Lucilla Paci

Vi presentiamo Lucilla Paci, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

Nata a Genova ma romana d’adozione, Lucilla Paci è una stilista che lavora sugli accessori d’alta moda, in particolare le borse. Prima di occuparsi di moda però, Lucilla si laurea in Architettura ed esercita la professione presso l’Università di Genova, uno studio privato e un ente previdenziale. “L’idea di avviare un’attività legata al design – racconta – nasce dall’unione tra la passione per la moda e la convinzione che la progettazione e la composizione dei volumi possano applicarsi a materiali diversi nella forma e nelle dimensioni”. Le competenze tecniche che servono per progettare grandi spazi sono importanti anche per la creazione di quelli piccoli, cioè le borse. E così, proprio come succede per gli immobili, anche le creazioni di Lucilla sono pezzi unici e originali. Forti di un lavoro esclusivamente artigianale attento alle esigenze del cliente. L’obiettivo del marchio, sottolinea la stilista, è tornare a impadronirsi del progetto e della creazione di ciò che si indossa. Instaurare un rapporto diretto tra oggetto e utilizzo. Il lavoro artigianale permette di sottrarsi alle logiche dei grandi numeri che finiscono per appiattire il progetto in nome della semplificazione del processo produttivo. L’artigianalità rende dunque possibile uno slow-design in cui ogni progetto si apre al dialogo con l’utente. E’ proprio nello studio/showroom di piazza Capranica, a Roma, che le idee di Lucilla prendono forma. In questo spazio espositivo c’è anche il suo laboratorio, così chi sceglie di acquistare una borsa della collezione – spiega la designer – può assumere un ruolo attivo e partecipare alla creazione, esprimendo le proprie esigenze specifiche a partire dal colore e dalle dimensioni fino ad arrivare a definire progetti su misura completamente nuovi che soddisfino esigenze differenti. In questo senso l’alta moda, reinventandosi costantemente, si allontana dal rischio dell’omologazione per rispondere al requisito dell’originalità. Ci si lascia alle spalle il pret a porter per ritornare a creazioni stilistiche più vicine alla sartoria. Infatti, come la stessa Lucilla racconta: “questo è un momento cruciale e si respira un’aria di fermento. Si sta facendo sempre più forte la domanda di creazioni originali e di alta qualità, sia per materiali sia per realizzazione. Soprattutto, c’è sempre più richiesta di creazioni personalizzate”.

WWW.LUCILLAPACI.IT

Maurizio Martinelli

Vi presentiamo Maurizio Martinelli, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

Maurizio Martinelli durante i suoi anni di liceo artistico viene troppo spesso “pescato” dai professori intento in un’altra e ben più strana attività. Maurizio ama disegnare cornici e, più che la scuola, decide di seguire il suo istinto. In quattro anni di apprendistato impara le tecniche della doratura e argentatura, eseguite applicando i metodi tramandati dai vecchi maestri artigiani. Nel 1981 apre la sua prima attività, cominciando a collaborare con i Musei Vaticani, con il Museo di Roma e con la Treccani per la conservazione di stampe e mappe antiche. Negli anni le cornici di Maurizio girano per l’Europa: nel 2006, in occasione della manifestazione “La dolce vita”, viene invitato a Londra per presentare le sue opere. Nel 2008 espone alla Maison et Objet di Parigi, dove viene premiato. L’anno successivo è a Bruxelles, ospite alla Expo Italia. Maurizio ha una fissazione, un solo obiettivo: “Creare, creare e creare. Per non smettere di imparare”. E’ ancora questa la sua convinzione, lo scopo che ha indirizzato un’esperienza ormai trentennale nel campo delle cornici. “Nel mio lavoro cerco il giusto equilibrio: la cornice e il quadro devono diventare le due parti di un’armonia che resterà indivisibile nei secoli”. Del resto, l’amore e la cura per il dettaglio – quello che ancora si tramanda nelle botteghe artigianali italiane – hanno sempre contraddistinto una tradizione che viene giustamente celebrata in tutto il mondo. “Eppure, proprio in Italia, nel mio campo siamo ormai in pochi. Stiamo sparendo, anche se esistono ancora piccole oasi in cui quest’arte sopravvive. Per esempio nella giovane azienda di Fabrizio Mancini, a Paliano, si respira ancora quella voglia di crescere e di imparare”. Anche in questi ultimi anni Maurizio non ha mai smesso di studiare. Soprattutto, non ha mai smesso di guardarsi intorno: “La fonte più grande di ispirazione è la vita, la natura, ciò che ci circonda. Là è possibile trovare i colori, i modelli, le forme che diventeranno famose al pubblico, magari anche tra dieci anni. Bisogna soltanto cercare di coglierle prima, anticipando i tempi”. Parola di Maurizio, che sa che una cornice, anche quando è vuota, può raccogliere dentro di sè tutto un mondo.

www.mauriziomartinelli.it

Italia Garipoli

Vi presentiamo Italia Garipoli, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa.

Italia Garipoli è nata a Palizzi, un piccolo paese dell’entroterra calabrese. L’arte del ricamo appartiene alla lunghissima tradizione di quella terra del sud, ed è proprio lì che Italia si è formata. Si è specializzata in varie tecniche, tra cui la ‘trina ad ago’, che richiedono un rigoroso conteggio dei fili della tela prima dell’esecuzione. Ancora giovanissima, Italia approda a Roma, dove matura l’idea di trasformare quella che è la sua passione in una vera e propria professione. Fonda un laboratorio di ricamo e restauro, dove la realizzazione dei prodotti viene eseguita rigorosamente a mano con le stesse antiche e raffinate tecniche tradizionali. Le sue collezioni sono innovative ma si contraddistinguono per l’attenta scelta di cotoni, lini e sete, tutte di produzione italiana. Si ispira alla raccolta dei tracciati originali del periodo compreso tra l’Ottocento e metà Novecento.“Il mio lavoro nasce dalla cultura della mia terra d’origine, la Calabria: in quella regione, come in tutto il meridione, è ancora forte l’interesse per il ricamo a mano come anche per la tessitura. Da giovanissima, ho avuto l’intuizione di trasformare quella che era solo una forma di tradizione, in una professione, fondando nella capitale la mia azienda”. I prodotti di Italia, così ‘antichi’ eppure così innovativi, la portano a collaborare con architetti e designer, che le chiedono di realizzare, spesso su loro disegno, accessori per l’arredamento residenziale, ma anche per ambienti ‘nautici’ e luoghi di ristoro. “È tutto merito dell’innovazione dei miei tracciati, che prendono ispirazione da un vasto archivio che abbraccia un periodo lungo più di un secolo e che rispondono a una domanda di mercato in continua evoluzione”. La tradizione del ricamo fa dunque il suo ingresso negli arredi odierni. Senza dimenticare, certo, la moda. “Lo spirito sartoriale permette di realizzare i capi su misura in risposta a qualsiasi esigenza. Anzi, l’artigianato artistico, nel modo in cui lo concepisco, deve saper trasmettere alle nuove generazioni questa forma di cultura, che non deve andare persa, ma deve, anzi, rappresentare un’opportunità formativa, di crescita e lavorativa”.

Massimo Ceretti – Orafi Ceretti

Vi presentiamo Massimo Ceretti, sezione Artigianato della terza edizione del volume RomaCreativa

Massimo Ceretti è nato nel 1961 a Roma, dove si diploma all’Istituto Tecnico Commerciale. Dopo il servizio militare passa da un lavoro all’altro. Piccole esperienze: prima nel settore assicurativo, poi, come commerciante all’ingrosso di preziosi, perché suo padre, Ivan, è un orafo. Massimo comincia a frequentare il laboratorio artigianale del padre, dove finisce per ereditare la stessa passione, tanto che nel 1982 inizia la loro collaborazione. Nel 1990 Massimo, diviene titolare dell’azienda, ma il padre continua a collaborare con il figlio nell’allestimento di mostre e fiere. Sì, perché Massimo Ceretti comincia a girare il mondo: dal 2003 partecipa a numerose fiere dell’artigianato a Parigi, Londra e New York. Nel 2005 partecipa a una mostra sull’Italia a Tokyo, dove riscuote un grandissimo successo. “Da sempre la mia specializzazione è quella della ‘granulazione etrusca’. È una tecnica particolare, molto difficile da eseguire, in quanto si effettua con una lega d’oro molto alta, tanto da poterla definire quasi d’oro puro, quindi con temperature molto elevate e una fortissima duttilità del metallo”. Si tratta di una tecnica antichissima: “È dagli etruschi che deriva la nostra cultura artistica del bello e del buono. Non di certo dai romani, che dedicarono molto più tempo alla strategia della guerra”. Eppure Massimo è da sempre alla ricerca costante di nuovi equilibri tra la bellezza tradizionale e i moderni canoni estetici.
“Con la mia tecnica vorrei divulgare la cultura del gioiello italiano, dalle sue origini più antiche fino alla concezione più moderna. La mia sfida è quella di creare continuamente gioielli attuali, sia nel design sia nella praticità, che abbiano, però, un sapore originale.
La bellezza è da sempre un valore connaturato alla nostra natura e alla nostra cultura e promuoverla all’estero per me è un grande onore”. Per questo motivo collabora e coglie le occasioni istituzionali per promuovere le sue creazioni in tutto il mondo.Per rilanciare una cultura, quella dell’artigianato, che viene tramandata come fosse un vero ‘tesoro’, da custodire con grande amore. “Quello che so, l’ho imparato da mio padre – dice Massimo con orgoglio – il quale a sua volta lo ha imparato da un anziano orafo romano. Per me continuare questa tradizione è un grande onore”.
www.oraficeretti.com

Tecniche Grafiche per l’Editoria e l’Arte

L’8 aprile inizierà il corso Tecniche grafiche per l’editoria dell’Istituto Quasar.

Il corso offre un ampio spettro di competenze sui software maggiormente utilizzati nell’ambito della grafica e applicabili nei campi dell’editoria, del DTP, della pubblicità e della gestione elettronica delle immagini digitali, definendo una figura professionale in grado di affrontare per intero la sequenza delle fasi del percorso creativo-realizzativo, dalla definizione di un progetto fino alla realizzazione degli esecutivi, inerente i processi finalizzati alla stampa.

Il corso propone in maniera intensiva un iter di addestramento ed esercitazione sugli argomenti, le tecniche e i programmi necessari all’acquisizione, al processamento delle immagini e alla realizzazione di illustrazioni finalizzate poi alla successiva gestione nell’ambito dell’impaginazione e dei processi di stampa.

Il corso è strutturato secondo tre linee didattiche che contemplano contestualmente l’apprendimento e l’uso di tre software maggiormente utilizzati in ambito professionale.

  • Trattamento dell’immagine con Adobe Photoshop
  • Illustrazione con Adobe Illustrator
  • Impaginazione con Adobe Indesign

Una parte del programma affronta i fondamenti delle immagini digitali e le tecniche di elaborazione e di trattamento delle stesse, per arrivare alla successiva gestione negli applicativi DTP e di prestampa. Parallelamente, vengono affrontati i principi della grafica vettoriale e le conseguenti applicazioni nel campo dell’illustrazione digitale. Infine, per mezzo dei software di impaginazione, si arriva a definire e sviluppare dei progetti significativi in ambito editoriale.

Richiedi info allo 06 8557078 oppure visita il sito www.istitutoquasar.com.

Istituto Quasar

Via Nizza 152 – 00198 Roma


ROMA PROVINCIA CREATIVA