Thomas M. Brown è uno scienziato prolifico: è stato finora autore di oltre 50 pubblicazioni. Ma di certo è anche un “inventore”, uno a cui le cose non piace solo teorizzarle, ma anche metterle in pratica. Tanto che sono ben 15 i brevetti che ha depositato durante tutta la sua carriera. Nel 1996 Thomas si laurea con lode in Fisica all’Università La Sapienza di Roma. Dal 1997 si occupa di transistor a film sottile come Research Assistant e poi di LED organici per il suo PhD negli Engineering and Physics Departments alla Cambridge University. Dal 2001 al 2005 ha sviluppato come Senior Engineer circuiti elettronici in plastica ed e-paper (carta elettronica) alla Plastic Logic Ltd, a Cambridge. Nel 2005 torna in Italia grazie al cosiddetto “Rientro dei Cervelli”, il bando indetto dal MIUR. Inizia a lavorare sul progetto di ricerca di sviluppo di celle fotovoltaiche organiche o ibride presso il Dipartimento d’Ingegneria Elettronica, Università di Roma – Tor Vergata, dove nel 2006 fonda insieme ai suoi colleghi il CHOSE, Centre for Hybrid and Organic Solar Energy, “Polo Solare Organico” istituito grazie ai finanziamenti della Regione Lazio. “Nella scienza e nell’ingegneria
applicata spesso l’originalità si esprime sia nel risolvere problematiche scientifiche o tecnologiche, sia nel vederle con un’angolazione diversa facendosi domande o affrontando sfide a cui nessuno, fino a quel momento, ha ancora pensato“.
Proprio in questa prospettiva nasce CHOSE, un grande laboratorio tecno-scientifico in cui si ricercano nuove vie per integrare il bisogno di energia “alternativa” e pulita con quella di rispettare esigenze architettoniche e estetiche: “I processi non necessitano di alte temperature, per cui la nostra tecnologia può essere resa compatibile con substrati plastici, una proprietà importante per lo sviluppo di un fotovoltaico leggero, conformale e flessibile. Inoltre, essendo i materiali compatibili con i substrati di vetro conduttivo, è possibile rendere ‘fotovoltaica’ una facciata colorata semi-trasparente, rendendola attraente e integrata architettonicamente“.
A pochi anni dalla sua fondazione, il “Polo Solare Organico” della Regione Lazio, al Tecnopolo Tiburtino, vanta oltre 600 mq di laboratori. Qui, un nutrito team di ricercatori lavora con motivazione e passione, rendendo l’Italia competitiva su scala internazionale. E facendo di Roma la capitale di un’energia verde, pulita, e rivoluzionaria.