a cura di Roberta Giulieni, Vincenzo Mazzarella, Rosanna Ruscio
“In una situazione da ritratto di famiglia.
Laura Marcucci si disfa della famiglia,
tre tra i più grandi artisti dell’altro secolo, li assorbe e li divora come una mantide religiosa.
Li ha conosciuti, uno è lo zio, l’altro il suocero, e l’altro il padre.”
(Vincenzo Mazzarella)
La mostra riunisce le opere di alcuni protagonisti dell’arte del Novecento italiano tra loro uniti, oltre che da una comune linea artistica dedita ad esaltare la cromia delle forme, da una relazione parentale che vede questi artisti succedersi e sovrapporsi.
Attraverso un gruppo di trenta opere tra dipinti, sculture, disegni, arazzi e mobili d’epoca, sarà possibile ripercorrere alcuni momenti della storia artistica laziale del Novecento che negli anni ha mantenuto vivo il gusto delle commistioni tra la cultura tradizionale e quella più sperimentale.
Gli artisti scelti, seppure in maniera differente tra loro, si distinguono per aver sostenuto con caparbia convinzione un’indagine estetica libera da retaggi accademici e nel contempo proiettata verso l’elaborazione di codici conosciuti: abbiamo la ricerca futurista e post-futurista di Giacomo Balla e delle figlie Luce ed Elica, quella naturalista del versatile artigiano-scultore Duilio Cambellotti e quella decorativa di Alessandro e Laura Marcucci Cambellotti, tutti artisti impegnati nella stessa idea che vede l’arte come capacità creativa manuale .
SCUDERIE ESTENSI, TIVOLI (RM)
Piazza Garibaldi
inaugurazione venerdì 10 febbraio, ore 18.00
orari: lun-ven 10-13/16-19 sab-dom 11-19
ingresso gratuito
contatti: 3402874088