“Il nome Piotta me l’hanno dato al liceo, l’ha inventato Masito dei Colle der Fomento. Le ‘piotte’ erano le cento lire a Roma e il nickname lo devo agli occhialetti rotondi stile John Lennon che, disgraziatamente, indossavo all’epoca”. Tommaso “Piotta” Zanello è un artista ormai consolidato nel panorama musicale italiano; molto attivo anche sul fronte live, grazie all’universalità della sua musica, si è esibito in numerosi palchi, dall’MTV Day di Bologna al concerto del Primo Maggio a Roma passando per Tokyo, (il Supercafone era la sigla del campionato di calcio in Giappone) e un live ad Atlantic City negli USA. “Il primo pezzo, Supercafone, nonché il mio album d’esordio, Comunque vada sarà un successo, hanno ottenuto notevoli risultati. Prima un successo underground, poi la conquista dell’intera scena nazionale. Roma è una città estremamente affascinante in cui regna però una piacevole anarchia. Non ci sono etichette discografiche quindi gli artisti vivono in una sorta di sregolatezza che porta a uno stato di grande libertà creativa. C’è molta libertà e disponibilità nei locali, ma il meccanismo si ferma lì, non si crea un vero e proprio movimento a livello nazionale. Gli artisti milanesi, ad esempio, riescono a lanciarsi e a farsi conoscere a livello nazionale. A Roma, purtroppo, non funziona così”. I suoi molteplici interessi personali si fondono perfettamente con la sua carriera artistica e si sono concretizzati nella realizzazione, come sceneggiatore e protagonista, del film “II Segreto del Giaguaro” e nelle colonne sonore di “Torino Boys”, “Zora La Vampira” e “Il Segreto del Giaguaro”. Ha firmato le sigle per vari programmi televisivi e radiofonici, nel 2000 ha realizzato una collana di libri per autori emergenti e nel 2006 ha scritto il suo primo libro, “Pioggia che cade, vita che scorre”, un omaggio a Lorenzo “Jovanotti” Cherubini. Nel 2004 fonda l’etichetta indipendente “La Grande Onda”, impegnata nella ricerca e nel lancio di nuove realtà hip-hop, che ha già all’attivo venti pubblicazioni, numerosi premi e ottimi riscontri sia della stampa specializzata sia di quella generalista. Dal 2006 infine è direttore artistico della parte hip-hop del MEI di Faenza. Il suo sesto lavoro solista, “S(u) ono Diverso”, uscito dopo 10 anni di carriera, ha aperto un nuovo ciclo del Piotta. “Per il futuro della musica, sono molto preoccupato. Non c’è più supporto da parte delle etichette e i fondi sociali sono sempre meno. Dovremmo prendere spunto da Nichi Vendola e dalla Puglia, regione molto attiva per quanto riguarda la cultura e soprattutto la musica. C’è un bel movimento per la musica dal reggae al pop; ci sono numerosi artisti ormai noti al pubblico nazionale, basta guardare ai Sud Sound System, a Caparezza, ai Negramaro e agli ultimi vincitori dei reality musicali che gravitano tutti nell’aria pugliese. Non è sicuramente casuale. A Roma invece siamo fermi agli anni ‘90, le manifestazioni e i gruppi sono sempre gli stessi, i locali ci sono ma mancano gli elementi imprenditoriali per veicolare una creatività che sia esportabile. Per farlo, servono soldi, iniziative e buone idee”.
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TOMMASSO ZANELLO – PIOTTA
Molti live, un film e tre libri: il Piotta è passato dal Supercafone a La Grande Onda per approdare a un s(u)ono diverso