Dopo le tre edizioni (2010, 2011, 2012) in cui sono state posizionate 156 pietre d’inciampo, per la quarta volta l’artista tedesco Gunter Demnig è a Roma per installare personalmente 36 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in memoria dei deportati razziali e politici nei marciapiedi prospicienti le loro abitazioni. Sono 5 i Municipi coinvolti: Municipio I (Centro Storico); Municipio II (Flaminio, Parioli, Pinciano, Salario, Trieste); Municipio IX (Prenestino Labicano, Tuscolano, Appio Latino); Municipio XVII (Borgo, Prati); Municipio XVIII (Aurelio, Trionfale, Primavalle). Si tratta di sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (10×10). Li distingue solo la superficie superiore, a livello stradale, perché di ottone lucente. Su di essa sono incisi: nome e cognome del/lla deportato/a, eta’, data e luogo di deportazione e, quando nota, data di morte. L’inciampo non è fisico ma visivo e mentale, costringe chi passa a interrogarsi su quella diversità e agli attuali abitanti della casa a ricordare quanto accaduto in quel luogo e a quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità. Memorie d’inciampo a Roma è promosso da: ANED (Associazione Nazionale ex Deportati), ANEI (Associazione Nazionale ex Internati), CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane, Museo Storico della Liberazione. La quarta edizione e’ organizzata dall’Associazione culturale arteinmemoria. A cura di Adachiara Zevi. Presso la Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia e’ attivo uno ‘sportello’ curato da Daniela Mantarro, con la collaborazione di Elisa Guida, a loro possono rivolgersi quanti intendono ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di una Stolpersteine davanti alla loro abitazione.
Gunter Demnig
Sui marciapiedi 36 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in memoria dei deportati razziali e politici.