No men at work. Scene inanimate di lavori svolti

s.t. foto libreria galleria presenta No men at work. Scene inanimate di lavori svolti, una mostra che trae spunto dal tema del lavoro, attorno a cui ruota la XI edizione di Fotografia – Festival Internazionale di Roma.

Scene inanimate di lavori svolti. Prosegue la ricerca sugli archivi fotografici dispersi, su immagini riconducibili a una molteplicità di pratiche extra-artistiche. Anziché individuare nell’homo faber, nel corpo in azione, la misura del visibile, si è scelto di puntare su quelle foto del passato in cui non v’è traccia di presenza umana e il lavoro si identifica con altri interpreti del processo produttivo.

Comunicato stampa
Il progetto, a cura di Matteo Di Castro, selezionato per il circuito del festival stesso, ci propone una rilettura originale di questo classico ambito di applicazione della fotografia documentaria del Novecento.
Protagonisti delle immagini in mostra, raccolte nel corso degli anni e selezionate per l’occasione, non sono infatti i lavoratori, nelle loro diverse forme di vita individuale e sociale, nella varietà delle mansioni e delle situazioni. Anziché individuare nell’homo faber, nel corpo in azione (seppure del tutto statico, inattivo, o a riposo) la misura del visibile, si è scelto di puntare su quelle foto del passato in cui non v’è traccia di presenza umana e il lavoro si identifica con altri interpreti del processo produttivo: ambienti di vario genere (magazzini, cantieri, uffici, officine, locali commerciali), macchinari e strumenti tecnici, forza-lavoro animale, sino alla merce vera e propria, alla promozione dei prodotti finiti: pesche, scarpe, automobili…

Lo still life, la messa in scena di un microcosmo senza vita, da una parte, e le vedute anche panoramiche di interni ed esterni parimenti vuoti, disabitati, non animati, si rivelano i punti di vista più ricorrenti in questa serie di scatti.

Dietro tali immagini -una cinquantina di stampe originali, non c’è dunque il documentarismo umanistico del fotoreporter, ma lo sguardo distaccato di una serie di professionisti, spesso direttamente ingaggiati da questa o quella azienda.

Ma al di là della genesi e delle implicazioni ideologiche di un simile repertorio iconografico, l’obiettivo della mostra è quello di cogliere e valorizzare l’inedita densità estetica di tali immagini del secolo scorso: quella vocazione metafisica e archeologica a catturare una realtà devitalizzata, che nutre tanta fotografia contemporanea.

Oltre alle stampe esposte a parete, la serata di apertura della mostra propone uno slide show con una più ampia selezione di immagini, abbinato al dj-set del giovane fotografo Paolo Teta.
La fotografia contemporanea sarà poi protagonista della serata 22 ottobre, con un secondo slide show curato da Artnoise: una collettiva di fotografi contemporanei che hanno affrontato nel loro lavoro lo stesso concept del progetto No Men at Work.

Inaugurazione: lunedì 1 ottobre, ore 19:00

s.t. foto libreria galleria
via degli ombrellari, 25 Roma
www.stsenzatitolo.it
dal martedì al sabato 10:30-19:30
ingresso libero

LA FURIA DEI CERVELLI

Welfare, diritti e tutele per il lavoro autonomo, creativo e della conoscenza

Lunedì 19 dicembre alle ore 16, a Porta Futuro, si terrà un incontro dal titolo “La furia dei cervelli” promosso dall’Associazione dei Consulenti del Terziario Avanzato (Acta-Roma) e dall’Associazione italiana per la progettazione visiva (Aiap-Lazio).

Il titolo dell’iniziativa è tratto dal libro scritto da Giuseppe Allegri e Roberto Ciccarelli che offre un panorama completo sulla storia del lavoro indipendente e le soluzioni concrete e pragmatiche per affrontare la sua crisi di rappresentanza e per valorizzarne gli aspetti produttivi e sociali più innovativi. L’obiettivo dell’incontro non è solo quello di analizzare e denunciare la condizione materiale in cui versa oggi il lavoro indipendente, ma soprattutto quello di proporre una coalizione a partire da una serie di proposte pragmatiche condivise come la creazione di uno o più luoghi gratuiti, aperti e pubblici di co-working e di co-projecting o la creazione di un sistema di welfare per i singoli e per le loro famiglie.

Interverranno reti, associazioni, movimenti e organizzazioni di categoria del lavoro autonomo, del lavoro culturale di Roma e della regione Lazio: Teatro Valle Occupato, Arci nazionale, BIN Italia – Basic Income Network, Parco Scientifico dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Studenti della Rete della Conoscenza, Generazione TQ – movimento di lavoratori e lavoratrici della conoscenza trenta-quarantenni, Sezione Traduttori del Sindacato Nazionale Scrittori, IVA Sei Partita – Architetti e ingegneri in viaggio con Iva, Assointerpreti, APIS – Associazione Italiana Progettisti Sociali, Associazione 20 maggio, Lavoratori dell’arte, Milano, Occupiamoci di contemporaneo, Roma, ANA – Associazione Nazionale Archeologi, Errori di stampa – Coordinamento dei giornalisti precari free lance di Roma, Diversamente Occupate – Roma, Consulta del lavoro professionale, Cgil.

Oltre alle reti, alle associazioni, ai movimenti e alle organizzazioni di categoria del lavoro autonomo, del lavoro culturale di Roma e della regione Lazio, sono stati invitati: Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma, Cecilia D’Elia, Assessore alle Politiche Culturali e Vicepresidente della Provincia di Roma e Massimilano Smeriglio, assessore al lavoro della Provincia di Roma.

Contatti:
Enrico Parisio – Aiap-Lazio, 3295960635
Adele Oliveri – Acta Roma, 3408414322
Elena Doria – Acta Roma, 3286666074

ROMA PROVINCIA CREATIVA