Sopraffactions Salerno

Località: Salerno
Galleria: Palazzo Ruggi d’Aragona
Indirizzo: Via Tasso 46
Periodo: 16-24 aprile
Orario: 10.00/18.00 (chiuso sabato/domenica) 23 e 24 stesso orario su prenotazione (info 089-2573245)
Titolo: SOPRAFFACTIONS SALERNO
Artisti: Luigi Ballarin, Claudio Bozzaotra, Maria Credidio, Enrica Capone, Gerardo Di Salvatore, Alfredo Granata, Luigia Granata, Lughia, Anna Massinissa, Gabriele Mazzara, Pinella Palmisano, Franco Zingaretti
Curatore: Giuseppe Salerno con la collaborazione di Stefania Ugatti
Organizzazione: Associazione L’Art re pazz’
Patrocini: MiBAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, Comune di Salerno e Camera di Commercio di Salerno

Conferenza di presentazione e inaugurazione lunedì 16 aprile ore 15.00

Coordina: Giulia Fresca (giornalista e critica dell’architettura)
Relatori: Maria Grazia Bellisario (Direttore Architettura e Arte Contemporanea del MiBAC), Gennaro Miccio (soprintendente Bap di Salerno), Vincenzo De Luca (Sindaco della Città di Salerno), Ermanno Guerra (assessore alla cultura della Città di Salerno), Guido Arzano (Presidente della Camera di Commercio di Salerno), Alessandro D’Ercole (direttore artistico della Massenzio Arte), Alfonso Amendola (docente Università di Salerno), Giuseppe Siano (teorico dell’arte), Alessandro Rinaldi (Dof Counseling e Ass. L’art re pazz’).

La seconda edizione di “Voi vedete ciò che gli altri non vedono: l’arte raccontata dal pubblico” ospita a Palazzo Ruggi D’Aragona “Sopraffactions Salerno”, quarta tappa di una mostra itinerante ed in progress attraverso le regioni d’Italia.
Claudio Bozzaotra, Enrica Capone e Pinella Palmisano sono gli artisti campani autori di opere realizzate per l’occasione con veri e propri interventi di sopraffazione.
“Sopraffactions” inizia nel 2009 quando, per un’esposizione romana Luigi Ballarin, Gerardo Di Salvatore e Lughia, produssero quattro lavori ciascuno che, divenuti oggetto di scambio fra gli artisti stessi, furono la base per la realizzazione di nuove opere a firma esclusiva del secondo artista. L’esperienza fu replicata a Fabriano da Anna Massinissa, Gabriele Mazzara e Franco Zingaretti e successivamente a Cosenza da Maria Credidio, Alfredo Granata e Luigia Granata.
A Salerno una mostra assolutamente unica realizzata da 12 artisti con 48 opere nel formato 100×100 diverrà laboratorio ideale per l’Associazione culturale l’art re pazz’ e Dof Counseling che, perseguendo lo scopo di facilitare un dialogo pubblico/opera d’arte generatore di risonanze, testimonianze e vissuti, creeranno le condizioni perché possa emergere una sorta di mosaico percettivo.

Ogni evento, per sua natura ineluttabilmente contestualizzato, è sopraffazione perpetrata da parte di qualcosa o qualcuno nei confronti della realtà circostante che ne risulta, sempre e comunque, modificata. Tutto è sopraffazione. Ed è questo intervenire sul preesistente, sia esso naturale o opera dell’uomo, a determinare, prescindendo da attribuzioni di valore, l’inarrestabile divenire dell’universo.
Nella piccolezza della condizione umana, l’opera d’arte, che nel suo prodursi è anch’essa sopraffazione, sembrerebbe godere da sempre, in quanto espressione alta di una azione/pensiero in sé compiuto, di una sorta di diritto all’inviolabilità.
Con “Sopraffactions”, al pari di ogni realtà in divenire, l’arte si manifesta a noi non più soltanto come pura convergenza di forma, materia e colore ma anche quale sedimentazione di percorsi e intelligenze diverse. Un essere, quello dell’oggi, che fa agio sul passato e, inerme, si offre a futuri interventi.
Giuseppe Salerno

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