Laboratorio permanente della performance – II call 2019

Laboratorio permanente della performance

L’Azienda Speciale Palaexpo intende avviare la prima fase, sperimentale, di un progetto che, nell’anno 2020, porterà, presso La Pelanda-Mattatoio, alla costituzione di un corso di alta formazione e alla creazione di un laboratorio permanente sui diversi linguaggi della performance (teatro, danza, musica e arti visive). Il laboratorio permanente avrà una forte vocazione interdisciplinare e vedrà la collaborazione di alcuni festival di eccellenza, di istituzioni universitarie, di docenti italiani ed internazionali attivi nelle varie discipline e sarà reso possibile grazie al coinvolgimento del gruppo di studenti e partecipanti, che diverranno i veri attivatori della ricerca collettiva, discorsiva e intermediale.

La seconda fase del progetto si svilupperà tra i mesi di giugno e luglio 2019, attraverso un ciclo di cinque workshop interdisciplinari gratuiti in collaborazione con artisti, festival e compagnie che fanno attività di ricerca e sperimentazione:

  • 3-7 giugno | Invernomuto  
  • 11-16 giugno | Cristina Rizzo
  • 2-7 luglio | Gianni Trovalusci
  • 22-24 luglio | Silvia Rampelli
  • 25-28 luglio | Nacera Belaza

Vista la specificità dei corsi proposti, i laboratori sono rivolti a tutti coloro che, senza limiti di età, abbiano già svolto un percorso artistico o professionale affine alle tematiche indicate nella call e che siano capaci di contribuire dinamicamente all’esperienza di gruppo.

Tutti gli interessati dovranno far pervenire la loro candidatura inviando all’indirizzo di posta elettronica laboratori.pelanda@palaexpo.it entro le ore 12.00 del 13 maggio 2019 l’apposita domanda di partecipazione scaricabile online dal sito del Mattatoio. Ogni candidatura potrà contenere la richiesta d’iscrizione ad uno o più laboratori (massimo 3), aperti fino ad un massimo di 20 partecipanti ciascuno.

Bando e maggiori informazioni sui laboratori su Mattatoioroma.it.

Informazioni

Mattatoio

Indirizzo: Piazza Orazio Giustiniani, 4 – 00153 ROMA (RM)

Sito web:
https://www.museomacro.it
https://www.mattatoioroma.it/

copyright: www.informagiovaniroma.it

Ancora poco tempo per Golden Laissez-Passer 2019

ESN Italia collabora con garagErasmus Foundation per promuovere attività volte al finanziamento di nuove e maggiori borse di studio per la mobilità internazionale. Il Laissez-Passer della Generazione Erasmus è il passaporto dei talenti europei: si tratta di un progetto lanciato in occasione del trentesimo anniversario del Programma Erasmus+.

Requisiti per la partecipazione:

  • essere studenti;
  • aver svolto dal 23 dicembre 2017 almeno 2 mesi di mobilità estera;
  • essere interessati alla mobilità e realmente motivati.

Nella candidatura, da inviare entro il 15 maggio 2019, è necessario spiegare perché si considera se stessi/il proprio amico un talento Erasmus o una persona che rappresenta la Generazione Erasmus.

Da febbraio al 15 maggio, la comunità internazionale voterà online i migliori talenti e i 6 partecipanti con il maggior numero di voti accederanno alla fase finale del concorso. I talenti che parteciperanno alla finale saranno presentati al pubblico durante la serata di gala, che si terrà a Malaga, in Spagna, nel giugno 2019, e spiegheranno cosa vorrebbero fare del premio finale di Laissez-Passer. Il premio consiste in 3.000 euro da investire nel proprio progetto innovativo, in un corso di formazione o in un periodo di mobilità.

Bando completo e maggiori informazioni su Garagerasmus.org.

Informazioni

Sito web: http://www.garagerasmus.org/golden-lp-2019.html

copyright: www.informagiovaniroma.it

incontri e appropriazioni

Località:                               Sassoferrato

Spazio:                  Ex Palazzo della Pretura

Indirizzo:                             Via Giuseppe Garibaldi 18

Periodo:                                27 aprile – 2 giugno 2019

Orario:                                  sabato, domenica e festivi 15.30 – 18.30

Titolo:                                   incontri e appropriazioni

Artisti:                                   Rossella Baldecchi / Domenico Asmone, Toni Bellucci / Omero Angerame, Massimo Bardelli / Bruno Cristallini, Angelisa Bertoloni / Lauretta Barcaroli, Arnhild Kart / Rita Albertini, Lughia / Caterina Prato

Curatore:                              Giuseppe Salerno

Patrocini:                              Comune di Sassoferrato

Testi in catalogo:                Guido Buffoni, Giuseppe Salerno

Inaugurazione:                    sabato 27 aprile ore 17.30

 

 

 

Sei coppie di artisti espongono opere sorprendenti, generate da un progetto curatoriale che mette al centro l’incontro di poetiche e modalità espressive nell’osservanza di un processo realizzativo predefinito.

 

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Quando nel settembre 2009 presentai per la prima volta “Sopraffactions”, si avviò un percorso incentrato sulla relazione tra artisti che negli anni ne vide coinvolti molti in varie regioni italiane.

Fu la galleria Monty & Company di Roma ad ospitare per prima le opere di Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia che realizzarono ciascuno quattro tele nel formato 100×100, se le scambiarono e intervennero liberamente su di esse sino a renderle opere proprie.

Non lavori a quattro mani ma elaborati attinenti esclusivamente all’artista che, secondo, perpetrò su di essi vere e proprie sopraffazioni.

Il progetto rendeva con l’arte una metafora del quotidiano dove nulla si crea, tutto si trasforma e dove ogni intervento umano è un agire sul preesistente. Così persino la sacralità di un’arte intoccabile, cui da sempre l’uomo ha affidato la propria aspirazione all’immortalità, fu violata da artisti che cedettero ad altri artisti le proprie opere con la coscienza che non sarebbero state più proprie e non sarebbero state più le stesse.

Un agire con sofferenza, ma terapeutico, per i diciotto artisti che intervennero sull’opera altrui mentre accondiscendevano a che altri intervenissero sulla propria. Un processo che nel superamento di antichi luoghi comuni volle essere un contributo alla crescita di una coscienza diversa.

Altre “Sopraffactions” seguirono a Fabriano, Cosenza, Salerno, Viterbo e Matera dove il progetto giunse a conclusione nel 2012 con l’esposizione di 72 opere di 18 artisti.

L’esperienza di quegli anni ebbe un seguito nel giugno 2017 con “Dissolvenze Incrociate”, avventura che prende le mosse da Villa Graziani di San Giustino per essere riproposta nel Complesso San Benedetto di Fabriano e poi a Palazzo di Primavera a Terni.

Ventuno sono gli artisti invitati ai quali viene chiesto di scegliere un proprio partner.

Mutuando dal cinema il meccanismo che vuole un’immagine dissolversi lentamente mentre una nuova ne compare, alle ventuno coppie di artisti è stato chiesto di produrre un tale effetto attraverso la realizzazione di quattro tele la cui sequenza potesse rendere il passaggio dalla poetica e dalle modalità di un artista a quelle dell’altro.

Ancora una volta un incontro tra mondi diversi che nelle due tavole centrali trovano un momento di sovrapposizione e di fusione.

Con regole e processi prefissati in quarantadue hanno accettato di uscire dall’isolamento e di muoversi all’interno di costrizioni nel mentre che si faceva strada e cresceva il piacere dell’interazione e del confronto.

Quello praticato è un percorso che, incentrato sulla relazione tra artisti, avvicina sempre più l’arte alla vita. Se è vero che gli artisti hanno fatto della propria individualità una bandiera, è altrettanto vero che, con maggiori o minori fortune, hanno spesso cercato nel rapporto privato a due confronto e arricchimento.  In questa nostra esperienza d’arte, così come nella vita, le coppie talvolta si consolidano, tal altra hanno durata breve ed ogni sorta di compatibilità è possibile, tanto tra simili che tra opposti.

“Incontri e appropriazioni” è il progetto nel quale sono oggi impegnate sei coppie che, nel dare seguito a Dissolvenze Incrociate, recuperano le concettualità e l’esperienza di Sopraffactions offrendoci risultati complessi, talvolta di non immediata lettura, che sono la migliore rappresentazione della relazione di coppia in tutta la sua articolazione.

Alla dissolvenza originaria ciascuna coppia ne affianca una seconda e dà inoltre vita a dieci opere (cinque per ciascun artista), divenute poi oggetto di scambio e di successivi interventi sopraffattivi.

Consolidata la relazione ed affinate le sintonie ciascuna coppia di artisti ha interagito al proprio interno in modo progettuale affrontando, non senza talvolta trasgredire (come è proprio dell’arte) le regole assegnate, una tematica condivisa con un fare rivelatosi intriso di complicità e fortemente rispettoso delle libertà individuali.

Una preziosa, esaltante dimostrazione di civile convivenza all’insegna della libertà di pensiero e di espressione.

MakingEurope2019, un concorso fotografico

Essere europei oggi. Questo l’obiettivo del concorso fotografico lanciato dal Consiglio d’Europa in occasione del 70° anniversario della sua istituzione, #MakingEurope2019.
Il Consiglio d’Europa è nato nel 1949 per tutelare e promuovere nel continente europeo i diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia. Svolge quindi un ruolo fondamentale nel promuovere la sicurezza e la stabilità in Europa. L’Italia è uno dei Paesi fondatori ed è il terzo contributore al bilancio dell’organizzazione.

Il concorso è aperto a chiunque abbia superato i 13 anni di età e sia residente in uno dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa.

Per partecipare, basta caricare su Instagram un’immagine con l’hashtag #MakingEurope2019, taggando il profilo del Consiglio d’Europa (@councilofeurope). Le fotografie dovranno fare riferimento a uno o più dei cinque temi indicati dalla giuria: persone, luoghi, momenti, sfide, bianco e nero. È possibile partecipare con una o più fotografie, in una o più delle categorie.

Sarà selezionata un’immagine vincitrice del concorso e una per ciascuna categoria. I sei vincitori saranno annunciati il 30 giugno 2019 e riceveranno un diploma del Consiglio d’Europa. Saranno invitati a Strasburgo per ricevere i diplomi durante l’evento commemorativo del 70 ° anniversario nell’ottobre 2019. Inoltre, una selezione delle migliori foto e delle foto vincitrici sarà esposta al Consiglio d’Europa a Strasburgo.

Per partecipare occorre postare la propria foto su Instagram entro il 30 aprile 2019.

Regolamento completo su Photo-competition.

Informazioni

Sito web: https://70.coe.int/photo-competition

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Direttore cercasi al Museo del cinema di Torino

Direttore cercasi al Museo del cinema di Torino

La Fondazione Maria Adriana Prolo apre un bando per la posizione di Direttore del Museo Nazionale del Cinema.

Per la selezione dei candidati saranno considerati titoli di preferenza:

  • Esperienza curatoriale e gestionale, con particolare riferimento a musei dell’area cinema e/o archivi cinematografici;
  • Esperienza nella cura di attività espositive e/o di festival e rassegne cinematografiche;
  • Capacità di innovazione nella concezione e negli allestimenti museali;
  • Competenze scientifiche nella storia del cinema e del precinema;
  • Capacità di audience engagement e di fundraising.

http://www.museocinema.it/it/bandi-e-procedure-di-gara

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