Laura Sordi

Oggi Laura Sordi è docente presso lo IED di Roma, al Master di Copywriting e direttore creativo per Lowe and Partners. Non è improprio dire che Laura sia una tra le più influenti copywriter interactive in Italia, e quasi certamente la più giovane. La sua carriera professionale, infatti, inizia a soli 22 anni, quando entra in Saatchi&Saatchi e comincia a realizzare numerose campagne pubblicitarie per clienti del calibro di Renault, Toyota, Sony Pictures e Procter&Gamble. Dal 2007 ad oggi il suo nome è stato presente nei più importanti festival internazionali, tra i quali New York Festival, London International Award, Art Director Club Europe, Japan Media Art Festival. Nel 2009 è scelta per rappresentare l’Italia nella giuria internazionale del Festival di Cannes, per la categoria Cyber. Non sorprende perciò che nel 2011 Laura venga menzionata da AdWomen e Ihaveanidea come una delle World’s More Influent Female Creative Director of the World.
“Quando dici in giro che lavori nell’interactive, la gente pensa che tu sia un nerd della tecnologia e dei computer. La mia estrazione invece è pubblicitaria al cento per cento. L’unica differenza è che la mia attività va oltre i mezzi tradizionali e sfrutta le potenzialità offerte dai nuovi media. Una ‘terza dimensione’ della pubblicità, esperienze che incuriosiscono immediatamente chi guarda e coinvolgono gli spettatori in prima persona”. E’ stata proprio la curiosità a portare Laura a esplorare il mondo dell’interactive, in un momento in cui ne erano tutti intimoriti. “Là, invece, ho scoperto che è proprio la curiosità la chiave di questo lavoro, per chi lo fa e per chi lo fruisce. La sfida è quella di riuscire a realizzare idee mai realizzate prima e con le quali non sai da dove cominciare. Il bello, però, è proprio questo, il salto nel buio”. Per Laura, nelle agenzie italiane si sente il bisogno di sviluppare un nuovo fermento creativo e un nuovo approccio al mestiere del copywriter, che deve saper esprimere la sua creatività su qualsiasi mezzo. I processi più brillanti, oggi, necessitano innanzitutto di pratica sulle nuove tecnologie. “Tutte le piccole e grandi aziende hanno bisogno di essere indirizzate sui nuovi media. Così come tutte quelle piccole realtà creative che lottano per emergere, e certamente tutte le realtà professionali e le università che formano i pubblicitari di domani. Serve un’esperienza più concreta, difficile da trovare su un libro di testo”.

www.laurasordi.com

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