MACROwall: EIGHTIES ARE BACK!

Un progetto che si propone di rileggere l’arte italiana degli anni Ottanta

Si inaugura mercoledì 14 dicembre alle ore 19 presso il MACRO di via Nizza, l’ultimo appuntamento del ciclo di mostre personali di artisti rappresentativi delle diverse tipologie di ricerca che hanno caratterizzato la produzione degli anni Ottanta. MACROwall: Eighties are Back! è infatti un progetto, curato da Ludovico Pratesi, che si propone di rileggere l’arte italiana di quel decennio.

Il sesto ed ultimo appuntamento del ciclo vede protagonisti Mario Dellavedova, Daniela De Lorenzo, Massimo Kaufmann, Felice Levini e Marco Tirelli.

Come negli appuntamenti precedenti, che hanno ospitato Alfredo Pirri, Luigi Carboni, Nunzio, Vittorio Corsini e Vittorio Messina, ogni artista è stato invitato a presentare due opere, una storica e una recente, accompagnate da schede redatte da due critici di diverse generazioni: il più giovane interpreta l’opera storica e viceversa. Le opere degli artisti sono state allestite in un’unica sala, per permettere una visione generale e creare un dialogo tra le diverse personalità.

I critici che hanno partecipato al progetto sono Giacinto Di Pietrantonio e Cristiana Perrella per Mario Dellavedova, Saretto Cincinelli e Lorenzo Giusti per Daniela De Lorenzo, Michele Bonuomo e Marco Tagliafierro per Massimo Kaufmann, Rossella Caruso e Claudia Colasanti per Felice Levini, Bruno Corà e Paola Ugolini per Marco Tirelli.

Al termine della mostra verrà presentato il catalogo del ciclo, edito da Nero, che presenterà le riproduzioni fotografiche di tutte le opere che sono state esposte durante i sei appuntamenti, oltre ai testi critici che le hanno accompagnate.

La mostra sarà fruibile fino al 29 gennaio 2012.

Info: 060608

LE FOTOGRAFIE DI STEVE McCURRY AL MACRO TESTACCIO

L’autore del celeberrimo reportage sulla ragazza divenuta icona del conflitto afghano nel mondo in mostra a Roma

Dal 3 dicembre 2011 al 29 aprile 2012, uno dei più grandi maestri della fotografia, Steve McCurry, sarà a Roma con una grande mostra allestita al Museo d’Arte Contemporanea di Roma, negli spazi espositivi della Pelanda al MACRO Testaccio.

Le foto in mostra non sono state scelte con criteri spazio-temporali, ma per assonanza di soggetti e di emozioni, cercando i fili comuni e gli impensabili legami che accomunano luoghi e persone seppure in latitudini diverse. L’allestimento curato da Fabio Novembre è pensato come un villaggio nomade con una serie di volumi che si compenetrano tra loro per restituire quel senso di umanità che si respira nelle foto di McCurry.

La mostra comprenderà oltre 200 fotografie tra le quali non mancheranno alcune delle icone di McCurry, come il celebre ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scattate nel corso degli oltre 30 anni della sua straordinaria carriera di fotografo e di reporter; ma insieme a una selezione del suo vasto repertorio, saranno presentati per la prima volta i lavori più recenti, dal 2009 al 2011: il progetto the last roll con le 32 immagini scattate in giro per il mondo utilizzando l’ultimo rullino prodotto dalla Kodak, gli ultimi viaggi in Thailandia e in Birmania con una spettacolare serie di immagini dedicate al Buddismo, un lavoro inedito su Cuba.

Ci sarà tutta la storia della ragazza afgana, con scatti inediti e con il materiale raccolto in giro per il mondo dallo stesso McCurry che ci fa ripercorrere la storia di quella che è diventata una vera e propria icona.

Sarà infine esposta una selezione delle sue “fotografie italiane”, un omaggio all’Italia nell’anno in cui festeggia il suo 150° anniversario, frutto dei ripetuti soggiorni effettuati nel corso di quest’anno in varie città e regioni, dal Veneto alla Sicilia, appositamente per questo evento.

Dopo averci fatto conoscere i volti e i colori dell’Afghanistan, del Tibet e di quell’immenso crocevia di popoli e culture che è l’Oriente, Steve McCurry ci proporrà un suo sguardo sull’Italia e sugli italiani.

La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale – Sovraintendenza ai Beni Culturali, dal MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, e da CIVITA, con la collaborazione dell’Agenzia SudEst57.

www.stevemccurryroma.it

CARSTEN HÖLLER PRESENTA LE SUE GIOSTRE AL MACRO

L’artista belga, vincitore di Enel Contemporanea Award 2011, sarà ospite al MACRO con un’opera interattiva intitolata “Double Carousel with Zöllner Stripes”

Dal 2 dicembre 2011 al 26 febbraio 2012, l’artista belga Carsten Höller, vincitore di Enel Contemporanea Award 2011, sarà ospite nella Sala Enel del MACRO con l’opera interattiva “Double Carousel with Zöllner Stripes” con cui ha vinto il concorso. L’opera è costituita da una doppia giostra in movimento con la quale il pubblico potrà interagire. Le due giostre, muovendosi in senso opposto, a velocità molto ridotta, consentiranno infatti ai visitatori di salire e scendere liberamente, come fossero enormi mulini o macine in cui le persone, sedute sopra, si avvicinano e si allontanano in un moto rotatorio costante. Intorno, linee visive dalle trame apparentemente incrociate (Zöllner Stripes), creeranno un effetto complessivo di grande suggestione. Un’esperienza che modifica la percezione dello spazio generando una visione rallentata della realtà.

Laureato in scienze agrarie con una specializzazione in fitopatologia e una tesi sulla comunicazione olfattiva tra gli insetti, Carsten Höller concepisce l’arte come strumento cognitivo, indagando la realtà oggettiva e utilizzando il disorientamento come caratteristica imprescindibile della maggior parte dei suoi lavori: dai funghi rotanti appesi al soffitto della Fondazione Prada nel 2000 ai cinque scivoli in acciaio “Test Site” installati nella Turbine Hall della Tate Modern di Londra nel 2006, fino ad arrivare alla sua mostra più recente, Soma, presso l’Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart di Berlino. Carsten Höller ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in alcune delle più importanti istituzioni internazionali, tra cui il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e la Kunsthaus Bregenz. Ha rappresentato la Svezia alla 51esima Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia (insieme a Miriam Bäckström), oltre ad aver partecipato diverse volte alla Biennale di San Paolo e a Documenta. Il New Museum di New York ha appena inaugurato la sua personale dal titolo “Carsten Höller: Experience”.

L’ingresso è gratuito.

Info: 060608

6ARTISTA

Dal 25 novembre 2011 al 29 gennaio 2012 al MACRO mostra di Adelita Husni-Bey ed Elisa Strinna, vincitrici della seconda edizione di 6ARTISTA

Giovedì 24 novembre si inaugura presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma la mostra di Adelita Husni-Bey ed Elisa Strinna, vincitrici della seconda edizione di 6ARTISTA, il Premio – concepito dall’Associazione Civita e dalla Fondazione Pastificio Cerere con il sostegno di Allianz – per supportare la crescita professionale di promettenti talenti under 30 che vivono in Italia.

6ARTISTA, la cui prima edizione si è svolta nel 2009, rappresenta un’opportunità sempre più importante per i giovani vincitori, ai quali viene offerto un percorso formativo di alto livello culturale. Adelita Husni-Bey ed Elisa Strinna hanno infatti trascorso un periodo di residenza di sei mesi a Roma presso la Fondazione Pastificio Cerere, punto di riferimento fin dagli anni Settanta della sperimentazione artistica, e altri tre mesi presso la Cité Internationale des Arts di Parigi, grazie alla collaborazione degli Incontri Internazionali di Roma. L’obiettivo è quello di favorire il confronto con diversi linguaggi, idee e tecniche, affinché i giovani individuati possano approfondire e caratterizzare la propria poetica.

Partendo dall’analisi specifica di un luogo ben caratterizzato come il mercato dell’Esquilino di Roma, Elisa Strinna ha strutturato una riflessione sull’identità culturale e sul rapporto che l’uomo contemporaneo intrattiene con il dato naturale. Ripercorrendo la storia del genere artistico noto come “natura morta”, l’artista ha creato un parallelismo tra frutta e opera d’arte, entrambe fonti di nutrimento e merci di scambio, rivisitando in chiave contemporanea alcune forme espressive proprie della nostra tradizione culturale.

Adelita Husni-Bey presenta A Holiday From Rules, un lavoro nato dal suo interesse per la pedagogia radicale e per il modo in cui questa educazione possa porre le basi di una società alternativa a quella che conosciamo. Il progetto è composto da due opere distinte, ispirate in gran parte a movimenti anarchici e all’esperienza dell’Escuela Moderna, fondata dal libero pensatore Fancisc Ferrer y Guardia nel 1901 a Barcellona.

La mostra al MACRO, curata da Vincenzo de Bellis – curator in residence della Fondazione Pastificio Cerere per il 2011 – è aperta al pubblico fino al 29 gennaio 2012 e presenta quattro lavori delle due artiste realizzati appositamente per l’occasione.

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