In una splendida e assolata mattinata romana noi della redazione di A.I., sempre alla ricerca di nuovo artigiano da scoprire, ci siamo imbattuti in luogo straordinario: lo Spazio Manassei. Un posto magico dove le vetrine si illuminano gradualmente una alla volta per svelare il loro prezioso contenuto e fasci luminosi riproducono la luce del cielo nei vari momenti della giornata e delle stagioni. Ad accoglierci la splendida Monica Coscioni occhi da etrusca e fisico da amazzone, avvolta nel cachemire di sua produzione ci mostra con orgoglio i gioielli che indossa, le sue meravigliose creazioni. I suoi gioielli sono davvero speciali: forme metalliche pure, scultoree, morbide e sensuali che sprigionano nella loro acceccante lucentezza la bellezza della materia con cui sono realizzate. A volte il metallo è trattato in maniera pura, a volte è accostato a materiali caldi e naturali come il legno, l’osso, il guscio d’uovo di struzzo, le piume e il cachemire. Basta guardasi intorno per scoprire tante linee e collezioni diverse, ognuna con un suo concept ed con un suo messaggio: l’uovo, il simbolo della vita, la goccia, le forza e tante altre. Monica ci racconta che è solo un’ artigiana, quando si trova nella sua fucina è presa dalla foga della creazione, plasma, rompe, fonde il metallo. Nel momento creativo non ha paura di sporcasi e farsi male, ma vuole solo tirar fuori dalla materia l’oggetto che è nascosto in sè, compiendo un’operazione quasi michelangiolesca. I suoi enormi bracciali, i suoi collari sono oggetti d’arte, sono tribali e futuristici allo stesso tempo, sembrano usciti dallo studio di Brancusi o scesi da un’astronave. Da allora spesso andiamo a trovare Monica, perchè sia lei che le sue meraviglie riempiono il cuore di gioia e di speranza.