MAXXI E MoMA

Insieme per promuovere la giovane architettura con l’edizione 2012 di YAP MAXXI Young Architects Program

Dopo il successo della prima edizione, con i fiori rossi e le colline dell’installazione WHATAMI dello studio romano stARTT divenute il simbolo dell’estate nella piazza del MAXXI, prende il via l’edizione 2012 di YAP MAXXI, il progetto che vede il MAXXI e il MoMA insieme per promuovere e sostenere la giovane architettura.

Quest’anno con un nuovo partner internazionale: l’istituzione culturale CONSTRUCTO di Santiago del Cile, piattaforma per la promozione dell’architettura contemporanea in America Latina, dove il 15 dicembre, si è inaugurata l’installazione vincitrice di YAP CONSTRUCTO: Water Cathedral Project dello studio cileno Gun Architectos.

Istituito a New York nel 2000, il programma YAP (Young Architects Program) è rivolto a giovani progettisti (neolaureati, architetti, designer e artisti) ai quali offre l’opportunità di ideare e realizzare uno spazio per eventi live estivi, nel grande cortile del MoMA PS1 a NY e nella piazza del MAXXI a Roma.

Organizzato dal MAXXI Architettura, YAP MAXXI 2012 (la seconda edizione per il museo romano) ha visto la partecipazione di 43 progettisti (38 nel 2011), invitati da un gruppo di segnalatori (architetti, docenti universitari, critici, giornalisti) a loro volta indicati dal MAXXI e dal MoMA.

Due giurie (una per gli Stati Uniti e una per l’Italia) composte da membri del MoMA, del MAXXI e, per la prima volta, di Constructo di Santiago del Cile, hanno poi individuato i rispettivi cinque finalisti tra i quali, a febbraio 2011, sarà scelto e annunciato il vincitore per ciascuno dei due musei che, nei mesi successivi, realizzerà il suo progetto.

I finalisti per il MAXXI sono: 6mu6 (Torino, Italia – Valentina Toscano, Stefano Verrocchio), Salvator-John A. Liotta, Matteo Belfiore con Taichi Kuma e Yuto Ito (Napoli, Italia/Tokio, Giappone), Rural Boxx (Sacile, Italia – Alessandro Zorzetto, Francesca Modolo, Luciano Aldrighi, Jacopo Toso, Luca Vivan), Urban Movement (New York, Stati Uniti / Roma, Italia – Robyne Kassen, Sarah Gluck, Simone Zbudil Bonatti), Yellow Office Yellow Office (Milano, Italia – Francesca Benedetto, Dong Sub Bertin).

I finalisti per il MoMA PS1 sono: AEDS Ammar Eloueini Digit-all Studio (Paris and New Orleans, LA), Hollwich Kushner (New York, NY), I|K Studio (Cambridge, MA), UrbanLab (Chicago, IL), Cameron Wu (Cambridge, MA).

I finalisti saranno invitati a ideare, con una soluzione progettuale fortemente innovativa, un’installazione esterna che costituisca un luogo riparato e piacevole, garantendo l’ombra necessaria, includendo sedute e acqua, che si dimostri sensibile ai temi della sostenibilità e dell’ambiente. Il progetto dovrà essere flessibile e consentire utilizzazioni diverse quali sosta, gioco e relax, nonché tutta una serie di attività live come spettacoli, musica, danza, mostre, performance, conferenze, talk-show, proiezioni.

Le installazioni YAP saranno inaugurate contemporaneamente al MAXXI di Roma e al MoMA PS1 di NY, a giugno 2012. Tutti i progetti dei finalisti verranno esposti in una mostra da entrambe le istituzioni.

Nella foto l’installazione Whatami vincitrice dell’edizione 2011.

REWORKING MEMORIES

Tre giovani artisti dell’Est Europa in mostra alla Federica Schiavo Gallery fino al28 gennaio 2012

Giovedì 24 novembre alle ore 18 presso la Federica Schiavo Gallery s’inaugura la mostra “Reworking Memories” che riunisce il lavoro recente di tre giovani artisti dell’Est Europa: Agnieszka Polska, Svätopluk Mikyta e Nika Neelova.

Le opere in mostra rinviano al processo di acquisizione, rielaborazione e distorsione delle narrazioni storiche attualmente in auge e ai metodi di costruzione di storie individuali dimenticate. Ciascun artista manipola il linguaggio e la memoria, interrogando le comuni idee di archivio, percepito come la più autentica registrazione della memoria di un popolo. Analizzano le potenzialità di archivi reali o immaginari, collettivi o privati per rinarrare nuove storie e suggerire punti di vista inusuali sulle comuni retoriche della storia, così come sulle mitologie private.

I principali media usati da Agnieszka Polska sono l’animazione, il video e la fotografia. In questa mostra, l’artista polacca presenta un progetto che include una grande proiezione del nuovo video, dal sapore quasi documentaristico, How The Work Is Done e un selezionato gruppo di opere dalle serie fotografiche: Arton e How The Work Is Done.

Il lavoro di Svätopluk Mikyta indaga e reinterpreta l’impatto visivo delle immagini prodotte nel XX secolo sotto l’influenza dei diversi regimi totalitari nell’Europa Orientale e Centrale. L’artista presenta in mostra l’intervento site specific, Society I e Society II, che introduce la sua peculiare pratica artistica. Per diversi anni l’artista ha lavorato infatti su serie di over-drawings riuniti in cicli e spesso presentate nello stile di grandi installazioni. Partendo da stampe di alta qualità trovate in riproduzioni fotografiche di vecchi libri e riviste, Mikyta le rielabora con diverse stratificazioni tecniche.

La giovane artista russa Nika Neelova, vincitrice nel 2010 del premio New Sensations organizzato dalla Saatchi Gallery e dall’emittente televisiva inglese Channel 4, debutta in Italia con l’installazione scultorea Relics. In questo lavoro Neelova è interessata all’idea di fondere realtà e finzione, facendo entrare parte delle narrazioni fantasiose nel mondo reale. Il tema è ispirato alla famosa leggenda dell’unicorno e della sua spiegazione in chiave scientifica, per rivelare la contraddizione fra la percezione di un racconto fantastico e l’accettazione di realtà. Il lavoro di Neelova si lega a storie personali, collettive o adottate. Le sue installazioni rappresentano strutture architettoniche narrate attraverso l’evocazione di elementi culturali o architettonici di luoghi che l’artista ha conosciuto o visto. Frammenti di questi spazi sono ricostruiti dall’artista con materiali di recupero, negoziando così un nuovo spazio tra storie reali e storie sconosciute.

Gli artisti resteranno in mostra fino al 28 gennaio 2012.

federicaschiavo.com

RE-CYCLE

Strategie per l’architettura, la città e il pianeta

Il 30 novembre s’inaugura al MAXXI di Roma la mostra “Re-cycle. Strategie per l’architettura, la città e il pianeta”, una mappa contemporanea del riciclo come strategia creativa che proseguirà fino al 29 aprile 2012 attraverso una mostra con 80 disegni, modelli, fotografie, video, oggetti, due installazioni site specific di Fernando e Humberto Campanaraumlaborberlin e una mostra fotografica di Pieter Hugo/ Permanent Error. Faranno parte della mostra importanti lavori di architetti e artisti contemporanei: dalla High Line newyorchese di James Corner e DS+R ai dischi di Jimi Hendrix incisi sulla lastra di un cranio fratturato nella Russia della Guerra Fredda, dal progetto di Lacaton & Vassal per la trasformazione del Palais de Tokyo a Parigi ai filmati di Blob che riusano spezzoni di materiale televisivo. E ancora, l’Alvéole 14 a Sainte Nazaire del gruppo LIN, i progetti di rinaturalizzazione selezionati insieme a Harvard University per le shrinking cities in America e in Europa.

L’inaugurazione sarà preceduta dalla conferenza stampa alla quale interverranno: Pio Baldi, Presidente Fondazione MAXXI; Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura; Pippo Ciorra, curatore della mostra; Antonia Pasqua Recchia, Direttore Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee.

Saranno inoltre presenti: Fernando e Huberto Campana, Micaela Corsi MIUR, Domitilla Dardi curatore per il design del MAXXI Architettura, Francesca Fabiani curatore fotografia per il MAXXI Architettura, Roberto Grossi Vice Presidente Fondazione MAXXI, Pieter Hugo, Laura Olivetti Presidente della Fondazione Adriano Olivetti e raumlaborberlin.

Programma della giornata:

ORE 11:30 – Accredito Stampa

ORE 12:00 – Conferenza Stampa e Preview

ORE 18:00 – Lecture di Pieter Hugo al MAXXI B.A.S.E.

ORE 19:30 – Inaugurazione

ROMA PROVINCIA CREATIVA