Intervista ad Ecoradio: e-paper book

Oggi alle 11e45 su EcoRadio (88.3 a Roma o http://www.ecoradio.it/stream/index.htm) Guido Lanci, di Rikrea sustainable design, è stato intervistato da David Gasparri per il progetto “E-paper book” in concorso per il premio Che-Fare.

… Per saperne di più su “E-paper book” con un click, siamo il progetto n. 16, votateci! http://www.che-fare.com/progetto/e%E2%80%90paper-book

(sul sito di Ecoradio verrà pubblicata dal giorno 8 gennaio)
Buon ascolto

in medio stat virtus

Domenica 13 gennaio alle ore 17:30, al Polo Massenzio, in via Palermo 28, riprende la rassegna “Vie di Fuga”incontri di musica, teatro, danza e poesia. In programma il concerto lirico In Medio stat Virtus. Interpreti Daniela My mezzosoprano, Martin Briody baritono, Antonio Sorgi e Paolo Tagliapietra al pianoforte. In programma brani d’opera, romanze da camera italiane e della tradizione musicale irlandese.

Condizioni d’ingresso: quota di sottoscrizione: € 7,00 intero / € 5 ridotto

tessera Massenzio di € 3,00 per i non associati.

Convenzioni/Riduzioni: Bibliocard, Carta PerDue, Interclub service, Umanitaria, DLF

Info e contatti: M.Th.I.: tel. 338 1515381 – email: info@mthi.itwww.mthi.it

Arte lucida di Enrico Becerra

Arte lucida di Enrico Becerra

scultura/ pittura

http://www.enricobecerra.it/

a cura di Togaci

Progetto comunicativo

Emanuela De Luca

dal 11 gennaio al 24 gennaio 2013

HulaHoop gallery

via de Magistris,91/93 -RM-

Enrico Becerra

Un’arte ludica che fa pensare quella di Enrico Becerra, artista del circuito Piano Creativo.

Colori ed immagini, animali e figure circensi, evocano ricordi infantili accumunati da una leggerezza solo apparente. La serialità ossessiva, frutto di un’affezione a soggetti cari,  muove da contaminazioni artistiche che sembrano riferirsi alle esperienze del Graffittismo degli anni ’80 e ad una colta Art Brut, in forma non psicotica ma squisitamente evocativa.

L’uso degli schemi, il colore apparentemente non rifinito e la semplicità delle figure riconduce ad una dimensione ludica senza tempo, nella quale si è liberi di pensare qualunque cosa, anche la più incredibile, con quella fantasia propria della mente infantile.

La memoria di un bambino ha pochi dati che, tuttavia, combinati tra loro, creano forme e figure fantastiche, con una semplicità che la ragione d’adulto spesso ci nega.

Le opere di Becerra rappresentano un ritorno alla dimensione giocosa e spensierata di un ragazzino, una ricerca di quella immaginazione senza sovrastrutture che muove dagli stadi più profondi del proprio inconscio. La scelta di questo linguaggio artistico, semplice e diretto, cela una velata tristezza verso il mondo contemporaneo.

Oltre la materia ed i suoi colori vivaci, infatti, si ravvedono simboli della degenerazione dei nostri tempi, dalla ricerca costante della ricchezza simboleggiata da animali quali il toro, il maiale e le macchine da lavoro, alla riflessione sulla condizione dell’uomo che non è altro che un corpo nudo, quasi inerme, che faticosamente lavora.  

        

Emanuela De Luca                                        

http://emanueladeluca.tumblr.com/

Emanuela De Luca nasce a Napoli nel 1977. Nel 2002 si laurea in Conservazione dei beni culturali e lavora nel settore per alcuni anni, occupandosi di organizzazione mostre, ricerche storico-artistiche, catalogazione ed assistenza museale per conto della Soprintendenza per il Polo Museale Napoletano prima e, successivamente, per gli organi centrali del Mibac. Studiosa di oreficeria medievale e simbologia di pietre dure, sceglie un percorso di studi che nulla ha che fare con la fotografia di cui si innamora all’età di 31 anni. Oggetto principale della sua ricerca fotografica è la donna e l’espressione della sua innata sensualità. Alcuni suoi ritratti sono stati proiettati in occasione del “Festival della Fotografia” di New York e della Notte dei Musei presso il Musee de l’Elysee di Losanna. Ha pubblicato su “gente di Fotografia”, “Liberta’ Civili”, “Cosmopolitan”, “Diva e Donna”. Dal gennaio 2011 fa parte del Collettivo Synap(see). Vive e lavora a Roma.

       

LA STANZA DEI GIOCHI DI GIORGIO de FINIS

LA STANZA DEI GIOCHI DI GIORGIO de FINIS
Festa di inagurazione della nuova ludoteca di Metropoliz.

Sono graditi dolcetti e giocattoli dismessi!

6 gennaio 2013 ore 11:00
ex- Fiuorucci Metropoliz
via prenestina 913,roma



intervento site specific di Veronica Montanino
+ muro dipinto di Alice Pasquini.

un progetto di Giorgio de Finis per il MAAM
Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia

Metropoliz, l’occupazione abitativa di via Prenestina 913 a Roma, è piena di persone, luoghi e oggetti sorprendenti. Ci sono i centocinquanta residenti provenienti dall’Africa, dal sudamerica, dall’Est europeo, con la loro innegabile carica di esotismo, i paesaggi tarkovskijani della fabbrica dismessa; c’è un razzo pronto a partire per la Luna, un telescopio gigante, un orto luminoso sospeso nella tromba di una scala, alienomachie e cani spaziali (i “relitti” del cantiere cinematografico e d’arte Space Metropoliz).

La città meticcia si è recentemente dotata anche di un “museo”. Dopo aver realizzato una Pinacoteca Domestica Diffusa, visitabile ogni giorno, padroni di casa permettendo, il MAAM, museo dell’Altro e dell’Altrove, si appresta il prossimo 6 gennaio ad inaugurare, con una grande festa per i bambini, la nuova ludoteca, una stanza dei giochi firmata Veronica Montanino e Alice Pasquini.

La stanza di Veronica, già sotto forma di bozzetto e di pittura corporale (l’artista ha iniziato col dipingere i volti dei bambini di Metropoliz), non ha fatto mistero della sua virulenza, mostrandosi fin da subito pericolosamente infettiva. L’arte è contagiosa e magari alla fine riesce davvero a cambiare il mondo! E’ la scommessa di questo folle museo alla periferia di Roma e degli artisti che vi collaborano. Chi non avesse sufficienti anticorpi (o non fosse disposto ad ammalarsi o addirittura a mutare) è bene che si tenga lontano dalla scala che dalla sala delle assemblee porta al primo piano… varcata la porta è troppo tardi.

Avrete già calpestato il blob verde penicillina che dai muri scende a terra fuoriuscendo dalla teca di vetro che forse avrebbe dovuto contenerlo… ma è noto che virus e batteri (come gli altri frutti della mente umana) hanno l’abitudine di fuggire dai laboratori, talvolta in barba e talvolta aiutati dai loro creatori. All’interno di questa grande macchia, che sgocciola sulla scale, una infinità di tondi colorati, zebrati, cangianti, maculati, picchiettati, come il mantello di Arlecchino descritto da Michel Serres, mondi che rimandano ad altri mondi, più piccoli o solo più lontani, la cui visione non sappiamo se ci sia resa possibile per il tramite di un microscopio o di un telescopio… Ma che Veronica Montanino distribuisce come fiori primaverili in un campo per lo stordimento di noi poveri insetti che ronzando qua e là ce ne torneremo a casa inzaccherati del polline dell’arte.
Sull’altro lato, il grande muro di AliCè, fa da contro altare alla stanza.

Come tutti gli interventi artistici realizzati a Metropoliz, anche questi sono stati offerti a titolo gratuito. Le spese necessarie per la impermeabilizzazione del tetto e per i materiali utilizzati sono stati, invece, ricavati grazie alla vendita delle opere donate per la mostra mercato “L’ARTE AIUTA L’ARTE (ma non solo)” dai seguenti artisti, che qui ringraziamo (quelle invendute hanno contribuito alla nascita della Pinacoteca Domestica Diffusa del MAAM): Aladin Hussain Al Baraduni, Nicola Alessandrini, Paolo Angelosanto, Edoardo Aruta, Paolo Assenza, Angelo Bellobono, Francesco Careri (Stalker), Eugenio Corsetti, Giorgio de Finis, Diamond, Santino Drago, Aude Faurel, Carlo Gianferro, Carlo Gori, Francesca Romana Guarnaschelli, HOGRE, HOPPN, Alfonso Maria Isonzo, Lucamaleonte, Martina Magno, Salvatore Mauro, Fabio Meschini, Veronica Montanino, Mr. Klevra, Giuliano Nannipieri, omino71, Cristiana Pacchiarotti, Mattia Pellegrini, Fabio Pennacchia, Cesare Pietroiusti, Danilo Torre, Andrea Valentini, Nicola Valentino, David Vecchiato, Salvatore Viaggio, Antonello Viola.

Il MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz_città meticcia è un progetto d’arte condivisa ideato da Giorgio de Finis da realizzarsi con la collaborazione degli abitanti di Metropoliz, dei Blocchi Precari Metropolitani e di tutti gli interessati (artisti, curatori, istituzioni, gallerie, ecc.). Avviando un nuovo virtuoso rapporto tra arte e città e tra arte e vita, il MAAM aiuterà Metropoliz a dotarsi di una pelle preziosa che, ci auguriamo, contribuirà a proteggerlo dalla minaccia sempre incombente dello sgombero coatto.

Veronica Montanino espone dal 2000 in numerose mostre personali e collettive, partecipando a diversi premi. La sua arte prende forma in pitture acriliche su tele in pvc e plexiglas sagomati in forme organiche, ma anche su oggetti di design, come per il progetto nel quale ha reinventato, attraverso un pattern fittissimo di gocce multicolor, le trasparenze della Kartell. E’ tuttavia nelle installazioni site-specific, realizzate in palazzi storici come quello dei Capitani ad Ascoli Piceno (2006), che l’artista esprime al meglio la propria attitudine ambientale. Nel 2010 realizza un intervento su mobili, soffitto e pareti perimetrali del Collicola caffè presso il Centro per le Arti Visive – Museo Carandente, entrando a far parte della collezione permanente Collicola On the Wall.
Nel 2011 partecipa alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia presso Padiglione Italia all’Arsenale.
Con i suoi lavori, Veronica Montanino ricrea mondi prismatici dalle geometrie plastiche, elaborando arcobaleni cromatici che accolgono la crescita embrionale dei ricordi. Di contro scivola nel nero come seconda pelle, rivestendo altri oggetti con la lava del buio luminoso.

AliCè (Alice Pasquini), artista visual, lavora come disegnatrice, scenografa e pittrice.
AliCè ha girato il mondo portando la sua arte per le strade di moltissimi paesi. Attualmente risiede a Roma, ma ha vissuto e lavorato in Gran Bretagna, Francia e Spagna.
Ha collaborato in progetti di design, grafica e illustrazione, compreso il romanzo a fumetti “Vertigine” edito da Rizzoli.
I lavori di AliCè sono realizzati principalmente in vernice spray colorata e pittura acrilica, o inchiostro su carta e photoshop per le illustrazioni. “

http://www.facebook.com/?ref=tn_tnmn#!/events/460030034059185/

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Capodanno a cena con Apicio e Trimalcione

Se non avete ancora programmi per la fine dell’anno e volete gustare una cena speciale di ambientazione romana in compagnia dell’Imperatore Augusto, vi aspettiamo il 31 dicembre all’HotelRistorante Adriano di Tivoli, in compagnia di Apicio, Lucullo e Trimalcione. Menù speciale a cura di Gabriella Cinelli, e con la partecipazione della Condotta Slow Food Tivoli e l’associazione Le Anfore Gustose, e le performance di Villa Adriana Nostra e MThI.
Apicio ci ha tramandato gli usi alimentari degli antichi Romani e vi racconteremo alcune delle sue ricette, che saranno anche riproposte dalla chef adattate al nostro gusto moderno.
Costo della cena più spettacolo a 50 euro per gli utenti del sito che contatteranno l’organizzazione facendo riferimento a questa segnalazione. Info e prenotazioni: 348 3029144

ROMA PROVINCIA CREATIVA