THREE AMIGOS

Il progetto di arte contemporanea che porta a Roma gli artisti americani Dan Colen, Nate Lowman e Dash Snow: in mostra a Palazzo Rospigliosi, all’American Academy in Rome e al MACRO

Dal 20 settembre Dan Colen, Nate Lowman e Dash Snow sono i protagonisti di “Three Amigos”, un progetto inedito di Massimo De Carlo, con il coordinamento di Ludovico Pratesi. Sono tre gli spazi di Roma che ospitano in tre mostre personali distinte i tre giovani artisti americani di fama internazionale. Oltre venti grandi tele di Dan Colen dialogano con gli affreschi delle sale del Ratto di Proserpina, del Ratto d’Europa e del Ratto di Anfitrite, nelle sale barocche di Palazzo Rospigliosi; Nate Lowman trasforma le due sale della galleria dell’American Academy con l’installazione di quasi trenta quadri in cui utilizza, fra gli altri materiali, ritagli di giornale, cemento e filo interdentale; “Sisyphus, Sissy Fuss, Silly Puss” è il video di Dash Snow che racconta un momento intimo di una madre con la figlia, in un tempo sospeso, in un luogo indefinito, per la prima volta in mostra al MACRO (nella sala al livello 3) “un video di 13 minuti, realizzato nel 2009, in cui una madre – la compagna dell’artista – assieme alla figlia passeggiano sole in aperta campagna, attraversando boschi e campi assolati. La tecnica, l’assenza dell’audio e fondamentalmente di una trama, l’immagine sfocata e il soggetto delineano una situazione in cui il tempo sembra sospeso, una realtà che assomiglia più ad un sogno, un attimo che si vorrebbe durasse in eterno”. Massimo De Carlo porta nella capitale italiana questi tre artisti come massimi esponenti di una nuova generazione di autori capaci di scrivere nuovi capitoli di storia dell’arte contemporanea, si ricorda “Sulla copertina del numero di gennaio del 2007 il New York Magazine pubblicò l’immagine di tre ragazzi mentre dormivano, uno accanto all’altro. L’articolo li definiva “figli di Warhol”, e parlava di un gruppo di giovani artisti newyorkesi che stava scuotendo la città e il mondo intero dell’arte contemporanea. Con i loro lavori provocatori, scandalosi e politicamente scorretti questi ragazzi raccontavano se stessi, la loro vita, la loro città, in uno stile completamente nuovo che all’epoca fece molto scalpore, ricco di citazioni e riferimenti a vicende personali. La cosiddetta Bowery School era considerata un’unica, grande famiglia. In poco tempo si fecero conoscere attraverso collaborazioni con alcune delle gallerie più prestigiose del mondo e con la partecipazione ad esposizioni internazionali in musei ed istituzioni private. Ma nel luglio del 2009, vittima di quella vita sopra le righe, Dash Snow muore a causa di un’overdose di eroina. Nella tragedia il gruppo di amici non si sfalda, anzi, diventa ancora più coeso, trova nuovi significati e nuovi temi da cui trarre ispirazione e su cui lavorare”.
www.aarome.org
www.macro.roma.museum
www.massimodecarlo.it

MiRiciclo

La sfilata organizzata dalla cooperativa Occhio del Riciclone alla Città dell’Altra Economia domenica 2 ottobre

Si svolge domenica 2 ottobre alle ore 12,30 nello spazio della Città dell’Altra Economia (Largo Dino Frisullo s.n.c. Ex Mattatoio Testaccio) la sfilata evento conclusivo del progetto “MiRiciclo”. L’idea alla base di “MiRiciclo” è un corso gratuito di taglio e cucito per donne che hanno disagi economici, realizzato dalla cooperativa sociale Occhio del Riciclone e finanziato dalla Provincia di Roma – Assessorato alle politiche sociali, bando Prevenzione Mille. Sarà una vera e propria vetrina nella quale le corsiste indosseranno e sfileranno i capi base da loro realizzati durante il corso e una serie di costumi artistici realizzati dal laboratorio Occhio del Riciclone all’interno dell’iniziativa “Altra Domenica e Biomercato”. La performance è accompagnata da una mostra fotografica, curata da due studentesse del corso di fotografia dello Ied, Giulia Venanzi e Francesca Cassaro, che hanno seguito lo svolgersi del corso realizzando un reportage.

Occhio del Riciclone, nata nel marzo del 2003, è oggi un’organizzazione che mette in sinergia una cooperativa e un gruppo di associazioni regionali. Si occupa di: Ricerca e Comunicazione; Moda e Design; Educazione e Animazione Ambientali; Creazione di reti a favore del Riutilizzo su scala e Inclusione sociale. Nel settore della moda e del riciclo Occhio del Riciclone si struttura come un network di artisti e artigiani che realizzano opere a partire dagli scarti più disparati e provenienti da tutto il mondo: dalla Sicilia alla Colombia, dalla Francia al Ghana, dal Messico a Milano. All’interno del “Laboratorio Sartoriale e di Fashion Design” vengono prodotti, infatti, capi e accessori di alta moda con tessuti e materiali di scarto sperimentando un’inedita sinergia tra stiliste italiane e artigiani rom. In parallelo il “Laboratorio artigianale e di product Design” produce oggetti e componenti d’arredo, combinando arte, scienza e tecnologia per creare beni tangibili attraverso la trasformazione degli scarti. La cooperativa gestisce due negozi a Roma e distribuisce i suoi prodotti anche presso un circuito selezionato di negozi italiani ed europei. Per il mese di ottobre lancia, inoltre, il “Corso sartoriale di trasformazione vestiti usati” per imparare a riusare i propri vestiti abbandonati nell’armadio: quelli fuori moda, bucati, troppo piccoli o troppo grandi… e dar loro nuova vita.
www.occhiodelriciclone.com

TEDxTRANSMEDIA

Il primo appuntamento per la capitale del Socially Responsable Media, il 30 settembre al MAXXI

La data è stata fissata per il 30 settembre 2011 e dalle ore 11 all’Auditorium MAXXI (Via Guido reni 4/A) 200 esperti internazionali di comunicazione e creatività, 40 broadcaster e 20 speaker provenienti da tutto il mondo si incontreranno a Roma. È la prima volta che la città ospita questo evento e per l’occasione diventa la capitale mondiale dei “Socially Responsible Media” il tema dell’edizione 2011 per il TEDxTransmedia “dedicato alle forme di racconto per l’intrattenimento, la comunicazione e l’informazione distribuiti su più piattaforme simultaneamente”. La conferenza-evento è sold out con tre giorni di anticipo sulla data di chiusura ed è organizzata dalla EBU (European Broadcasting Union, la più estesa organizzazione di Radio e Televisioni pubbliche nel mondo) con il patrocinio della Provincia di Roma, la media partnership di RAI 5, Romanimata e Comunicazione Italiana, più la partnership creativa dell’Istituto Europeo di Design e la collaborazione con il MAXXI.

“TEDx è il brand di un ciclo mondiale di conferenze dedicate alla comunicazione e alla creatività. 984 sono stati gli appuntamenti soltanto nel 2010 in 96 Paesi. TEDxTransmedia, però, è un evento che si svolge una volta l’anno nel mondo. E questa sarà la volta di Roma”, spiega Max Giovagnoli, lo speaker italiano dell’evento invitato assieme ad altri 20 esperti a confrontarsi sul Transmedia usato come “strategia di comunicazione in grado di raggiungere e coinvolgere tutte le generazioni”. I partecipanti al dibattito sono: Katz Keily, Curatrice evento ITU/Direttore e Fondatore b.TWEEN 3D (UK); Andrew Slack, Direttore Esecutivo, The Harry Potter Alliance (USA); Liz Rosenthal, Socio Fondatore e CEO, Power to the Pixel (UK); Jem Bendell, Sviluppo Strategie socialmente responsabili (Onu, Unesco) (CH); Lina Srivastava, Avvocato e Attivista in Transmedia (USA); Max Giovagnoli, Autore, Professore ed Esperto in trans media; Olivia Fermi, Scrittrice, fotografa, nipote Enrico Fermi; Mitchell Joackim, Environmental Architect (USA); Frank Rose, Scrittore, Autore, Giornalista (Wired) (USA); Bruno Felix, Co-Fondatore e Direttore esecutivo, Submarine channel (Olanda); Mauricio Mota, Co-Fondatore The Alchemists (Brasile) e Joi Ito, con un video messaggio di chiusura. Insieme affronteranno questioni riguardanti i “media” come, ad esempio: Perché si può parlare di Media socialmente responsabili? Quale può essere considerato il loro impatto? Quale può essere il modello ideale per un servizio pubblico che conta? E, ancora, quanto può essere rilevante l’impatto dei Media per fare la differenza e contribuire a cambiare il mondo? “L’obiettivo di TEDxTransmedia sarà quello di stimolare la creatività con un approccio multidisciplinare e di motivare e sedurre le nuove generazioni al fine di proclamare una call-to-action globale: un invito ad agire insieme per un’innovazione sociale concreta e proattiva”.

Max sei definito “il pioniere della narrazione transmediale in Italia”, ma cos’è il “transmediale” e cosa significa utilizzare tecniche transmediali?
Fare transmedia significa ideare forme di racconto distribuite su più media simultaneamente ma capaci di mutare in base al linguaggio e al pubblico di riferimento di ciascuno di essi.

Il claim degli eventi TED è “Ideas Worth Spreading”, ovvero le idee diffondono valore. Il titolo dell’edizione romana in particolare sarà “Socially Responsible Media” e verrà declinato in tre prospettive: “magia”, “coraggio” e “passione” rivolti in particolare al mondo e all’industria dell’intrattenimento, dell’informazione e della comunicazione. Il tuo intervento è all’interno della sezione PASSIONE. Quali temi affronti?
Io nasco come scrittore e la cosa che più amo è raccontare storie. Il mio intervento si intitola “The nuclear power of the imagery” e si concentra sull’uso di un Nuovo Realismo e di forme innovative di “percezione immaginativa” efficaci per raccontare storie attraverso i media.

Quali sono le caratteristiche che differenziano le tre sezioni e perché sei stato inserito in quella della “Passione”?
Come ha detto Nicoletta Iacobacci, curatrice dell’evento: Coraggio, Passione e Magia sono tre parole chiave nell’immaginario italiano nel mondo e allo stesso tempo tre chiavi di lettura fondamentali per rendere le nostre storie più efficaci e socialmente responsabili. Informazione, comunicazione e racconto sono mescolate in tutte e tre le sessioni con speaker internazionali.  Come rappresentante italiano, la passione verso la ricerca e la sperimentazione è forse una delle cose che più apprezzano del mio lavoro in giro per il mondo.

Questa sarà la prima edizione del TEDx mai tenuta a Roma. Che valore assume secondo te la tappa di un evento internazionale nella capitale?
È la prima volta che un ente così importante dell’intrattenimento (la EBU, la più grande associazione mondiale di broadcaster televisivi nazionali) scommette su Roma. È stato necessario rischiare per superare la sfida di organizzare un evento in inglese e a pagamento (come tutti i TEDx) qui da noi, ma per Roma è un’occasione unica oltre che la prima nella sua storia. La speranza è quella di poter tenere nella Capitale questo evento anche per il futuro, e l’interesse di qualche istituzione, prima tra tutte la Provincia, è stato un segnale importantissimo per gli organizzatori.

Max Giovagnoli è uno scrittore, ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura e Immaginario ed è il pioniere della narrazione transmediale in Italia. Il suo libro “Fare cross-media” (Makin ‘cross-media, 2005) è stato il primo saggio sul cross-media/transmedia pubblicato in Europa. Collabora con emittenti pubbliche e produzioni cinematografiche e dirige il Corso Triennale in Media Design presso l’Istituto Europeo di Design di Roma. Il suo ultimo progetto transmediale: “Il messaggio segreto delle stelle cadenti” (romanzo, cortometraggio, iPhone App e sito web) ha ottenuto un grande successo nella scorsa edizione del Cairo Mediterranean Literary Festival durante la “primavera araba” ed uscirà in libreria il prossimo inverno per la Newton Compton. Il suo nuovo saggio “Transmedia Storytelling” è appena stato pubblicato in USA.
www.tedxtransmedia.com

HABANA

Alla Galleria Tricromia – Illustrator’s International artgallery in mostra le illustrazioni di Roberto Perini dedicate alla città cubana, fino al 22 ottobre

Si intitola Habana l’ultimo lavoro di Roberto Perini, il noto illustratore romano, che la galleria Tricromia propone in mostra negli spazi di via di Panico 35 fino al 22 ottobre. Come in un quaderno di viaggio l’esposizione dei suoi acquerelli rievocano “uno scenario di immagini tratte dalla storia e dall’amore dell’artista per questa città, Havana la città capitale di Cuba in cui vive”. Roberto Perini è stato tra i fondatori de “Il Male”, “Il Clandestino” e “Boxer”. Redattore di “Tango” e “Cuore”, ha disegnato per “L’Unità”, “la Repubblica”, “L’Espresso” e “Alter”. Ha realizzato, inoltre, tutte le copertine dei romanzi di Daniel Pennac per le edizioni Feltrinelli. Nel 1986 ha fondato con Roland Topor il movimento antifuturista Frou-frou contro la velocità della vita moderna e si è occupato anche di scenografia teatrale: tra gli altri ha lavorato con Federico Fellini (Roma) e con Carmelo Bene (Salomè).

Ma come nasce l’immaginario di Habana?
Habana è il nome della città nella lingua originale. Questo è un omaggio alla città che da vent’anni mi ospita e le mie opere nascono dall’osservazione della vita della città e dalla sua architettura “multistile” nel rapporto con la sua cultura ed i suoi abitanti.

Cosa raccontano le illustrazioni nella mostra?
Raccontano la magia dell’atmosfera dell’Avana… probabilmente non avrei pensato di fare la stessa ricerca in un’altra città ma qui si, in questo luogo ogni cosa ed ogni persona mi ispirava curiosità e voglia di creare.

Quali sono gli aspetti caratteristici della città che ti hanno emozionato?
Il caos architettonico nel senso delle molte sovrapposizioni. Dagli spagnoli ai francesi,dagli inglesi agli americani, dai cinesi agli europei… tutti hanno messo le mani nell’architettura dell’avana, ma incredibilmente quello che ne è uscito fuori è armonia e costruire a misura d’uomo. Un miracolo!

Qual è il messaggio che, in generale, vuoi trasmettere attraverso i tuoi lavori?
Questo è più difficile da spiegare. In poche parole l’obiettivo è descrivere una realtà parallela non tanto incredibile, ma piuttosto: possibile… e tutto ciò usando la tecnica figurativa e la magia dell’acquerello.

Quale sarà il tuo prossimo progetto?
Prima cosa, lavorare forte con la nuova rivista di satira “IL MALE” e poi tornarmene a Cuba!
www.tricromia.com

SUPERNATURAL

Vivere gli spazi dell’arte al MAXXI dagli Architecture Talks al pic nic proposto dal magazine Drome

I musei aprono le porte ad un pubblico sempre più amplio e variegato con un programma che prevede incontri, workshop e aperitif art. Il MAXXI, in Via Guido Reni 4A, propone nella piazza giovedì 29 settembre l’ultimo appuntamento del ciclo Architecture Talks, la rassegna di architettura curata dal Museo Nazionale del XX secolo, al quale interverranno   gli studi romani: daniele durante_studiobv36, UNPACKED, NEMESI STUDIO e in chiusura lo studio stARTT, autore di WHATAMI, l’arcipelago di isole verdi che ha ospitato gli eventi estivi del museo. Nello stesso spazio, sabato 1 ottobre Drome magazine propone Supernatural pic nic una vera e propria “merenda all’aperto” che animerà l’installazione temporanea WHATAMI, vincitrice del concorso YAP – Young Architects Program, per un’invasione poetica e creativa degli spazi esterni del museo romano. L’evento, prodotto da Phlegmatics e realizzato in collaborazione con il MAXXI – Museo Nazionale dalle Arti del XXI Secolo, prevede un contributo eccellente a firma di Francesco Simeti, ispirato dal tema in corso di Drome (Supernatural) e da quello che verrà (Catastrophe), per un simbolico passaggio di staffetta che è anche un ultimo, collettivo, saluto all’Estate.
http://www.fondazionemaxxi.it

ROMA PROVINCIA CREATIVA