinvolto. L’impressione sarà quella di trovarsi all’interno di un vero e proprio centro commerciale, sebbene virtuale”.
Stereomood
Nel 2009 quattro ragazzi italiani fondano Stereomood, la loro piccola creatura musicale. Una definizione che non potrebbe essere più giusta, perché questa è la prima web radio nella storia a possedere dei sentimenti veri. Sì, perché Stereomood è la web radio che traduce in musica le emozioni dei suoi ascoltatori, creando playlist ‘ad hoc’ per ogni stato d’animo e per ogni situazione, dalle più abituali alle più straordinarie. Dal 2011, oltre ai quattro fondatori Daniele Novaga, Eleonora Viviani, Marco Pratici e Giorgio Ferron (che si sono conosciuti ai tempi in cui lavoravano a MTV), altri tre collaboratori, Giovanni Foglietta, Claudio Gallo e Daniele Giliberto , decidono di dedicarsi full time a questo progetto. Perché nel frattempo il servizio di musica, proprio come una creatura, cresce: sono ormai un milione le persone che ogni mese si connettono da USA, Russia, Brasile e Italia. “Hai bisogno della colonna sonora ideale per la tua cena romantica, per lavorare fino a tarda notte, guidare nel traffico o fare l’amore? Bene, basta scegliere fra uno degli oltre 100 mood presenti nella nostra homepage e in un solo click avrai una playlist sempre aggiornata e consona alle tue aspettative”. Del resto, chi non ha mai associato particolari stati d’animo, o emozioni, a una determinata canzone, a uno specifico ritornello, o a delle note particolari?
“La nostra ricerca vuole suggerire nel modo più puntuale e preciso possibile la musica perfetta per ogni stato d’animo, coinvolgendo l’ascoltatore nella creazione e nella condivisione dei contenuti”. Stereomood , proprio come una creatura, cresce e impara sempre meglio a distinguere i gusti dei suoi ascoltatori, ‘mutando’ a seconda delle esigenze di un determinato stato d’animo. “Il nostro sistema raccoglie i feedback di ciascun utente. Tutte le playlist si rinnovano automaticamente seguendo la tendenza dell’intera community”. Un sistema complesso e minuzioso, che vive su un sottile equilibrio tra algoritmi matematici e sensibilità umana. Per alcuni aspetti, rivoluzionario. “L’idea di catalogare la musica su base emotiva non era ancora stata sviluppata. La sua semplicità è stata la sua forza. Non poteva essere un’idea sbagliata”. E il numero di visitatori del sito e di fan sui social network lo dimostrano.
La sfida ai grandi colossi americani è appena cominciata.