“In soli tre anni dalla sua nascita, Box ha raccolto nei suoi spazi 60 artisti con i loro progetti realizzati site-specific per la manifestazione. Questo nostro percorso ci ha resi inconfondibili nello stile rispetto ad altre iniziative che si sono tenute a Roma. Il nostro punto di forza è stato soprattutto quello di aver messo in atto operazioni creative con badget iniziali uguali a zero”. Box è un’idea di Salvatore Mauro e Anna Milano Carè, un evento che stimola le sensazioni e in cui, attraverso diverse aree-contenitore, lo spettatore viene condotto in un percorso interattivo. L’evento nasce nel 2007 in seguito ai riconoscimenti e ai risultati ottenuti al quarto appuntamento di FestArte Festival. A seguito del successo ottenuto nella prima edizione, Box arriva prima a Milano, presso la conferenza di Urban Art organizzata dal Comune, poi a Roma presso il Teatro Vascello che, in quell’occasione, si apre alle contaminazioni tra teatro e arte contemporanea. Un percorso che sottolinea la linea di Box: “è la libertà da meccanismi istituzionali o dalla necessità di spazi, come le gallerie, che crea l’unione di un gruppo eterogeneo di artisti e dà vita a un’idea di arte nuova, vitale, finalmente contemporanea e aperta a tutti. Il pubblico che ci segue sa che le nostre scelte sono mirate all’innovazione e alla contemporaneità. Per questo abbiamo cercato un modo di sperimentare e fare arte che si realizzasse attraverso la contaminazione e l’interazione con il pubblico”. Dopo il successo delle tre edizioni, Salvatore Mauro e Anna Milano Carè propongono un restyling del progetto: “abbiamo pensato a uno stile in cui il nostro concept Box – l’idea di scatola – diventasse fisicamente un vero e proprio oggetto che interagisse con la gente e la città. Sono nate così delle foto diventate, poi, le immagini dei nostri flyers e dei nostri social network. Scatole bianche che invadono le piazze della città di Roma. Armati di queste scatole decorate con il nostro logo abbiamo poi chiesto a persone comuni o famose nel mondo dell’arte di tenerle in mano e farsi fotografare”. Per i due ideatori di Box il rapporto con Roma è molto stretto: “la città per noi è uno strumento per creare percorsi artistici e lasciare memorie dei nostri interventi. Crediamo molto nell’idea di contenitore e vorremmo che Roma diventasse una grande ‘scatola’ che contenga arte e creatività, che crei scambi continui con artisti internazionali e con nuovi luoghi di aggregazione artistica. A Roma si stanno creando e muovendo nuove iniziative per chi lavora in questo ambito e dobbiamo fare attenzione e questi segnali. Insomma, la prossima volta, invece di essere noi a spostarci a New York, vorremmo che fossero gli artisti newyorkesi a venire a Roma”. www.box3.it