VOILA’ IL NUOVO BANDO DELLA CREATIVITA’

È stato presentato all’Oratorio del Gonfalone di Roma dall’assessore allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, il Fondo per la Creatività 2019. Si tratta della quarta edizione del bando regionale pensato per sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative (in particolare nei settori dell’audiovisivo, delle tecnologie applicate ai beni culturali, dell’artigianato artistico, del design, dell’architettura, della musica e, novità di quest’anno, della comunicazione e del gaming) cofinanziandone i costi di avvio e di primo investimento.

All’evento erano presenti anche il presidente di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti, e tre creativi i cui progetti sono stati tra i vincitori delle precedenti edizioni del bando: Chiara di Cillo, di Portatelovunque, una startup romana attiva nel campo degli accessori di abbigliamento in chiave di economia circolare, Maurizio Bucci di Liutertec, un’impresa anch’essa romana che offre servizi di avanguardia per i possessori di strumenti musicali rari e di alta fattura, e Luisa Tibaldi, di Terra Mia, realtà di Santi Cosma e Damiano che ha rilanciato l’utilizzo della stramma, una pianta tradizionale del territorio aurunco, a fini tessili. Alla fine dell’evento Alberto Castelvecchi ha tenuto una lectio magistralis sul tema: “Siamo tutti Millennials: creatività e innovazione nell’impresa”.

Il bando presentato, che aprirà il 25 febbraio prossimo, ha un importo complessivo di 796.000 euro e concederà contributi a fondo perduto fino a un massimo di 30.000 euro. Destinatari sono imprese (e liberi professionisti) costituite da meno di 2 anni (questa è una novità di questa edizione, prima il limite era di 6 mesi) o da costituire entro 90 giorni dalla data di comunicazione della concessione del contributo.

Sono previste delle premialità per progetti con soci che abbiano meno di 35 anni o più di 50 anni e siano disoccupati, inoccupati o precari o, comunque, senza redditi di lavoro o pensione e per – novità di questa edizione – progetti che prevedano la collaborazione tra settori tradizionali e settori creativi, la collaborazione tra più settori creativi o che siano di innovazione o inclusione sociale o di sostenibilità ambientale.

 

La semina e il capitale: Bizplace come crescere una startup

 

Chi semina raccoglie … soprattutto nel mondo delle prossime imprese.  Così, la Bizplace (www.bizplace.it) è la prima start up innovativa che nel 2016 decide di ripartire dopo un serio fallimento e diventa oggi un’affermata società di consulenza in grado di assistere nuove e giovani startup innovative, spesso in difficoltà e alla continua ricerca di risorse per mantenersi in vita.

Ecco dunque l’idea della Bizplace per iniziare le sue attività: voler costituire una piattaforma on line per i professionisti interessati ad unire le diverse competenze richieste per i possibili progetti d’impresa: vendors di tecnologie e programmatori, analisti dei dati ed esperti di comunicazione, marketers ecc.

Dal 2016, nel giro di un anno, la prima piattaforma di Bizplace può contare fino a 1500 iscritti.

Viste le difficoltà per rifondere i costi iniziali e in vista dei possibili rientri, l’azienda decide di attirare buoni investitori creando un’apposita rete nel proprio sito e i primi business angel arrivano sulla piattaforma …

Tuttavia occorre mantenere elevato l’interesse per i progetti più credibili. Così nel 2017 si mette a punto l’attuale piattaforma per Bizplace, che offre esclusivamente servizi di consulenza offline per le startup e gli investitori.

Se si consulta il sito, si legge che: ”dalla validazione dell’idea di business, al lancio sul mercato e la raccolta delle prime metriche, fino alla presentazione agli investitori: i business analyst di BizPlace seguono le startup per un periodo di 2-4 mesi, strutturandole per la presentazione del loro progetto ai fondi di investimento”.

Si legge, nel dettaglio, che c’è un’ampia scelta di idee d’impresa da selezionare e seguire, prima di poter affinare i sicuri piani imprenditoriali.

Oggi la Bizplace segna all’attivo circa 300 startup ed un network di 400 investitori, tra società per investimenti, associazioni di angel, incubatori, acceleratori e ricerca possibili nuove piattaforme per l’ulteriore raccolta di fonti per finanziamenti…

Info su www.bizplace.it

D20 LEADER, UN’OCCASIONE PER 100 GIOVANI

Secondo Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero, nel 2017 ben 243 mila connazionali hanno registrato la loro residenza fuori dal Paese. Più del 30 per cento, dati Istat, è composto da laureati. La fuga dei cervelli costa al nostro Paese, secondo uno studio di Confindustria, 14 miliardi di euro l’anno. Fondirigenti investe 2 milioni di euro sul progetto D20Leader rivolto ad offrire a 100 ragazzi un’opportunità formativa importante ed innovativa determinante per convincerli a non partire per l’estero

 

Sono questi i concetti da cui muove il progetto di Fondirigenti: selezionare 100 giovani dai 20 ai 29 anni e offrire un percorso formativo di sei mesi, comprendente anche uno stage all’estero, che consenta loro di diventare leader nelle aziende in cui opereranno.

Sul progetto, il cui bando sarà pronto in primavera, viene chiesto in questi giorni il patrocinio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “E’ una grande occasione – ha affermato Carlo Poledrini, presidente di Fondirigenti, che lo ha presentato nell’ambito di Connext, l’evento di partenariato industriale internazionale organizzato da Confindustria – per questi 100 giovani che, da leader, potranno imprimere innovazione e crescita sia nelle imprese che nelle comunità territoriali dove si troveranno ad operare”.

D20 leader è un progetto nato per celebrare il ventennale della Fondazione per guardare al futuro del nostro Paese anziché al passato; è uno scambio di energie, simbolicamente, riservato a 100 ventenni di valore a cui forniremo le migliori opportunità e prospettive di crescita culturale, professionale e umana; vi investiamo 2 milioni di euro e contiamo di ripetere l’esperienza in futuro”.

Il candidato ideale. I criteri di scelta dei giovani saranno trasparenti e meritocratici, improntati a saggiare la preparazione di base, le caratteristiche personali e le motivazioni, che i candidati saranno chiamati a rendere esplicite. Dovranno possedere un’idea di leadership aperta e condivisa, da realizzare nel mondo dell’impresa, del non profit, della pubblica amministrazione, dei beni culturali e altro ancora. Il loro percorso di crescita umana e professionale potrà dunque tornare utile all’intero Paese.

 

Le fasi del progetto

Si partirà con l’insegnamento, sia attraverso lezioni frontali che via web, dei fondamenti della professione manageriale e l’analisi dei “nuovi lavori” e con uno Study tour all’estero della durata di due mesi, ospiti di organizzazioni internazionali. Seguirà una fase di controllo e di verifica sull’idoneità dei profili e un altro ciclo, in cui i partecipanti, suddivisi in gruppi, saranno impegnati nello sviluppo delle proprie idee di innovazione negli organismi che saranno parte del progetto. Infine, un momento di valutazione e condivisione dei risultati.

Le qualità necessarie. “Cerchiamo ragazzi – tiene a precisare il presidente Poledrini – che ritengano la libertà, il rispetto, l’autonomia e la responsabilità, aspetti prioritari del proprio futuro e che siano disposti ad investire alcuni mesi della loro vita. Il Paese e le imprese hanno grande bisogno di giovani leader”. Nel mercato del lavoro del 2020 più di un terzo delle competenze attuali saranno obsolete e occorre avviare un processo di rinnovamento e di ricambio nelle imprese familiari, che rappresentano più dell’85 per cento del totale e circa il 70 per cento dell’occupazione, e per un quarto sono guidate da manager che hanno più di 70 anni. Su cento imprese con meno di 10 milioni di fatturato soltanto 15 si avvalgono di dirigenti esterni alla proprietà.

Destinazione Italia. Fra gli obiettivi del progetto, quello di trattenere i nostri giovani talenti. La cosiddetta fuga dei cervelli all’estero arreca un danno gravissimo al nostro Paese. Secondo l’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero, sono ben 243 mila gli italiani che nel 2017 hanno registrato la loro residenza all’estero, un dato che ricorda le emigrazioni degli anni ’50. E un buon 30 per cento degli espatriati è provvisto di laurea. Questa perdita di capitale intellettuale ci costa, secondo una stima del Centro studi Confindustra, un punto di Pil all’anno, ovvero 14 miliardi di euro.

Il valore della formazione. Nello stesso tempo, stavolta per il Censis, sono un milione e mezzo i giovani fino a 34 anni, diplomati e laureati, che svolgono in Italia un lavoro inadeguato rispetto al titolo di studio: ovvero quattro su dieci. Per l’esattezza sono demansionati il 41 per cento dei diplomati e il 32 per cento dei laureati (indagine Censis-Eudaimon 2018). D’altra parte, vi sono solide motivazioni da parte dei nostri giovani.

Houdini artists cercasi per Effetti Digitali Italiani

Effetti digitali italiani è nata nel 2001, società di post produzione ed effetti visivi per il cinema e la pubblicità, una squadra di creativi che si muove in un ambiente moderno e innovativo che utilizza solo energie rinnovabili. La fantasia, la materia di cui sono fatti i sogni, in EDI va sempre a braccetto con la precisione e il controllo dei costi, perché nessun aspetto della post-produzione è mai lasciato al caso. Diverse sono le offerte di jobs pubblicate nel loro sito web, la più interessante quella di Houdini Artists.

Si richiede approfondita conoscenza del software HoudiniFX nelle specifiche di: realizzazione di dinamiche, fluidi, particellari, Fx e Hscript e Python.
È richiesta esperienza, doti artistiche, capacita’ di lavorare in team e di rispettare i tempi di consegna.

Position Summary:

  • Will be responsible for creating particle simulations and dynamic simulations to recreate natural or completely fictional phenomena.
  • Under the direction of a visual fx supervisor he/she will be able to meet the production needs, with a positive attitude and creative flair.
  • Will work in an artist oriented and friendly environment.
  • Must show an exceptional artistic eye, and have great technical skills.
  • Problem solving and strong communication skills are key.
  • Being able to realistically assess time needed for a given task is key.
  • Must be a team player and enjoy mentoring junior level talent.
  • Must be able to work well under pressure and open to work flexible hours.

Requirements:

  • 3+ Years in vfx production.
  • Develop technical and aesthetic approaches to define the visual design of each shot.
  • Strong experience with Houdini.
  • Deep knowledge of Unreal Engine Particle System.
  • Knowledge of Maya Fluids, Realflow or Fume Fx and Krakatoa a plus.
  • Good Linux Skills.
  • Python scripting experience preferred.
  • Bachelor’s degree in Design, Computer Graphic Arts, Computer Science, Engineering, or a related field preferred.

Ulteriori info su https://www.effettidigitali.it/it/join-us/

Lavoro a New York al museo del Sex

A Manhattan, dove batte il di cuore di New York, nella Fith Avenue, da qualche anno ha paerto un museo particolare, senza precedenti nella storia dei musei; il suo intento è preservare e presentare l’evoluzione e il significato culturale della sessualità umana.

La commissione scientifica è composta da eminenti studiosi e storici, nonché collaborazioni istituzionali con Il Centro per lo studio del genere e della sessualità della New York University, la Planned Parenthood Federation of America, la New York Historical Society e il Lower East Side Tenement Museum, i quali hanno contribuito a rendere il Museum of Sex una delle istituzioni più dinamiche e innovative al mondo.La collezione permanente del Museo conta di oltre 20.000 reperti comprendenti opere d’arte, fotografia, abbigliamento e costumi, invenzioni tecnologiche e oggetti storici. Inoltre, il museo ospita sia una biblioteca che una vasta libreria multimediale.

In breve tempo, il Museo ha ricevuto attenzione da istituzioni accademiche, media e celebrità, posizionandosi nel regno del mondo accademico e della cultura pop.

Oggi offre nuove opportunità di lavoro: una nuova e sicuramente singolare avventura lavorativa a New York, oltre la cassiera e il contabile anche l’interior designer qualificato per lavorare direttamente con il direttore creativo su tutti gli aspetti del design delle mostre. Requisiti di lavoro: laurea triennale in Interior Design o settore simile; esperienza pratica e comprensione del processo di progettazione e costruzione; capacità di gestione del tempo e capacità di lavorare in un ambiente frenetico; attenzione ai dettagli; AutoCad, SketchUp, Adobe Suite.

Altre offerte di lavoro:

 

  • Retail Sales Associate (weekends)
  • STK: Runner
  • Visitor Services Attendant

tutte le info su https://museumofsex.bamboohr.com/jobs/

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