I due noti designer Ludovica+Roberto Palomba presentano a Roma i nuovi progetti realizzati per la linea Driade, il marchio di arredamento con il quale collaborano da tempo, durante l’incontro “tutte le strade ri… portano a Roma”, nello showroom dadriade in via Po 1H, giovedì 13 ottobre. Per l’occasione abbiamo approfondito il loro “rientro” nella capitale:
Il vostro incontro professionale è stato a Roma durante gli studi?
Sì. Entrambi abbiamo studiato Architettura a Roma, lì ci siamo conosciuti e non ci siamo più lasciati.
Come mai avete pensato di fare la sede del vostro Studio Palomba Serafini Associati a Verona, anziché fermarvi nella capitale?
Era un periodo introspettivo per noi, e Roma era, com’è oggi, estremamente coinvolgente. Invece ci serviva un po’ di ‘isolamento’ e allora abbiamo scelto la campagna vicino a Verona. Tenendo conto poi che il design si fa soprattutto al Nord, Verona, con la sua arena, era di certo la città più simile a Roma.
Da sempre affiancate all’attività più propriamente progettuale una forte propensione alle attività culturali, da cosa viene questa propensione?
La progettazione è in tutto e per tutto un’attività culturale. Siccome l’interdisciplinarità non ha limiti, ogni opportunità di esprimersi in ambiti che sono connessi tra loro ci dà nuove ispirazioni.
Alle radici storiche e culturali del design affiancate un’attenta analisi dei bisogni della società contemporanea. Come riuscite in a miscelare passato e futuro creando però prodotti sempre originali?
In realtà facciamo sempre cose che ci piacciono, noi siamo i primi utenti di quello che progettiamo. Ecco perché, più che analizzare i bisogni della società contemporanea, lasciamo che sia proprio la società che ci circonda a ‘contaminarci’.
Vi siete fatti conoscere assumendo la direzione artistica dell’azienda Flaminia per cui avete progettato innovativi sistemi di bathroom e sanitari, ultra premiati. Il settore bagno rimane il tema portante della vostra produzione tanto da aver creato concept che sono diventati veri e propri modelli di riferimento. In che modo siete riusciti a ridefinire il ruolo di questo ambiente?
Se individuiamo e accettiamo il limite, questo è proprio il punto di partenza per superarlo. Il mondo bagno era molto tecnico e poco emozionale quando abbiamo iniziato. Noi abbiamo colto esattamente questo limite, trasformandolo in opportunità, colta poi da molti altri, pensando e realizzando qualcosa di diverso.
Come riuscite a collaborate con importanti brand in tutto il mondo e a mantenere uno stile sempre molto personale?
I nostri clienti sono amici e partner. Cerchiamo di esprimere grande libertà, che si coniuga con quella delle aziende. Poi ovviamente, i nostri progetti, per quanto liberi, provenendo dalle stesse due teste hanno sempre qualcosa in comune.
Quali temi affronterete per la presentazione della linea nello showroom Driade capitolino?
“Un marziano a Roma” di Ennio Flaiano è un libro fondamentale del nostro ‘essere romani’, è una perla che descrive meravigliosamente il mood capitolino. Non cercheremo di stupire con la raffinatezza e l’internazionalità o l’eclettismo di Driade, perché la città esterna, abituata da sempre a personaggi del calibro di Cleopatra o Annibale, potrebbe rimanere indifferente al nostro racconto. Invece, vorremmo che questa presentazione fosse l’occasione per raccontare quanto della Roma che amiamo, nella sua eternità di capitale del Bello ci sia in comune con il meraviglioso laboratorio di emozioni che è Driade. Roma e Driade sono uniche, e potrebbero costruire un matrimonio da favola… perché non farlo partendo proprio dal nostro lavoro?
www.driade.it
www.palombaserafini.com
I PALOMBA da DRIADE
“tutte le strade ri… portano a Roma” è il mood dell’incontro con la coppia di designer per la presentazione del progetto per Driade nello showroom capitolino