LA DOLCE VITA

1950-1960 STARS And CELEBRITIES IN THE ITALIAN FIFTIES: dal 7 ottobre al 14 novembre, approda a New York da Eataly, il regno del made in Italy sulla Fifth Avenue, la mostra degli anni ’50 italiani

Scatti rubati a quelli che diventeranno i grandi divi del cinema internazionale e, sullo sfondo, l’Italia degli anni cinquanta che si riflette sui volti dei fans in delirio a caccia di autografi. Riti, caratteri e personaggi che faranno degli anni cinquanta italiani un periodo di straordinaria suggestione e, dell’Italia stessa, un luogo sotto i riflettori del mondo. Tutto questo è La dolce vita. 1950-1960 Stars and Celebrities in the Italian Fifties, la mostra promossa dal Ministro del Turismo, Cinecittà – Luce ed Artix; 84 immagini, quasi tutte inedite, mostrate per la prima volta al pubblico americano in quello che rappresenta il regno del made in Italy, Eataly. Un’Italia in cui tutto sta per cambiare e guarda con fiducia al futuro, raccontata però in una seducente chiave di lettura, il divismo, il fascino e la bellezza. Gli anni 50, un periodo in cui Roma contendeva ad Hollywood il primato del cinema mondiale e in cui gli americani arrivano al seguito delle grandi major cinematografiche che, a Cinecittà, giravano i loro celebri kolossal. D’altro canto, attori ed attrici italiane, come Anna Magnani, Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Elsa Martinelli attraversavano l’Oceano per girare ad Hollywood e l’Academy Awards consegnava le ambite statuette a Vittorio De Sica, Federico Fellini, Anna Magnani e Sophia Loren. Una mostra che si fa strumento ideale per un pubblico esigente, come quello di New York, per vivere, al presente, il fascino di un mito intramontabile e un cinema italiano di grande talento e vitalità.

AUDREY HEPBURN

Scatti inediti, video e oggetti personali, dal 26 ottobre al 4 dicembre la mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma sostiene l’UNICEF e rende omaggio all’icona per eccellenza.

Così racconta i suoi anni nella capitale Luca Dotti secondo figlio di Audrey Hepburne curatore della mostra. Insieme a lui Ludovica Damiani, Sciascia Gambaccini, Guido Torlonia con la consulenza di Sava Bisazza Terracini, hanno raccolto una selezione di scatti inediti, quasi “rubati”, provenienti dagli archivi di Reporters Associati, Photomasi, Istituto Luce e Kobal Collection, che restituiscono una Hepburne nei momenti di vita quotidiana nella città. Trent’anni. Dai ‘50, quelli del lavoro sul set dei tre film romani, vere e proprie pietre miliari: Vacanze romane di William Wyler che la consacrò alla fama mondiale e fece della Vespa un simbolo per il mondo intero, Guerra e pace di King Vidor dove Audrey recitò con il marito Mel Ferrer nel suo primo film a colori e La storia di una monaca di Fred Zinnemann  che le regalò il suo ruolo prediletto. Ai ’60, vissuti sotto i riflettori, le prime, le serate di gala, le premiazioni ufficiali, in cui la sua sola presenza e il suo stile attiravano l’attenzione dei fotografi e degli invitati, anni in cui detta le sorti della storia della moda tanto che, abiti e accessori, creazioni di Givenchy, Valentino e tanti altri, indossati sul set e nella vita di tutti i giorni, saranno parte della  mostra. E infine i ’70, lontano dalle scene, vissuti dedicandosi interamente al suo ruolo di mamma e moglie dimostrando che si può essere una grande star anche solo passeggiando per la strada, portando a spasso il cane, facendo la spesa, comprando il giornale, svolgendo il rito romano delle “pastarelle” della domenica, a braccetto con il proprio marito, per mano ai figli, dal fioraio, facendo shopping. Audrey diventa cittadina di Roma a tutti gli effetti e vive la sua vita tra il centro storico e i Parioli frequentando gli amici più cari, come una persona assolutamente “normale”. È la prima volta che la capitale la celebra, cogliendo l’occasione del 50° anniversario di Colazione da Tiffany e in contemporanea con il Festival Internazionale del Film di Roma. Diva del cinema, mamma e Ambasciatrice, è un tributo a questa grande star nella “sua” Roma, quello promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, Audrey Hepburn Children’s Fund e UNICEF con il Club “Amici di Audrey”, organizzazione e servizi museali di Zètema Progetto Cultura, che servirà anche a raccogliere fondi per il progetto di lotta alla malnutrizione infantile sostenuto dal Club Amici di Audrey per UNICEF, a cui la stessa Audrey ha dedicato parte della sua vita in qualità di Ambasciatrice di buona volontà. Una mostra che, come spiega Dino Gasperini, Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico “ci racconta la vita romana di Audrey Hepburn – e, di conseguenza, le atmosfere della Roma di quegli anni – la quotidianità di una grande star, guidandoci oltre l’icona Audrey, tra oggetti personali, abiti, filmati e una selezione di scatti inediti, per approdare alla concretezza del suo modo di essere, tra sentimento dei luoghi, coscienza della magia dell’illusione e coraggio di costruire”.
www.arapacis.it

SPACE METROPOLIZ III

Testimonianze archeologiche prima del viaggio è la mostra realizzata da Anna Milano Carè e Salvatore Mauro per il terzo appuntamento, sabato 29 e domenica 30, nello spazio Metropoliz al civico 913 di via Prenestina

Un incontro, un viaggio per un luogo molto lontano, per nuove speranze, fatte di nuove visioni, di nuovi mondi, Space Metropoliz è la base orbitale dove si prepara la costruzione del razzo. La mostra, che viene inaugurata domenica 30 ottobre, si comporrà di una prima fase dove ci saranno le foto di Anna Milano Carè che raccontano l’avventura del percorso senza ritocchi. Un’artista che porta avanti una ricerca sulla struttura dell’io e il suo evolversi. Attraverso l’utilizzo del video raccoglie tracce dell’essere nel suo mutare e crea dei remix di vite parallele, tracce e residui di spettacolarità di vita quotidiana. Suoni, video, poesie, percorsi musicali tagliate da voci che si accavallano e formano specchi digitali dove le persone si rispecchiano. Una realtà presa in diretta, foto composte in sequenza lasciando l’ordine degli scatti eseguiti, verranno montate come strisce di provini fotografici, mentre altre foto, quelle di Salvatore Mauro saranno sparse nei luoghi dove sono state composte le foto, come testimonianza di memorie prima della partenza. Una testimonianza di un archeologia passata per un futuro migliore, una piacevole passeggiata quella negli spazi di Space Metropoliz, nel tentativo di ritrovare i luoghi della memoria.

Sabato 29 e domenica 30 Ottobre 2011 al Metropoliz, presso l’occupazione meticcia di via Prenestina 913, ancora un week end all’insegna delle arti. Il programma dell’ultimo appuntamento della due giorni prima della partenza di Big Rocket, il razzo che porterà gli abitanti del Metropoliz sulla Luna alla ricerca di un mondo migliore!

Sabato 29 ottobre 2011

Ore 17.30 Performance di Ulderico Pesce

Ore 19.30 Inaugurazione di “Uscita”, il nuovo muro di Hogre realizzato per la Torre del Metropoliz
Ore 20.30 Cena meticcia e inaugurazione del muro dipinto di Lucamaleonte “An Amazing Adventure in Space!”
Ore 22.00 Concerto “Moonship journey” a cura di: 06 Frisko Affair, Tony Formichella’s Base One, Methel&Lord, gli Aranciotti. Folk’n’Sun.

Domenica 30 ottobre 2011

Ore 12.00 Inaugurazione della mostra “Testimonianze archeologiche prima del viaggio” di Salvatore Mauro e Anna Milano Carè. Scatti per fissare i luoghi e le memorie di chi sta per affrontare la partenza, ma anche un invito a esplorare gli ambienti e ad incontrare gli abitanti della fabbrica occupata. La testimonianza archeologica di un’esistenza passata in viaggio per un futuro migliore.
Dalle ore 19.00 inaugurazione: Orto lunare, installazione site specific di Fabio Pennacchia; Flag, installazione dell’artista visuale Paolo Assenza. Una bandiera per l’allunaggio del Metropoliz.

L’evento, si inserisce nel fitto programma del progetto filmico e d’arte pubblica ideato da Fabrizio Boni e Giorgio de Finis, a cura di Silvia Litardi: Space Metropoliz vede mescolarsi le voci di una comunità multietnica che vive negli spazi dell’ex-salumificio Fiorucci, oggi ribattezzata Metropoliz, con un nutrito gruppo di artisti e visionari.

Space Metropoliz è reso possibile grazie alla collaborazione degli abitanti del Metropoliz. È prodotto da In Iride Sfoggio e Irida Produzioni con il contributo di Provincia di Roma, Roma Provincia Creativa, Facoltà di Architettura – Università di Roma Tre ed il patrocinio di Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provinca e In/Arch Lazio.
www.spacemetropoliz.com spacemetropoliz@gmail.com

SPACE METROPOLIZ

Sabato 22 e Domenica 23 Ottobre torna l’appuntamento al Metropoliz di via Prenestina 913 con
performance, laboratori, musica, danza e cucina

Negli spazi dell’ex-salumificio Fiorucci sulla via Prenestina, oggi ribattezzata Metropoliz continua l’evento promosso dalla Provincia di Roma, che va inserito all’interno del progetto d’arte pubblica ideato da Fabrizio Boni e Giorgio de Finis, a cura di Silvia Litardi. Sarà, infatti, proprio Space Metropoliz ad accogliere le performance artistiche, i laboratori, le esposizioni, musica, danza e cucina di questo terzo appuntamento. Così nello spazio occupato e autogestito della periferia romana, incontriamo: Gianni Nannipieri, performer, poeta e filosofo livornese, che “andando come la lepre lunare di una favola cinese a ri-governare le case degli abitanti della Città Meticcia” mette in scena “Il Rigovernatore lunare” ribaltando la logica del rapporto possibile governatore/governato dove si creano piani di realtà e di densità di significato che mancano nei luoghi deputati all’arte e alla cultura. Domenica è atteso al Metropoliz l’atterraggio dell’astronauta italiano Umberto Guidoni: “verrà a vedere da vicino se siamo veramente pronti per partire per la Luna?”. Il “cantiere cinematografico” a cielo aperto mostra il grande razzo nel suo farsi, siamo tutti a lavoro mentre nel grande hangar della fabbrica, freddo e metallico, si sta per mettere in scena lo spettacolo ideato e curato da Santarella: “Le notti sembravano di luna” è un fantasmagorico sogno lunatico incarnato da trapezisti, ballerine, attori in interazione con scenografie meccaniche e strabilianti. Bisogna ancora stare con il naso all’insù, per ascoltare Elisa Gestri ed il suo canto elettrico “Sex Toys”. Mentre su un muro del Metropoliz Fabio Meschini rende omaggio a Méliès, a nome di tutti!

Space Metropoliz è reso possibile grazie alla collaborazione degli abitanti del Metropoliz.

È prodotto da In Iride Sfoggio e Irida Produzioni con il contributo di Provincia di Roma, Roma Provincia Creativa e Facoltà di Architettura – Università di Roma Tre oltre al patrocinio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e Provinca e In/Arch Lazio.
www.spacemetropoliz.com
spacemetropoliz@gmail.com

The.SIGN Studio News/season 2011

The.SIGN Studio News/season 2011

Press:

  • Intervista su “Design for Made in Italy. Sistema design nelle imprese di Roma e del Lazio” monografico sul food Design
  • Rivista arte e critica trimestrale di cultura artistica contemporanea
  • Rivista Spirito di Vino – banQueting Arte, Scienza e Tecnica del Catering

Allestimento e food-design&Catering per:

                   ……… ogni evento un racconto

ROMA PROVINCIA CREATIVA