TRISHA BROWN

torna la danza al MAXXI con l’icona della danza statunitense

Artista visiva, coreografa e regista, acclamata a livello mondiale, Trisha Brown è la protagonista di tre appuntamenti, il 18, 19 e 22 ottobre al MAXXI. Da Mills, dove si forma, a Merce Cunningham, Steve Paxton e Yvonne Rainer, con i quali, tra il 1962 e il 1964 partecipa al Judson Dance Theater. È in questi anni che la danza cambia per sempre e supera i limiti imposti fino ad allora dalla coreografia. Trisha Brown sviluppa il suo linguaggio personale, lavorando da un lato sull’improvvisazione e dall’altro sulla struttura del movimento e, nel 1970, fonda la sua compagnia con cui esplora l’idea di movimento attraverso cicli coreografici, basati sulla relazione tra corpo e spazio ed infrangendo le regole della danza del tempo. Il MAXXI sarà il palcoscenico dei suoi Early Works, una selezione dei più significativi tra i suoi primi lavori, degli anni ‘70, gloriosi e rivoluzionari per la postmodern dance, quella della fucina di talenti che è stata il Judson Dance Theater. È l’epoca della ricerca, della sperimentazione e dell’esplorazione della sua New York, strade, edifici, tetti, gallerie, scuole, magazzini che nelle sua mani si trasformano in scenografie. Coreografie create non solo per uno spazio teatrale ma che è proprio da quegli ambienti non convenzionali che traggono energie e risonanze nuove, che giocando con la gravità, il peso e l’equilibrio e dove il corpo del danzatore diventa cassa di risonanza per lo spazio che attraversa e modifica. In programma al MAXXI anche alcune prime italiane come Leaning Duets, Leaning Duets II e Scallops, sperimentazioni sull’equilibrio e il disequilibrio, Sticks e Figure 8, architetture ritmiche ideali per i luoghi d’arte, Spanish Dance, che usa come colonna sonora la canzone Early Morning Rain nell’interpretazione di Bob Dylan e Accumulation sulla musica Uncle John’s Band dei Greateful Dead, vera e propria opera manifesto dell’estetica della Brown.
www.fondazionemaxxi.it

WHAT A SITUATION!

Il 21 ottobre torna WAS! il vernissage party organizzato dalla crew de la situazione, dedicato ai creativi del suono, dell’immagine, della parola e djing

È il primo di 5 appuntamenti all’insegna dell’accoglienza, ognuno nella visione di una realtà artistica che interpreterà lo spazio de lasituazione, il collettivo di ricerca e divulgazione di forme espressive che si autodefinisce “organizzazione di idee e persone processo, in quanto soggetto dinamico che rispetta le funzionalità emotive ed operative determinate da ogni relazione creativa e professionale”. WAS! – What a situation!, a cura di Francesca Checchi e Michele Salvaneschi, è un concept itinerante dal gusto pop, momento d’incontro e di scambio tra creativi del suono, dell’immagine, della parola e della materia che nasce per dare espressione al collettivo di – musica, creative djing, arte, letteratura, foto, video – privilegiando un messaggio pro-positivo. Dopo i party a Officine Farneto, Le Carrozzerie ed Antù, oggi WAS! trova spazio nel nuovo loft de lasituazione, in via Casilina 5b (ex-pastificio Pantanella, zona Parta Maggiore – Piazza Lodi), un luogo polifunzionale e aperto all’espressione urbana. Tra gli special guests Asia Argento e Massimiliano Troiani. Comunicazione e incontro è l’obiettivo di questo vero e proprio laboratorio creativo per valorizzare “quella versatilità che contraddistingue, di volta in volta, l’azione, la circostanza, la situazione… appunto. Creatività e produzioni audiovisive in costante ricerca di nuove forme espressive in un evento che è luogo di incontro e condivisione”.
www.lasituazione.net
www.u-fm.it

NINA ROSENBLUM

Fotografia, indagine storica e diritti civili nell’America contemporanea. Il cinema documentario indipendente.

Martedì 25 ottobre Casa del Cinema

Anteprima del film documentario

ORDINARY MIRACLES. THE PHOTO LEAGUE’S NEW YORK

regia di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck

(Daedalus Productions Inc., 2012)

Nina Rosenblum, candidata all’Oscar nel 1992 e riconosciuta negli Stati Uniti tra i più impegnati autori del documentario d’inchiesta, sarà la protagonista di una serie di incontri, seminari e proiezioni, in programma a Roma fino al 3 novembre 2011.  A cura di Manuela Fugenzi in collaborazione con Officine Fotografiche, l’Università degli Studi Roma Tre e la Casa del Cinema, agli eventi parteciperanno la stessa Nina Rosenblum e Daniel Allentuck, co-fondatore della casa di produzione indipendente Daedalus Productions Inc. di cui Nina è presidente.

Un’occasione unica per il pubblico italiano per conoscere il lavoro di questa eccezionale regista e della sua casa di produzione che negli anni ha realizzato documentari e inchieste di grandissimo impatto sull’opinione pubblica americana: dall’inchiesta impossibile nell’unità sperimentale femminile di massima sicurezza del carcere federale di Lexington (sostenuta da Amnesty International, con la voce narrante di Susan Saradon), ai racconti sul ruolo e il trattamento riservato ai soldati afroamericani della Seconda Guerra Mondiale (Nomination all’Academy Award per la sezione Feature Documentary 1992) e sui cowboys afroamericani nella conquista del West, al documentario su Rikers Island (il più grande penitenziario degli Stati Uniti che ospita ben 15.000 persone), fino alla testimonianza del primo ufficiale americano che ha rifiutato di partecipare alla guerra in Iraq per motivi morali rischiando la corte marziale. Nina Rosenblum affronta nelle sue opere contesti sociali e politici non indagati dai media tradizionali. I progetti della sua casa di produzione televisiva indipendente e no-profit Daedalus Productions Inc., fondata assieme a Daniel Allentuck nel 1980, sono un prezioso punto di riferimento della cultura liberal e democratica americana per la loro capacità di declinare con sensibilità e tenacia la testimonianza umana. Numerosissimi premi l’hanno sostenuta negli oltre trenta anni di attività come regista documentarista e produttrice.

Figlia di Walter Rosenblum, uno dei più decorati fotografi dell’esercito americano della Seconda Guerra Mondiale, e di Naomi Rosenblum, illustre storica della fotografia, nei suoi film Nina ha indagato spesso personaggi e ambienti della fotografia americana esemplari di momenti cruciali della storia del paese: a partire dal grande maestro della fotografia sociale Lewis Hine (celebre per le indagini sul lavoro minorile e sulla condizione degli emigranti del primo Novecento), passando per la testimonianza del padre, fino a quella delle gemelle fotografe Frances McLaughlin Gill (pioniera della fotografia di moda e prima donna fotografa dello staff della rivista Vogue) e Kathryn Abbe (celebre ritrattista delle famiglie borghesi di New York) e alla ricostruzione storica del contributo delle donne fotografe nel settore.

Dal 19 al 23 ottobre si entrerà nel vivo della manifestazione con un’ampia retrospettiva ospitata dalla CASA DEL CINEMA – struttura promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio e la gestione di Zètema Progetto Cultura.

Martedì 25 ottobre, sempre alla Casa del Cinema, sarà la volta dell’evento clou: l’anteprima del film documentario Ordinary Miracles. The Photo League’s New York (2012) con la partecipazione di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck, che hanno lavorato insieme alla regia dell’opera. Il film racconta un’esperienza unica nel panorama della storia della fotografia, quella della Photo League, la leggendaria comunità di fotografi che animò New York tra il 1936 e il 1951. Ispirati da Lewis Hine, dai fotografi della FSA e dal grande Paul Strand questi fotografi realizzarono un ritratto della vita urbana di New York senza precedenti. Ma in pieno maccartismo, nel 1947, il Procuratore Generale degli Stati Uniti iscrive la Photo League nella lista delle organizzazioni sovversive e nel clima di terrore della guerra fredda l’associazione sarà costretta a sospendere le attività e quindi a chiudere nel 1951 per mancanza di iscritti. Un’impegnativa e inedita ricerca d’archivio ha permesso, dopo decenni di oblio, di ricostruire il decisivo contributo di questa associazione. Accompagnati dal prezioso montaggio sonoro di musiche del tempo, ci viene proposto un ricchissimo repertorio di materiali: centinaia di fotografie eseguite da una sessantina di fotografi, interviste realizzate nel tempo dai registi ai membri dell’associazione, filmati e documenti che rievocano anche coloro scomparsi da tempo. Nina Rosenblum e Daniel Allentuck hanno realizzato un progetto durato dodici anni, nello stile anticonformista e rigoroso delle loro celebri indagini indipendenti, riportando alla luce una storia esemplare da uno dei momenti più bui della democrazia americana.

Gli eventi rientrano tra gli eventi Speciali di FOTOLEGGENDO 2011 – iniziativa organizzata da Officine Fotografiche con il contributo della Provincia di Roma e con il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Assessorato Cultura, Arte e Sport, e del Municipio Roma XI, Assessorato alle Politiche Culturali e della Memoria.

Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli in italiano. L’accesso agli eventi è gratuito.

Il programma è su www.fotoleggendo.it

http://daedalus.tv/

Fotoleggendo

14_10_11 Fotoleggendo@Label201 – Fabiano Parisi
L’Evento
Questo è “il mondo che non vediamo” e che fa parte della nostalgia della memoria: ville gentilizie, cinema, teatri, chiese storiche, fabbriche e luoghi di produzione che stanno lentamente scomparendo, insieme a certi rituali e tradizioni di un’epoca, quella del ventesimo secolo. L’occhio del fotografo guarda questi luoghi, ne immagina il loro passato, ne accarezza i ricordi e il fascino incantato delle patine.

TasteFloor… Le Forme del Latte by The.sign studio
Il Concept
“Le esperienze sono il farsi corpo della cultura”, “[…] sono eventi (e spazi) che coinvolgono l’individuo sul piano personale”.
La mise en place ispirata a “il mondo che non vediamo” parla della storia del luogo che ci accoglie Label201 spazio che prende ‘forma’da un ex–stalla, ricovero, mangiatoia e mungiatoia, di mucche allevate per la produzione di formaggi artigianali.
Tracce di latte disegneranno la memoria su un Table Book in cui il sapere diviene sapore, le parole si trasformano in cibo per un racconto gustato attraverso il palato e altre papille in una rappresentazione che dalla vista e dall’udito passa anche attraverso il gusto e all’olfatto.
Il Desco come esercizio creativo che da estetico diviene sensibile per esaltare l’esperienza cibo e insieme la fruizione delle opere.

METAMONDI

La tecnologia incontra l’arte all’interno di Romaeuropa Festival dove prende vita la rassegna in collaborazione con Telecom Italia, dal 7 ottobre al 20 novembre

Un Festival nel Festival, che proietta il pubblico in sala e collegato da casa, in un futuro pieno di suggestioni dal sapore tecnologico. Metamondi nasce dalla collaborazione tra Romaeuropa e Telecom Italia. Trentanove appuntamenti in programma al Festival, autori e artisti che  lanceranno al pubblico la sfida a provare l’impossibile alla ricerca di un percorso di ridefinizione di senso del nostro tempo. Try the impossibile – la scoperta dell’impossibile nel linguaggio delle arti figurative, è questa la nuova avventura artistica di Romaeuropa, che lungo due mesi intreccerà i più diversi linguaggi contemporanei. Il Festival da sempre ha raccontato il nostro tempo e le trasformazioni del mondo contemporaneo attraverso gli sguardi degli artisti, che ne hanno fatto una vetrina d’eccellenza sulla scena internazionale. Quest’anno, proprio grazie alla collaborazione con Telecom Italia, la manifestazione si arricchisce con Metamondi, un evento ad alta temperatura tecnologica, dove si concentrano le cinque creazioni più visionarie e con il più alto tasso Hi-Tech. Si parte il 7 ottobre  con il primo spettacolo in streaming live esclusivo, Obsession, un duo di danza. A seguire il 14 ottobre Bach – Streetwiew, avventura tra le partiture di Bach, in diretta streaming e on demand su telecomitalia.com; il 20 ottobre il concerto multimediale Sandglasses, il 21 ottobre Trisha Brown, per ripercorrere la carriera della coreografa in diretta streaming e on demand su telecomitalia.com; per finire, il 15 novembre Nasdaq Match 0.2 di Uri Caine e Fabio Cifariello Ciardi, duetto tra un pianoforte e le SpA di tutto il mondo riunite in un’orchestra. Cinque spettacoli, per un teatro della tecnologia e della meraviglia, fuori dagli schemi dell’incubo tecnologico e dell’alienazione sociale, dove la scienza finalmente si coniuga a una riflessione sui saperi.
http://romaeuropa.net

ROMA PROVINCIA CREATIVA