Luciana Mezzopera e Lucrezia Eritrei (nella foto) sono con Lidia Cangemi le tre fondatrici di Kairòs. Parliamo dell’avventura di tre donne romane che hanno deciso di condividere la loro passione comune per lo sport e l’abbigliamento trasformandola in una professione. Il nome dell’azienda, un chiaro riferimento greco al ‘tempo giusto’, nasce per idea di Lucrezia, studentessa universitaria presso la facoltà di Restauro. Lidia, laureata in Architettura, si occupa invece di formazione: segue da molto tempo il pattinaggio su ghiaccio, considerata anche la passione della figlia per questo sport. Luciana è un’ex ballerina, ora insegnate e giudice di gara di danza sportiva. Da questa breve premessa si capisce perciò come è nata l’idea di creare, produrre e vendere abiti artigianali per la danza e per altri sport ad alto contenuto ritmico. “Tutte e tre abbiamo alle spalle un percorso di vita legato allo sport e in particolar modo alla danza e affini. Soprattutto per questo è nata l’idea di vestire i danzatori di ogni disciplina, in modo originale e artistico, unendo l’aspetto sartoriale a tutte quelle caratteristiche – anche di pura inventiva – che sono fondamentali per la riuscita di una buona coreografia”. Prova ne è il fatto che recentemente Kairòs ha vinto il premio per l’abito più originale nella competizione “Trofeo dei Colli bolognesi” di pattinaggio su ghiaccio svoltasi a Bologna. “Prima di tutto cerchiamo di lavorare alla linea stilistica: vogliamo valorizzare i corpi dei ballerini e i loro movimenti, cercando di promuovere l’idea che alcuni elementi tradizionali (come la quantità eccessiva di strass, le linee ridondanti, i colori esasperati o gli eccessivi abbinamenti) sono ormai ‘sorpassati’ da nuove esigenze estetiche”. Lo scopo di Kairòs è infatti quello di ‘svecchiare’ l’estetica tradizionale dello sport. Lo fa con i suoi prodotti dalle linee moderne, adatti a un pubblico giovane e soprattutto utilizzando materiali nuovi, ad alto contenuto tecnologico ed esteticamente innovativi.
“Vorremmo imporre sul mercato un prodotto giovane ed economico, che sappia guardare al futuro ma anche rispondere alle esigenze dell’attuale clima generale. Ci piacerebbe collaborare con stilisti e artigiani che condividono le nostre idee di base; sarebbe molto importante anche poter condividere uno spazio espositivo a Roma o in provincia. I costi attuali non consentono di investire da soli. Inoltre siamo convinte che la sinergia fra più artigiani possa creare migliori occasioni di mercato e di sviluppo”.